Segni dei tempi: No al bonus bebè. Si alla promozione di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali.

Gentile direttore, giovedì abbiamo discusso in Consiglio Comunale l’ordine del giorno sul bonus bebè presentato nel dicembre scorso. Purtroppo è avvenuto ciò che sempre accade quando si parla di famiglia: tutti a difenderla, a tessere le lodi e l’importanza del pilastro della società, ma poi la discussione si è conclusa con un nulla di fatto.

L’ordine del giorno prevedeva di introdurre un contributo annuo per ogni nuovo bambino nato pari a 2.000 euro per il primo anno e di 1.000 euro per il secondo anno di età. Ho stimato che l’intervento sarebbe andato a favore della metà dei bimbi nati sul comune ed avrebbe pesato sulle casse comunali per 1,7 milioni di euro (cifra pari al 2,81% di ciò che ogni anno l’amministrazione impiega nel solo settore sociale).

Era un intervento profondamente sussidiario: oltre al fatto che 1000 euro dati direttamente alle famiglie, corrispondono a 1000 euro a disposizione delle famiglie, mentre tradotti in servizi, se va bene ne arrivano 350, mi sembra evidente che le famiglie siano perfettamente in grado di decidere da sole come impiegare tale somma, soprattutto in un momento in cui abbiamo nostri concittadini che fanno la fila ai caf dichiarando anche il “numero di scarpe” per poi vedersi riconoscere qualche decina di euro in servizi.

Ritengo sia più efficiente dare una dote alla nascita di un figlio, magari suddivisa su più anni, che costringere le famiglie a mendicare contributi specifici attraverso numerose dichiarazioni Icef eccessivamente invasive. La cosa che più mi dispiace, non è tanto il fatto che era una proposta delle minoranze con il sottoscritto come primo firmatario, quanto piuttosto che dalla maggioranza non ci sia stata la volontà di trovare una mediazione, un accordo. Si è respirato un po’ di imbarazzo e sicuramente ci sono state poche argomentazioni valide a sostegno della bocciatura di tale proposta, si è tentato di delegare alla Provincia, di dare la colpa al Governo, di rimandare oltre, ma la sostanza non è cambiata.

Noi eravamo disposti a cambiare nome, modalità di introduzione, limiti di accesso, entità del contributo ma ciò su cui non avremmo mai ceduto era la volontà di dare un sostegno “diretto” alle famiglie di Trento, il dare loro fiducia, credito, certi della capacità di impiegare al meglio le risorse messe a disposizione. Purtroppo, questa volontà non c’è stata, ed è stato rimandato oltre ciò che si poteva fare oggi.

Dimenticavo, dopo aver bocciato l’intervento di sostegno alle famiglie, è stato approvato un ordine del giorno di lotta all’omofobia volto a promuovere anche nelle scuole campagne volte a favorire l’inclusione sociale e culturale delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali. Non che le cose siano collegate, ma una certa impostazione della maggioranza del Comune di Trento la si capisce anche da qui.

da “L’Adige”

Luca Trainotti

Cons. Comunale PDL Trento

11a GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE: Sabato 24 novembre 2007

“La carità cambia la vita” .

Sabato 24 novembre si svolgerà in tutta Italia la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus e dalla Federazione dell’Impresa Sociale Compagnia delle Opere. Sarà possibile in quell’occasione aiutare concretamente i poveri del nostro Paese che, secondo le ultime rilevazioni Istat (ottobre 2007), sono quasi il 13% della popolazione italiana. In oltre 6800 supermercati più di 100.000 volontari, tra i quali Marcello Lippi, Paolo Brosio e Giancarlo Fisichella, inviteranno le persone a donare alimenti non deperibili – preferibilmente olio, omogeneizzati ed alimenti per l’infanzia, tonno e carne in scatola, pelati e legumi in scatola – che saranno distribuiti a più di 1.360.000 indigenti attraverso gli oltre 8.100 enti convenzionati con la rete Banco Alimentare (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc.). In occasione della “Colletta Alimentare” del 2006 gli italiani hanno donato più di 8422 tonnellate di cibo per un valore economico superiore a 26.200.000 euro; l’obiettivo per l’undicesima edizione è di coinvolgere sempre più persone in questo gesto di gratuità incrementando così il quantitativo di alimenti raccolti.

Anche quest’anno, per introdurre al significato della Colletta Alimentare, viene proposta una frase che sottolinea il valore educativo dell’iniziativa: Tu lo sai bene: non ti riesce qualcosa, sei stanco, non ce la fai più. E d’un tratto incontri nella folla lo sguardo di qualcuno – uno sguardo umano – ed è come se ti fossi accostato ad un divino nascosto. E tutto diventa improvvisamente più semplice. ANDREJ TARKOVSKIJ

Partecipare a un gesto di carità cristiana come la colletta, così semplice e concreto, accessibile a tutti, svela la legge della vita che è amare, dono di sé. Se uno vede che quando più ama, tanto più è se stesso e che in questo darsi non si perde, ma si guadagna, allora tutta la vita diventa desiderio di condividere il bisogno degli altri per condividere il senso della vita.

