Padre Marziano Rondina è specialista in spiritualità e teologia agostiniana. È membro della Consulta Diocesana di Bologna per la pastorale Universitaria; è Assistente diocesano del Movimento Laicale Agostiniano, ha curato pubblicazioni sulle vite dei santi. Dal 2012 conduce a Radio Maria la trasmissione mensile Agostino Oggi.
Il dilemma azione e contemplazione nella vita di Agostino trova una soluzione che non le vede in contrasto tra loro. Dalla sua visione profondamente interiore, la soluzione si pone oltre il banale dilemma. E noi, nella vita frenetica che spesso da ogni parte ci avvolge, abbiamo bisogno di essere illuminati dalla sua parola frutto di esperienza, riflessione e meditazione orante.
Come, allora, Sant’Agostino ha risolto il contrasto tra azione e contemplazione?
Anche quando si fosse familiari degli scritti di Agostino, ci si sentirebbe poi nuovamente attratti a ripercorrerli ancora una volta, e una volta ancora, instancabilmente sedotti da quella Verità che costantemente muoveva il cuore del Santo Dottore, senza mai demordere dalla fatica della Sua ricerca, poiché ai suoi ed ai nostri occhi Essa si rivela fontana vivace sempre inesausta.
In questo diuturno cammino ci si sente necessitati a ritornare a quella
Sant’Agostino, il vecchio amico di tanti di noi. Il saggio Maestro, che ci assiste con la sua esperienza, aiutandoci a vivere la nostra esistenza oggi. Nelle fatiche della vita ci ridà ottimismo e speranza.
Dopo un Inverno clemente, i segni della Primavera si fanno sentire, date anche le giornate più lunghe e più luminose.
Nel mio piccolo orto giardino, non manco di fare una quotidiana capatina, intravedendo con piacere la comparsa dei primi germogli, presagio dei fiori che tra poco potrò gustare.
Nell’anno 2013, anno della Fede voluto da Papa Benedetto XVI,
Preparando queste conversazioni che rivolgo a voi, cari amici, ogni mese mi chiedo sempre quali possano essere i temi a voi più utili. Indagando, quasi quotidianamente, gli scritti del Santo Dottore, ho pensato di soffermarmi su un tema da Lui sempre più sviscerato: l’uomo! Con una parola più precisa: l’antropologia in tutta la sua estensione.
Agostino è molto interessante per una precipua attenzione all’uomo ed alle sue capacità conoscitive. Per Agostino, se l’uomo vuole conoscere
Se l’uomo si è dimenticato di Dio, Dio non si è dimenticato dell’uomo ed ha scelto due umili creature, Maria e Giuseppe, per incontrarlo.
Il Natale non è solo festa da celebrare, ma avvenimento da riscoprire. La Storia della Salvezza è anzitutto opera di Dio, ma Dio ha voluto coinvolgere l’umanità e anche noi, nel nostro piccolo. Senza questa consapevolezza teologale, rischiamo di ridurre il Natale a poca cosa. Leggiamo con attenzione l’icona del Natale. Non guardiamo
Ricordando che oggi, 13 Novembre, l’Ordine di Sant’Agostino (OSA QUI), celebra l’anniversario della nascita di Sant’Agostino (13 novembre 354) e, dunque, la Festa solenne di tutti i Santi dell’Ordine, non possiamo non ricordarci che oggi ci uniamo in santa esultanza a coloro che, nell’Ordine e nella Chiesa tutta, hanno cantato l’Alleluja della Fede ed ora cantano l’Alleluja della visione eterna, essendosi resi discepoli di Cristo fino a partecipare di quell’ottavo giorno, di quel giorno della Risurrezione di Cristo che, nella pienezza, sarà poi vissuto alla venuta di Cristo, quando anche i nostri corpi, ora mortali, risorgeranno.
Agostino, nel Discorso 259, per la Domenica in Albis, sul simbolismo del numero 8, a proposito della Pasqua, scrive:
Adesso nella fede, poi nella visione.
1.Il giorno di oggi ci richiama un grande mistero: quello della felicità eterna. Difatti la vita simboleggiata dal giorno di oggi non è una vita destinata a scomparire, come invece scomparirà il giorno presente. […]
2.Il presente giorno ottavo rappresenta, dunque, la vita nuova che si avrà alla fine del mondo; il settimo viceversa rappresenta il periodo di tranquillità imperturbata che godranno i santi in questa terra. Dicono infatti le Scritture che il Signore regnerà su questa terra insieme ai suoi santi e, sempre su questa terra, possederà una Chiesa nella quale non
Padre Marziano Rondina, Marzo 2012 Come porgere la Parola di Dio al suo Popolo
Padre Marziano Rondina, dopo ampi saluti agli ascoltatori, ricorda come si stia avvicinando la Primavera e invita ad accorgersi delle meraviglie del risveglio della natura, segno della sapienza del Creatore, vocazione a guardare con speranza alla vita, superato ogni motivo di tristezza.
Dopo un’introduzione sul periodo liturgico della Quaresima, preparazione alla Pasqua, unica grande celebrazione
Ci sembra opportuno, in questi giorni della Giornata Mondiale della Gioventù 2023, riproporre questa conversazione di Padre Mariano Rondina tenuta per la Pasqua 2012 in cui, riferendosi alle trentotto omelie di Sant’Agostino sulla resurrezione di Cristo, parla del cristiano come di colui che è sempre nuovo, sempre
Chi ha acquisito l’abitudine di seguire la quotidiana liturgia apprezza il sapore della vita, che ritrova nei misteri liturgici, e scopre in essi la luce che illumina e rende luminosi.
La liturgia della presentazione di Gesù al Tempio, proposta a richiamo del Natale, e che si colloca quasi a suo
Padre Marziano Rondina iniziò ben prima del Gennaio 2012 le trasmissioni sulla vita e il pensiero di Sant’Agostino ripensato in ordine a ciò che ancora oggi questo Santo Dottore della Chiesa ha e avrà da dire all’uomo. Purtroppo, le precedenti puntate non sono disponibili sul sito di Radio Maria, emittente per la quale trasmette ogni mese la sua conversazione, ma sono reperibili a Radio Maria nella versione Compact Disc, mentre le successive sono direttamente riascoltabili e scaricabili al seguente link: