(Seconda parte di due. Continua dalla prima parte di ieri QUI)
Il pungolo rappresentato dalle idee di Sturzo spronava le Istituzioni a sviluppare iniziative a carattere sociale, soprattutto a favore dei giovani senza istruzione, ma la ricerca di soluzioni canoniche portava a lungaggini burocratiche e a buchi nell’acqua.
Continua a leggereAlessandro Manzoni in una lettera del 28 febbraio 1848, indirizzata ad Antonio Rosmini scrisse: “Io laico in tutti i sensi”, sottolineando così l’approccio laico rispetto alla sua fede cattolica e la convinzione che l’uomo deve conquistarsi la propria libertà anche rispetto alla corruzione e all’oppressione dello Stato e della Chiesa.
Quello che unisce tra loro il pensiero dei cattolici liberali italiani è l’idea filosofica ed antropologica di persona
Continua a leggereCirca un mese prima della festa di San Giacomo a Caltagirone, le persone addette ai lavori preparano tutto l’occorrente per la luminaria; è un’arte che si tramanda di padre in figlio con i tanti piccoli segreti di carattere operativo. Infatti, tali lavori assumono valore di rito per coloro che vi partecipano.
Continua a leggereFinalmente a Caltagirone è la mattina del 24 luglio. Le rondini garriscono ebbre di gioia in quell’aria ancora frizzante, qualche passerotto chiama debolmente dopo essere caduto dal nido durante i primi voli al mondo. Ricordo ancora quel morbido tepore quando ne soccorrevo uno nel tentativo di salvarlo.
In un attimo il tempo si ferma: una salva di cannoni (posti in cima alla Galleria Luigi Sturzo) ha preteso
Continua a leggereA Caltagirone, il 25 luglio si tiene una grande festa dalla connotazione popolare; tuttavia, San Giacomo non rappresenta a pieno la gente umile del paese, la quale esprime una vera e propria devozione verso
Continua a leggereIn Sicilia, adagiata su tre colline dei Monti Erei, sorge Caltagirone. È una delle poche città del Vallo di Noto dove, dopo il terribile terremoto del 1693, rimane conservata la tipologia dell’abitato. La forma della sua parte più antica ricorda un’aquila dalle ali spiegate, una sorta di anfiteatro e la Scala, come una spina dorsale, la taglia in due.
Nei miei ritorni a Calacta, mentre percorro la strada tra campi, gialli dei resti della mietitura, sto, seduta sul
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