A beneficiare della “Colletta” non sono esclusivamente i poveri ma anche i donatori che, attraverso un semplice gesto di carità, condividono i bisogni primari di chi è emarginato. La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è resa possibile grazie alla collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini e la Società San Vincenzo De Paoli, e gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e del patrocinio del Segretariato Sociale della Rai. Per informazioni su quali punti vendita aderiscono all’iniziativa oppure su come dare la propria disponibilità per fare il volontario è possibile chiamare lo 02.67.100.410 oppure visitate il sito http://www.bancoalimentare.org/index.php. Si ringraziano: Intesa Sanpaolo, Fastweb, Aurora Assicurazioni, Arvedi, Gruppo FNM e Comieco ufficiostampa@bancoalimentare.it

Vedi i supermercati che aderiscono in Trentino

Ad ottobre boom di accessi. 11.410 visite. Un grazie a tutti gli autori e lettori.

E’attivo da poco più di un anno ma nell’ultima settimana di ottobre si è verificato un notevole incremento degli accessi al blog di Libertà e Persona e il trend è stato confermato nella prima settimana di novembre. Non è facile “sopravvivere” con un blog che non presenta contenuti turistici, gossip o notizie sempre aggiornate in tempo reale ma che al contrario pubblica articoli impegnati ed approfondimenti . E’ grazie ai numerosi autori sparsi in giro per l’Italia, che pur non conoscendosi personalmente hanno deciso di aderire a questo progetto, che il blog dell’associazione è riuscito a superare il primo anno, ad incrementare gli autori, gli accessi, le pagine viste e soprattutto il tempo di permanenza all’intero del sito a testimonianza del fatto che chi ci capita anche per caso, rimane interessato dai contenuti che in esso vi trova.

Un grazie quindi a tutti i lettori che hanno letto, seguito e commentato i post durante questi mesi ed a tutti gli autori che con molta professionalità hanno inserito testi ed articoli di notevole interesse.

Di seguito solo alcuni dei dati che trovate in maggior dettaglio al link sottostante.

693 visite il 5 novembre 2007

3.241 visite l’ultima settimana di ottobre 2007

11.410 visite nel mese di ottobre 2007

214.910 le pagine viste.

8 minuti e 21 secondi il tempo medio di ogni visita, sempre nell’ultima settimana di ottobre 2007.

Se volete scrivere sul blog, mandate una mail di richiesta con un breve curriculum all’indirizzo info@libertaepersona.org Nel caso in cui il direttivo lo ritenga, vi verrà fornita una password.

n.b. affinché non ci siano i soliti bontemponi pronti a confutare i dati, il link sottostante presenta le immagini del contatore legato al blog.

DATI ACCESSI AL BLOG

Shay e suo padre passeggiavano nei pressi di un parco ……

Ad una cena di beneficenza per una scuola che cura bambini con problemi di apprendimento, il padre di uno degli studenti fece un discorso che non sarebbe mai più stato dimenticato da nessuno dei presenti.
Dopo aver lodato la scuola ed il suo eccellente staff, egli pose una domanda: “Quando non viene raggiunta da interferenze esterne, la natura fa il suo lavoro con perfezione. Purtroppo mio figlio Shay non può imparare le cose nel modo in cui lo fanno gli altri bambini. Non può comprendere profondamente le cose come gli altri.
Dov’è il naturale ordine delle cose quando si tratta di mio figlio?”
Il pubblico alla domanda si fece silenzioso.
Il padre continuò: “Penso che quando viene al mondo un bambino come Shay, handicappato fisicamente e mentalmente, si presenta la grande opportunità di realizzare la natura umana e avviene nel modo in cui le altre persone trattano quel bambino.”
A quel punto cominciò a narrare una storia:
Shay e suo padre passeggiavano nei pressi di un parco dove Shay sapeva che c’erano bambini che giocavano a baseball.
Shay chiese: “Pensi che quei ragazzi mi faranno giocare?”
Il padre di Shay sapeva che la maggior parte di loro non avrebbe voluto in squadra un giocatore come Shay, ma sapeva anche che se gli fosse stato permesso di giocare, questo avrebbe dato a suo figlio la speranza di poter essere accettato dagli altri a discapito del suo handicap, cosa di cui Shay aveva immensamente bisogno.
Il padre si Shay si avvicinò ad uno dei ragazzi sul campo e chiese (non aspettandosi molto) se suo figlio potesse giocare.
Il ragazzo si guardò intorno in cerca di consenso e disse:
“Stiamo perdendo di sei punti e il gioco è all’ottavo inning. Penso che possa entrare nella squadra: lo faremo entrare nel nono”
Shay entrò nella panchina della squadra e con un sorriso enorme, si mise su la maglia del team. Il padre guardò la scena con le lacrime agli occhi e con un senso di calore nel petto.
I ragazzi videro la gioia del padre all’idea che il figlio fosse accettato dagli altri.
Alla fine dell’ottavo inning, la squadra di Shay prese alcuni punti ma era sempre indietro di tre punti.
All’inizio del nono inning Shay indossò il guanto ed entrò in campo.
Anche se nessun tiro arrivò nella sua direzione, lui era in estasi solo all’idea di giocare in un campo da baseball e con un enorme sorriso che andava da orecchio ad orecchio salutava suo padre sugli spalti.
Alla fine del nono inning la squadra di Shay segnò un nuovo punto: ora, con due out e le basi cariche si poteva anche pensare di vincere e Shay era incaricato di essere il prossimo alla battuta.
A questo punto, avrebbero lasciato battere Shay anche se significava perdere la partita?
Incredibilmente lo lasciarono battere.
Tutti sapevano che era una cosa impossibile per Shay che non sapeva nemmeno tenere in mano la mazza, tanto meno colpire una palla.
In ogni caso, come Shay si mise alla battuta, il lanciatore, capendo che la squadra stava rinunciando alla vittoria in cambio di quel magico momento per Shay, si avvicinò di qualche passo e tirò la palla così piano e mirando perché Shay potesse prenderla con la mazza.
Il primo tirò arrivò a destinazione e Shay dondolò goffamente mancando la palla.
Di nuovo il tiratore si avvicinò di qualche passo per tirare dolcemente la palla a Shay.
Come il tiro lo raggiunse Shay dondolò e questa volta colpì la palla che ritornò lentamente verso il tiratore.
Ma il gioco non era ancora finito.
A quel punto il battitore andò a raccogliere la palla: avrebbe potuto darla all’ uomo in prima base e Shay sarebbe stato eliminato e la partita sarebbe finita. Invece…
Il tiratore lancio la palla di molto oltre l’uomo in prima base e in modo che nessun altro della squadra potesse raccoglierla.
Tutti dagli spalti e tutti i componenti delle due squadre incominciarono a gridare:
“Shay corri in prima base! Corri in prima base!”
Mai Shay in tutta la sua vita aveva corso così lontano, ma lo fece e così raggiunse la prima base.
Raggiunse la prima base con occhi spalancati dall’emozione.
A quel punto tutti urlarono:
“Corri fino alla seconda base!”
Prendendo fiato Shay corse fino alla seconda trafelato.
Nel momento in cui Shay arrivò alla seconda base la squadra avversaria aveva ormai recuperato la palla. Il ragazzo più piccolo di età che aveva ripreso la palla quindi sapeva di poter vincere e diventare l’eroe della partita, avrebbe potuto tirarla palla all’uomo in seconda base, ma fece come il tiratore prima di lui,la lanciò intenzionalmente molto oltre l’uomo in terza base e in modo che nessun altro della squadra potesse raccoglierla.
Tutti urlavano: “Bravo Shay, vai così! Ora corri!”
Shay raggiunse la terza base perché un ragazzo del team avversario lo raggiunse e lo aiutò girandolo nella direzione giusta.
Nel momento in cui Shay raggiunse la terza base tutti urlavano di gioia.
A quel punto tutti gridarono: “Corri in prima, torna in base!!!!”
E così fece: da solo tornò in prima base, dove tutti lo sollevarono in aria e ne fecero l’eroe della partita.
“Quel giorno” disse il padre piangendo “i ragazzi di entrambe le squadre hanno aiutato a portare in questo mondo un grande dono di vero amore ed umanità”.
Shay non è vissuto fino all’estate successiva. E’ morto l’inverno dopo ma non si è mai più dimenticato di essere l’eroe della partita e di aver reso orgoglioso e felice suo padre… non dimenticò mai l’abbraccio di sua madre quando tornato a casa le raccontò di aver giocato e vinto.

UNA GRANDE MANIFESTAZIONE DI POPOLO: cronaca del Family Day

Partenza alle 4 di mattina. Siamo tutti un po’ assonnati, poche parole e poi in viaggio. Il pullman non è pieno ed il timore che la manifestazione non riesca si legge sul viso di ognuno. Dopo alcune ore ci fermiamo al primo autogrill e la lunga fila per bere un caffè ci rincuora sul fatto che man mano che si scende per la capitale il fiume del Family Day si sta ingrossando. Verso le 11:00 arriviamo allo stadio Flaminio. Da li a piazza S. Giovanni ci sono alcuni chilometri ma con alcuni amici decidiamo di andare a piedi. Partiamo in cinque, io, Ivan, Paolo, Claudio e ci guida Giancarlo. Solo dopo lo scopriamo essere un conoscitore e appassionato di Roma ed è così che ci guida alla scoperta della mitica Roma, da piazza del Popolo a passando per il Quirinale e poi giù ai Fori Imperiali. Qui ritroviamo una lunga fila di persone che si sta dirigendo verso la piazza. Man mano che ci avviciniamo la strada si fa sempre più piena. Finalmente verso le 14:00 arriviamo nei prezzi di piazza S.Giovanni, l’ingresso principale è già transennato, il servizio d’ordine ci dice che di qui non si passa. Facciamo il giro, ma la piazza è già piena, non ci resta che cercare uno spazio sui lati in modo da vedere comunque il palco.

L’atmosfera è splendida: giovani, famiglie con bambini, gruppi di amici, anziani, laici e qualche religioso tutti li assieme, ognuno con il proprio cartello a testimoniare le centinaia di chilometri compiuti per esserci.

Troppi per essere racchiusi in poche righe, ma dalle foto si riescono a scorgere le centinaia di sigle presenti. Più tardi ritroviamo il gruppo dei trentini, e Francesco, apriamo il nostro cartellone e rimaniamo li a gustarci questa grande moltitudine di gente venuta da lontano per testimoniare che forse la famiglia non è un lontano ricordo come qualcuno ci vuol far credere ma è il pilastro della società, vivo, con tanto voglia di esserci ed essere protagonista. Nel corso della manifestazione si sono succeduti vari interventi, ma dalla nostra posizione l’audio non era ottimo e si faticava a sentire. In ogni caso l’importante era esserci. E noi c’eravamo, anche per quanti pur non potendo sicuramente sarebbero stati felici di partecipare. Il resto lo lascio alle foto che testimoniano più di tante parole la grande manifestazione di popolo di sabato 12 maggio.

Sezione Umorismo. Nuove disposizioni per tutti i lavoratori dipendenti.

Oggetto: Nuove disposizioni per tutti i lavoratori dipendenti.

GIORNI DI MALATTIA

Non sarà più accettato il certificato medico come giustificazione di malattia. Se si riesce ad andare dal dottore si può andare anche al Lavoro.

GIORNI LIBERI E DI FERIE

Ogni impiegato riceverà 104 giorni liberi all’anno. Si chiamano sabati e domeniche. BAGNO La nuova normativa prevede un massimo di 3 minuti per il bagno. Dopo suonerà un allarme, si aprirà la porta e verrà scattata una fotografia. Dopo il secondo ritardo in bagno, la foto verrà esposta in bacheca.

PAUSA A PRANZO

Gli impiegati magri riceveranno 30 minuti, perché hanno bisogno di mangiare di più per ingrassare. Quelli normali riceveranno 15 minuti per fare un pasto equilibrato e rimanere in forma. i grassi riceveranno 5 minuti, che sono più che sufficienti per uno slim fast.

AUMENTI

Gli aumenti di stipendio vengono correlati all’abbigliamento del lavoratore. Se si veste con scarpe Prada da Euro 350,00 o borsa Gucci da 600,00, si presume che il lavoratore stia bene economicamente e quindi non abbia bisogno di un aumento. Se si veste troppo poveramente, si presume che il lavoratore debba imparare ad amministrare meglio le sue finanze e quindi non sarà concesso l’aumento. Se si veste normalmente vuol dire che il lavoratore ha una retribuzione sufficiente e quindi non sarà concesso l’aumento.

buon lavoro

P.S. per aver letto questa e-mail in orario di lavoro vi verranno trattenuti 4 minuti di stipendio.

ACCESSI AL SITO: Il trend è in continuo aumento

Dopo più di un anno di attività dell’associazione e molti mesi di presenza on-line, ecco una breve sintesi con annesso grafico dell’evoluzione delle visite al sito di Libertà e Persona. Il sito è attivo da luglio 2006, ma di fatto il blog ed i relativi articoli partono da settembre. Nel grafico sottostante vengono mostrate le visite e le pagine viste in forma percentuale. Fatto 100% il totale delle visite effettuate fino ad oggi, si evidenzia come gli accessi siano in costante aumento. In particolare, solo nell’arco dell’ultimo mese (marzo 2006), le visite hanno rappresentato il 30% del totale e le pagine viste addirittura il 35%. Ciò per noi è un motivo di grossa soddisfazione, in quanto se da un lato, il continuo aumento di visitatori, attesta la bontà dell’idea originaria, dall’altro, il numero di pagine lette ci dimostra che quanti accedono al blog, si soffermano di fatto nella lettura dei contenuti. Un ringraziamento va a tutti voi che nel corso di questi mesi avete visitato, letto e commentato il blog. Vi terremo aggiornati.

BORSA SI O BORSA NO? Vediamoci chiaro.

Alla luce dei recenti titoli di alcuni giornali che parlavano di un vistoso crollo del mercato borsistico o comunque di una forte correzione, sull’onda lunga della perdita del mercato cinese, vorrei fare alcune considerazioni al fine di fare un po’ di chiarezza sul corretto uso del termine “crollo” per quanto riguarda il mercato azionario. Spesso infatti il risparmiatore è portato in inganno e teme per i suoi investimenti sulla base dei commenti più o meno apocalittici di taluni analisti finanziari. Definiamo innanzitutto alcune regole base per comprendere il mercato, dove per l’accezione “mercato” intendo dire mercati finanziari in generale. In primo luogo il mercato non è un luogo schizofrenico dove i prezzi salgono o scendono a seconda degli umori ma un preciso termometro dell’economia che registra con un certo anticipo i cambiamenti dell’economia reale, cioè per semplificare la crescita o meno del PIL o per dirla in altri termini la fase di espansione o recessione di un’economia. Solitamente se l’economia reale registra oggi dei forti tassi di crescita ed i giornali parlano di fase espansiva, il mercato ha anticipato nei prezzi questa crescita di circa 6-12 mesi. Ciò significa che i prezzi delle azioni e quindi i guadagni dei risparmiatori hanno iniziato la loro corsa ben prima dell’ufficialità delle notizie. Lo stesso dicasi per le fasi recessive: quando i giornali parlano apertamente di recessione, i mercati hanno perso una buona parte del loro valore. In secondo luogo quando in finanza si parla di lungo periodo, questo equivale normalmente ad un periodo almeno maggiore ai cinque anni che può arrivare sino a 10 anni. In terzo luogo è vero che l’economia è diventata globale e quindi i mutamenti che si registrano in un mercato (chiamiamolo pure Wall Street per indicare la borsa americana) si riflettono sugli altri mercati, ma è anche vero che se analizziamo gli indici dei principali paesi al mondo troveremo delle considerevoli differenze sul lungo periodo, quindi non è sempre vero che i mercati seguono pedissequamente la stessa direzione e questo è tanto meno vero quanto più ci spostiamo nel tempo. Un altro elemento da tenere presente se vogliamo valutare attentamente la situazione di un mercato finanziario è quello di considerare la sua evoluzione partendo da una rappresentazione grafica in quanto risulta difficile ricordarsi il mutare dei prezzi nel tempo e l’evoluzione che hanno seguito. Per chiarire meglio quanto voglio asserire con questo articolo, pubblico di seguito 3 grafici dell’indice MIBTEL (uno degli indici più rappresentativi del mercato azionario italiano) presi su diversi archi temporali.

Il primo grafico è di solito quello che trovate pubblicato. Mostra un arco temporale di pochi mesi e fa vedere come il mercato abbia perso parecchio terreno rispetto ai valori massimi. Il risparmiatore che considera solo questo grafico, ha una visione parziale della realtà ed il timore per di perdere il suo capitale non sarebbe suffragato dai fatti.

Il secondo grafico (clicca per accedere) che mostro invece è più difficile da trovare per i non addetti ai lavori. Mostra un arco temporale di 3-4 anni all’interno dei quali si nota come il Mibtel sia passato da circa 20.000 punti a più di 33.000 con una variazione percentuale positiva del 65% all’interno del periodo considerato. In poche parole chi avesse investito 20.000 euro all’inizio del 2004, avrebbe ottenuto un capitale di circa 33.000 ad inizio 2007. In questo contesto la “correzione” avvenuta qualche settimana fa, appare di modeste dimensioni rispetto al precedente grafico e come si può vedere non è la prima che il mercato ha fatto registrare nel corso di questi 3 anni. Sempre per semplificare al massimo, chi avesse investito i soliti 20.000 euro, dopo le recenti perdite dei mercati ne otterrebbe 31.000, diciamo un minor guadagno accettabile visti i considerevoli rialzi avvenuti.

Il terzo grafico ( clicca per accedere) che posto, è raramente pubblicato dalla grande stampa, ma è il grafico che più di tutti fa cogliere i reali movimenti del mercato borsistico italiano avvenuti negli ultimi anni. E’un grafico determinante per chi vuole investire nel lungo periodo i suoi risparmi. Per fare solo due battute, emerge in modo chiaro, come la perdita dei mercati delle scorse settimane, sia cosa risibile in confronto alla corsa effettuata dal 2003 in avanti. Si evidenzia ancora come il mercato abbia già raggiunto i 35.000 punti dell’indice Mibte agli inizi del 2000 per poi iniziare un repentino mutamento di direzione, accentuato dall’11 settembre 2001, che troverà il suo culmine a cavallo fra il 2002 ed il 2003 a circa 16.000 punti dell’indice Mibtel. Questo solo per dimostrare come la piccola rettifica avuta dai mercati finanziari qualche settimana fa, altro non era che una correzione fisiologica del mercato che non può assolutamente configurarsi come crollo. Se poi a qualcuno interessa l’argomento, visto che è una mia vecchia passione, piena disponibilità nell’approfondirlo.

Luca Trainotti

Il governo approva il ddl sulle unioni civili: come voteranno i senatori cattolici ?

Il governo ha approvato il ddl sulle unioni civili. Anzi, si chiamano «Dico», sono cioè Diritti e doveri dei conviventi. Il ddl (disegno di legge) ha passato indenne l’esame del governo, ma ora per diventare definitivamente legge, dovrà essere approvato dal Parlamento, prima alla Camera e poi al Senato. Considerato come l’Unione abbia una maggioranza risicata al Senato e rilevato il no di Mastella, (che tra l’altro era assente alla riunione del Consiglio dei Ministri), il quale ribadisce la sua netta contrarietà all’impostazione del testo, sarà interessante vedere come la maggioranza porterà avanti tale proposta di legge. Allo stesso modo sarà curioso vedere come voteranno i senatori cattolici della Margherita. Inoltre quale posizione prenderà il centro destra? Sarà compatto nel fare opposizione o lascerà libertà di scelta ai suoi deputati? Sono sicuro ne vedremo delle "belle". In ogni caso per dare una corretta informazione a quanti leggono il blog, pubblico di seguito il testo integrale del disegno di legge ed in basso un riquadro apparso su L’Adige del 30 gennaio che evidenzia in modo chiaro il numero di persone che si sono iscritte al registro dei PACS nei vari comuni dove è stato attivato.

 SONDAGGIO SU FAMIGLIE E COPPIE DI FATTO

ARTICOLO 1 (Ambito e modalità di applicazione)

1.
Due persone maggiorenni e capaci, anche dello stesso sesso, unite da reciproci vincoli affettivi, che convivono stabilmente e si prestano assistenza e solidarietà materiale e morale, non legate da vincoli di matrimonio, parentela in linea retta entro il secondo grado, affinità in linea retta entro il secondo grado, adozione, affiliazione, tutela, curatela o amministrazione di sostegno, sono titolari dei diritti, dei doveri e delle facoltà stabiliti dalla presente legge.

2.
La convivenza di cui al comma 1 è provata dalle risultanze anagrafiche in conformità agli articoli 4, 13 comma 1 lettera b), 21 e 33 del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223, secondo le modalità stabilite nel medesimo decreto per l’iscrizione, il mutamento o la cancellazione. È fatta salva la prova contraria sulla sussistenza degli elementi di cui al comma 1 e delle cause di esclusione di cui all’articolo 2. Chiunque ne abbia interesse può fornire la prova che la convivenza è iniziata successivamente o è terminata in data diversa rispetto alle risultanze anagrafiche.
3.
Relativamente alla convivenza di cui al comma 1, qualora la dichiarazione all’ufficio di anagrafe di cui all’articolo 13, comma 1, lettera b), del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223, non sia resa contestualmente da entrambi i conviventi, il convivente che l’ha resa ha l’onere di darne comunicazione mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento all’altro convivente; la mancata comunicazione preclude la possibilità di utilizzare le risultanze anagrafiche a fini probatori ai sensi della presente legge.
4.
L’esercizio dei diritti e delle facoltà previsti dalla presente legge presuppone l’attualità della convivenza.
5.
Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano anche all’anagrafe degli italiani residenti all’estero. 6. Ai fini della presente legge i soggetti di cui al comma 1 sono definiti «conviventi».   

 

ARTICOLO 2 (Esclusioni)

1. Le disposizioni della presente legge non si applicano alle persone: a) delle quali l’una sia stata condannata per omicidio consumato o tentato sul coniuge dell’altra o sulla persona con la quale l’altra conviveva ai sensi dell’articolo 1, comma 1, ovvero sulla base di analoga disciplina prevista da altri ordinamenti; b) delle quali l’una sia stata rinviata a giudizio, ovvero sottoposta a misura cautelare, per i reati di cui alla lettera a); c) legate da rapporti contrattuali, anche lavorativi, che comportino necessariamente l’abitare in comune.

 ARTICOLO 3 (Sanzioni)

1.
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, al fine di beneficiare delle disposizioni della presente legge, chiede l’iscrizione anagrafica in assenza di coabitazione ovvero dichiara falsamente di essere convivente ai sensi della presente legge, è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da euro 3.000 a euro 10.000.
2.
La falsa dichiarazione di cui al comma 1 produce la nullità degli atti conseguenti; i pagamenti eseguiti sono ripetibili ai sensi dell’articolo 2033 del codice civile.

 ARTICOLO 4 (Assistenza per malattia o ricovero)

1.
Le strutture ospedaliere e di assistenza pubbliche e private disciplinano le modalità di esercizio del diritto di accesso del convivente per fini di visita e di assistenza nel caso di malattia o ricovero dell’altro convivente.

 ARTICOLO 5 (Decisioni in materia di salute e per il caso di morte)

1.
Ciascun convivente può designare l’altro quale suo rappresentante: a) in caso di malattia che comporta incapacità di intendere e volere, al fine di concorrere alle decisioni in materia di salute, nei limiti previsti dalle disposizioni vigenti; b) in caso di morte, per quanto riguarda la donazione di organi, le modalità di trattamento del corpo e le celebrazioni funerarie, nei limiti previsti dalle disposizioni vigenti.

2.
La designazione è effettuata mediante atto scritto e autografo; in caso di impossibilità a redigerlo, viene formato un processo verbale alla presenza di tre testimoni, che lo sottoscrivono.

 ARTICOLO 6 (Permesso di soggiorno)

1.
Il cittadino straniero extracomunitario o apolide, convivente con un cittadino italiano e comunitario, che non ha un autonomo diritto di soggiorno, può chiedere il rilascio di un permesso di soggiorno per convivenza.

2.
Il cittadino dell’Unione europea, convivente con un cittadino italiano, che non ha un autonomo diritto di soggiorno, ha diritto all’iscrizione anagrafica di cui all’articolo 9 del decreto legislativo di attuazione della direttiva 2004/38/CE.

 ARTICOLO 7 (Assegnazione di alloggi di edilizia pubblica)

1.
Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano tengono conto della convivenza di cui all’articolo 1 ai fini dell’assegnazione di alloggi di edilizia popolare o residenziale pubblica.

 ARTICOLO 8 (Successione nel contratto di locazione)

1.
In caso di morte di uno dei conviventi che sia conduttore nel contratto di locazione della comune abitazione, l’altro convivente può succedergli nel contratto, purché la convivenza perduri da almeno tre anni ovvero vi siano figli comuni.

2.
La disposizione di cui al comma 1 si applica anche nel caso di cessazione della convivenza nei confronti del convivente che intenda subentrare nel rapporto di locazione.

 ARTICOLO 9 (Agevolazioni e tutele in materie di lavoro)

1.
La legge e i contratti collettivi disciplinano i trasferimenti e le assegnazioni di sede dei conviventi dipendenti pubblici e privati al fine di agevolare il mantenimento della comune residenza, prevedendo tra i requisiti per l’accesso al beneficio una durata almeno triennale della convivenza.

2.
Il convivente che abbia prestato attività lavorativa continuativa nell’impresa di cui sia titolare l’altro convivente può chiedere, salvo che l’attività medesima si basi su di un diverso rapporto, il riconoscimento della partecipazione agli utili dell’impresa, in proporzione dell’apporto fornito.

 ARTICOLO 10 (Trattamenti previdenziali e pensionistici)

1.
In sede di riordino della normativa previdenziale e pensionistica, la legge disciplina i trattamenti da attribuire al convivente, stabilendo un requisito di durata minima della convivenza, commisurando le prestazioni alla durata della medesima e tenendo conto delle condizioni economiche e patrimoniali del convivente superstite.

 ARTICOLO 11 (Diritti successori)

1.
Trascorsi nove anni dall’inizio della convivenza, il convivente concorre alla successione legittima dell’altro convivente, secondo le disposizioni dei commi 2 e 3.

2.
Il convivente ha diritto a un terzo dell’eredità se alla successione concorre un solo figlio e ad un quarto se concorrono due o più figli. In caso di concorso con ascendenti legittimi o con fratelli e sorelle anche se unilaterali, ovvero con gli uni e con gli altri, al convivente è devoluta la metà dell’eredità.

3.
In mancanza di figli, di ascendenti, di fratelli o sorelle, al convivente si devolvono i due terzi dell’eredità, e, in assenza di altri parenti entro il secondo grado in linea collaterale, l’intera eredità.

4.
Al convivente, trascorsi almeno nove anni dall’inizio della convivenza, e fatti salvi i diritti dei legittimari, spettano i diritti di abitazione nella casa adibita a residenza della convivenza e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni. Tali diritti gravano sulla quota spettante al convivente.

5.
Quando i beni ereditari di un convivente vengono devoluti, per testamento o per legge, all’altro convivente, l’aliquota sul valore complessivo netto dei beni prevista dall’articolo 2, comma 48, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, è stabilita nella misura del cinque per cento sul valore complessivo netto eccedente i 100.000 euro.

 ARTICOLO 12 (Obbligo alimentare)

1.
Nell’ipotesi in cui uno dei conviventi versi in stato di bisogno e non sia in grado di provvedere al proprio mantenimento, l’altro convivente è tenuto a prestare gli alimenti oltre la cessazione della convivenza, purché perdurante da almeno tre anni, con precedenza sugli altri obbligati, per un periodo determinato in proporzione alla durata della convivenza. L’obbligo di prestare gli alimenti cessa qualora l’avente diritto contragga matrimonio o inizi una nuova convivenza ai sensi dell’articolo 1.

 ARTICOLO 13 (Disposizioni transitorie e finali)

1.
I conviventi sono titolari dei diritti e degli obblighi previsti da altre disposizioni vigenti per le situazioni di convivenza, salvi in ogni caso i presupposti e lemodalità dalle stesse previste.

2.
Entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, può essere fornita la prova di una data di inizio della convivenza anteriore a quella delle certificazioni di cui all’articolo 1, comma 2. La disposizione di cui al presente comma non ha effetti relativamente ai diritti di cui all’articolo 10 della presente legge.

3.
Il termine di cui al comma 2 viene computato escludendo i periodi in cui per uno o per entrambi i conviventi sussistevano i legami di cui all’articolo 1, comma 1, e le cause di esclusione di cui all’articolo 2.

4.
In caso di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio può essere fornita, entro tre mesi dal passaggio in giudicato della sentenza, da parte di ciascuno dei conviventi o, in caso di morte intervenuta di un convivente, da parte del superstite, la prova di una data di inizio della convivenza anteriore a quella dell’iscrizione di cui all’articolo 1, comma 2, comunque successiva al triennio di separazione calcolato a far tempo dall’avvenuta comparizione dei coniugi innanzi al presidente del tribunale.

5.
I diritti patrimoniali, successori o previdenziali e le agevolazioni previsti dalle disposizioni vigenti a favore dell’ex coniuge cessano quando questi risulti convivente ai sensi della presente legge. 6. I diritti patrimoniali, successori o previdenziali e le agevolazioni previsti dalla presente legge cessano qualora uno dei conviventi contragga matrimonio.

 ARTICOLO 14 (Copertura finanziaria)

1.
All’onere derivante dall’articolo 11, pari ad euro 4 milioni e 600 mila per l’anno 2008 ed euro 5milioni a decorrere dall’anno 2009 si provvede mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma20, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, iscritta all’U.P.B. dello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’anno 2007. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze è autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio.

  SONDAGGIO SU FAMIGLIE E COPPIE DI FATTO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

Targhe alterne: grazie al centro destra abbiamo vinto la battaglia.

Riporto un breve resoconto dei fatti per aiutare il lettore-cittadino a comprendere la vicenda delle targhe alterne e la posizione dei nostri politici comunali. Circa 3 settimane fa avevo scritto un articolo, manifestando tutta la mia contrarietà per un provvedimento tanto ingiusto quanto inutile in quanto il blocco della circolazione oltre a creare innumerevoli problemi alla cittadinanza, non serviva a far diminuire le cosiddette PM 10. Di seguito un breve resoconto cronologico:

1. Ormai da alcuni anni, nella stagione invernale, la Giunta ci propone l’utilizzo delle targhe alterne come unica soluzione all’inquinamento da polveri sottili.

2. L’anno scorso è stato presentato dal Gruppo di Forza Italia, (ed approvato dal Consiglio comunale) un ordine del giorno per abbassare a 2 persone il limite del car-pooling.

3. Quest’anno puntualmente la Giunta Pacher e l’assessore Pompermaier introducono il provvedimento sulle targhe alterne con car-pooling a 3 e non tengono in nessun conto l’ordine del giorno approvato che invece vincolava il Consiglio.

4. La settimana scorsa i Gruppi consiliari di minoranza, promuovono una conferenza stampa, nella quale ribadiscono la loro contrarietà all’utilizzo delle targhe alterne. Inoltre minacciano l’uso dell’ostruzionismo al bilancio se la Giunta non provvederà al ritiro del provvedimento.

5. A questo punto il 15 gennaio, il sindaco promuove un incontro con i gruppi di minoranza per cercare di risolvere la questione.

6. Lunedì 18 dicembre l’assessore Pompermaier rilascia un intervista al Trentino (clicca qui per accedere) a dir poco sconcertante: “Le targhe alterne: non erano indispensabili” e poi “E’stata una rinuncia facile. Eravamo gli unici ad averle”.

7. Lascio a voi il giudizio.

Un grazie quindi ai seguenti consiglieri comunali (sotto elencati) che in forza del loro intervento hanno fatto fare marcia indietro alla Giunta e ci hanno liberati da un provvedimento vessatorio.

Gruppo Consiliare Forza Italia: Giorgio Manuali, Ettore Zampiccoli, Nicola Giuliano, Luigi Merler, Marco Sembenotti.

Gruppo Alleanza Nazionale: Antonio Coradello, Emilio Giuliana.

Gruppo Lega Nord: Filippin Giuseppe, Tomasi Marco, Bridi Vittorio.

Gruppo Udc-Patt Paolo Monti, Flavio Maria Tarolli.