Celebre anatomista, Niccolò Stenone rappresenta il classico “genio” del passato: versatile, scienziato di prim’ordine ma anche filosofo, concluderà la sua vita – dopo aver scoperto il “dotto di Stenone“, la I legge della cristallografia, i principi della stratigrafia e molto altro -, abbracciando il sacerdozio. Oggi è ricordato come il padre della geologia, ma anche come un beato venerato dalla Chiesa cattolica
‘Affetto intelletto lega’ (Dante Alighieri, Paradiso, canto 13°, v. 120) ‘La ragione, per conoscere l’oggetto, deve quindi fare i conti con il sentimento’ (Don Luigi Giussani, Il senso religioso) Fonte Wikipedìa
Epistemologia, deontologia, bias e presupposti di lealtà metodologica della ricerca: riprendiamo il discorso interrotto, sviluppato nel mio precedente articolo (QUI).
Senza dilungarci in riassunti, ripartiamo da una domanda cruciale: ha senso definire nella ricerca scientifica protocolli di verifica, ‘buone pratiche’, riduzione dell’impatto soggettivo? Oppure è tutto vano,
Guardiamo con occhi disincantati la realtà in cui stiamo precipitando: siamo sempre più circondati, controllati, minacciati da una elite di sedicenti esperti e scienziati che pretendono di guidare le nostre scelte con imposizioni indiscutibili.
L’epoca del best interest
Sotto il manto del best interest, di scelte pensate dai ‘migliori’ per il nostro bene, i nostri stili di vita devono
La nascita dell’ospedale (il venerdì santo); la Cristianità patria della medicina e della cura; il positivismo e il materialismo ottocentesco; lo scandano di Lourdes e i miracoli “certificati” da due premi Nobel…
Esce in questi giorni, per le edizioni del mensile il Timone, l’ultima fatica di Francesco Agnoli, dal titolo L’anima c’è e si vede. 18 vie prove che l’uomo non è solo materia ( https://www.iltimone.org/prodotto/lanima-ce-e-si-vede/ ).
Si tratta di un saggio piuttosto denso che analizza anzitutto, nella prima parte, il dibattito filosofico sull’anima nel corso dei secoli, riportando le argomentazioni principali del sostenitori e dei negatori di una natura anche spirituale dell’uomo.
Come è nata la vita? Cosa è la vita? Sono domande di complessità infinita, perchè l’uomo si accorge della vita soprattutto quando essa viene a mancare, quando sperimenta la morte. La biologia è la disciplina che affronta lo studio della vita, pur avendo piena consapevolezza, a partire soprattutto da Pasteur, che la materia non è capace, da sè, di produrla; che la vita rimane misteriosa, e in ultima analisi, non nostra (non la capiamo del tutto, non la possediamo per sempre, non la dominiamo interamente). Anche di qui la famosa affermazione del padre della microbiologia: “Poca scienza allontana da Dio, molta vi riconduce“.
Chi era Mendel? Perchè la sua storia affonda radici secolari nel monachesimo? Quali i rapporti tra Galilei e i monaci? Perchè i monaci si dedicavano tanto all’agricoltura e alla meteorologia?…
Dieci minuti di video per conoscere questo straordinario personaggio:
Accanto al sentiero che stiamo percorrendo scorgiamo una meravigliosa villa, con tanto di portico e statue di miti greci, tre piani perfettamente arredati, ognuno fornito di varie stanze e ovviamente un balcone agghindato con
All’origine della filosofia occidentale Talete di Mileto afferma che l’acqua è il principio di ogni cosa. L’acqua è certamente qualcosa di meravigliosamente importante (essa è “utile et humile et pretiosa et casta”, direbbe san Francesco), ma anche, diciamo così, di molto “semplice”: due atomi di idrogeno e 1 di ossigeno. La luce è tutta un’altra cosa. Sia per la sua bellezza ed evocatività, sia da un punto di vista scientifico (la sua velocità è la massima possibile fisicamente; ha natura insieme corpuscolare e ondulatoria ecc.). La stessa parola “Dio” significa “luce”,