SCRIVERE A MANO NON È UN LUSSO, MA UNA NECESSITÀ!

Fonte Didatticarte

In questi giorni, si parla con una certa frequenza della necessità di scrivere a mano e di riprendere ad insegnare il corsivo ai nostri allievi piccoli e grandi. Si adducono anche prove scientifiche, ma già ci accorgemmo a suo tempo della necessità della scrittura a mano ed in corsivo,

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Gli dei hanno sete

1 – Un romanzo sul Terrore

Con Gli dèi hanno sete (1912) Anatole France (1844-1924, premio Nobel 1921) esplora il genere del romanzo storico, narrando i mesi convulsi e tremendi di quel periodo che va noto come Terrore, quando la Francia rivoluzionaria, perennemente sotto la minaccia degli eserciti delle potenze straniere, preoccupate dalla possibilità del dilagare della Rivoluzione, vive un momento di crisi economica, di crisi sociale, ma anche di crisi morale, con il crollo di ogni legame che vincola la compagine umana.

Il romanzo tratta un tema delicato e difficile: come può un giovane bene intenzionato, animato da vivi ideali, leale e corretto, financo ingenuo, sedotto e innamorato delle sirene rappresentate da giustizia e uguaglianza, trasformarsi in un piccolo tiranno, crudele e spietato, indifferente alle ragioni degli affetti e della famiglia, e che arriva a macchiarsi le mani del sangue dei suoi stessi amici?

La copertina dell’edizione Einaudi de Gli dei hanno sete.

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Ricordiamo Cormac Mc Carthy vincitore nel 2007 del premio Pulitzer per la narrativa con il romanzo “La strada”

Cormac-McCarthy: 20 luglio 1933 -13 giugno 2023 Fonte La Nuova Bussola Quotidiana

Lo scorso 13 giugno è scomparso all’età di 89 anni  Cormac Mc Carthy, universalmente riconosciuto come  uno dei più grandi scrittori americani contemporanei. Autore di capolavori indiscussi come -per citare i  più conosciuti al grande pubblico-  Sunset Limited,  La strada ,  Trilogia della frontiera, Non è un paese per vecchi -quest’ultimo portato sul grande schermo dai fratelli Cohen nel 2008 e vincitore di tre Oscar.

Mc Carthy, caso più unico che raro nel panorama letterario moderno, è stato un autore che ha parlato solo ed

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“Riposerò in Paradiso”

“Riposerò in Paradiso”, rispose ormai tanti anni fa San Giovanni Paolo II al Card. Ratzinger, vogliamo credere ora con Lui nella gioia, quando lo esortò a risparmiarsi un poco.

Ma in San Giovanni urgeva e ardeva quell’amore instancabile e irrefrenabile della madre per i suoi piccoli che in

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“Per crescere un figlio ci vuole un villaggio”. La verità scomoda del disagio autistico

Il quarto romanzo di Daniele Mencarelli

Un padre e un figlio, Pietro e Jacopo, in viaggio verso Marina di Ginosa, in Puglia, per celebrare l’anniversario di matrimonio nel luogo dove Pietro ha conosciuto e si è innamorato di sua moglie. 
Un guasto alla frizione della vecchia Golf e improvvisamente Pietro si ritrova nella desolata terra del Sannio, senza poter proseguire. L’incontro provvidenziale con Oliviero, meccanico alla guida del suo carro attrezzi,

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PERCHÈ SI MUORE O PERCHÈ SI VIVE? “La tigna” un romanzo di Roberto Contu

15 settembre 1999 

Un nuovo anno scolastico sta per avere inizio all’Istituto tecnico commerciale Vincenzo Danti di Perugia. Ad attendere gli studenti, ben prima del suono della campanella di inizio lezioni,  si trovano l’ombroso professore di lettere Renato Contro -fresco di trasferimento da Terni- la preside Roberta Valentini- amareggiata per il turbolento collegio docenti del giorno precedente e reduce da un difficile inizio di giornata con il figlio adolescente Luca-  e

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Lo “Splendore del viola” attraverso i video di Roberto Filippetti

La nostra amica Gisella Merli, dopo il giallo e il verde, ci propone un terzo colore, il viola: attraverso i poeti e l’interpretazione che ne offre il prof. Roberto Filippetti, nel suo trascorrere tra i colori in poesia e la tavolozza dei pittori. Così, in modo lieve, si apre questo contributo con la donzelletta del pittore Jacob Abraham Camille Pissarro (1830-1903).

“Ragazza con cesto” di C. Pissarro (Collezione privata, 1888)

Comporre e ricomporre

(di Gisella Merli, docente di italiano e latino)

Siamo così abituati a vedere i colori in tutte le loro sfumature già predisposti dall’industria da non ricordarci più da dove essi provengano. Dovremmo ritornare ai nostri ricordi di bambini, quando imparavamo a trasformare i nostri pochi tubetti di tempere in un’ampia tavolozza di colori: imparavamo che dal rosso, dal blu e dal giallo potevamo dar vita all’arancione, al verde, al viola.

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Ai tempi della Rivoluzione

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Da un maestro del romanzo storico d’appendice, I Bianchi e i Blu sono un’opera fluviale ambientata tra la Rivoluzione francese e il periodo napoleonico che, secondo le intenzioni di Dumas, doveva raccontare la storia recente della Francia mescolando fatti storici e inventati, personaggi noti e sconosciuti, e dare eguale importanza ai vincitori (i Blu, i rivoluzionari) e ai vinti (i Bianchi, i realisti) riconoscendone l’eroismo. Il romanzo è strutturato in quattro parti a sé stanti e separate nel tempo: la guerra contro i prussiani sul Reno durante il Terrore nel 1993, l’assalto alla Convenzione nazionale nell’ottobre 1795, il tentato colpo di Stato del settembre 1797 e la campagna d’Egitto del 1798-99. Sulla scena compaiono Saint-Just e Barras, Napoleone e Leggi tutto “Ai tempi della Rivoluzione”