(ANSA) – PALERMO, 13 GEN – Rai1 ricorderà Biagio Conte, il missionario laico morto ieri a Palermo per un male incurabile, con “Biagio”, il film di Pasquale Scimeca in onda sabato 14 gennaio in seconda serata.
Il film racconta la vita di Biagio Conte, un giovane che viveva nella città di Palermo insanguinata dalla violenza mafiosa, lasciò la famiglia, gli agi e le ricchezze per dedicare la sua vita ai poveri.
Segue il Film completo di Rai 1
Continua a leggereDi seguito un breve estratto:
L’uomo è la più grande meraviglia visibile della creazione, perché è intelligente e libero, capace di conoscere e donarsi; ma possiede questo grande privilegio ancora in forma embrionale, a lui spetta imparare a farne il giusto utilizzo e, per così dire, a conquistarlo, giorno dopo giorno, nella sua pienezza.
Continua a leggereVenerdì sera 20 gennaio 2023, il teatro dell’oratorio di Ranica ha accolto il professor Gandolfini, invitato a parlare su un tema purtroppo di scottante attualità: la radicalizzazione dei progetti pensati per minare l’istituzione famigliare e attentare alla vita umana nelle situazioni di fragilità.
Dopo una breve presentazione del portavoce del Coordinamento di Bergamo ’40 Giorni per la vita’, vivace
Continua a leggereIeri sera, i promotori di “40 giorni per la Vita” sono stati capaci di chiamarci in tanti all’Oratorio San Filippo Neri di Ranica, grazioso paese di quasi seimila abitanti, situato sulla destra del fiume Serio, a circa tre chilometri dal capoluogo orobico e parte della Comunità montana della Valle Seriana.
Le iniziative di preghiera si alternano nella provincia di Bergamo con iniziative culturali, come la proiezione di film documentari, quali Invisibili, che rende conto delle conseguenze accadute a vaccinati per Sars-Cov-2, tenute
Continua a leggerePiù volte me lo sono chiesto, più volte ho riflettuto a quanto questa domanda appartiene a molti. Soprattutto quelli che cercano la felicità e non la trovano. Ma cosa rende la vita facile o difficile è dato complesso poiché, probabilmente, di definizioni non ce ne sono poiché ognuno, in base alla sua vita, alla sua esperienza può dare una definizione. Ciò nonostante, non posso da psicologo e psicoterapeuta e
Continua a leggereContinua a leggereSiamo lieti di ospitare la viva testimonianza di Don Vincenzo Peroni, che dal 2009 divenne cerimoniere di Papa Benedetto, potendo vivere vicino a Lui e con Lui momenti di intensa spiritualità, come era stato suo desiderio non appena conobbe la Sua persona all’inizio del pontificato.
Ringraziamo Mons. Peroni per il dono di questa testimonianza appena pubblicata ieri, 2 Gennaio, su La Voce del Popolo, e poi dal Giornale di Brescia. (La divisione in paragrafi e i sottotitoli sono nostri)
«Gli dissero dunque: “Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?”. Rispose: “Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia”». (Gv 1, 22-23)
Facendo eco alla parola di oggi, credo che Papa Benedetto sia stato voce di uno che grida nel deserto e che, veramente, “uno dei paradossi più profondi della vita consista nel fatto che un uomo diventi tanto
Continua a leggereLe ha sussurrate con un fil di voce verso le tre del mattino, sei ore prima di spirare. Da tempo solo Georg e le quattro “Memores Domini” di CL – grazie alla lunga “familiarità” – erano in grado di auscultare e comprendere quel fil di voce.
Caro papa Benedetto, tu che ora sei lì, dove si vede tutto, stai già avendo conferma di QUANTO IL POPOLO FEDELE TI ABBIA AMATO E CONTINUI AD AMARTI.
Continua a leggereCari Lettori,
mentre la stampa e la ‘rete’ sempre più ci parlano di infedeltà di sacerdoti, religiosi e religiose alla vita consacrata al Signore, e si moltiplicano le parole di ‘indignazione’ per il comportamento, in molti casi, evidentemente riprovevole, mi ricordo quella Parola del Signore che venne sulla terra, -proprio in questi giorni di Natale-, per dire:
«12 … Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. 13 Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti, non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Queste parole sono così importanti da trovarsi nei Vangeli là dove si parla della vocazione di Matteo (Mt 9, 12-13; Mc 2, 13-17; Lc 2, 27-32), un peccatore pubblico molto odiato, che approfittava della sua
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