“Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna”

Maria Elisa Boglino, Apparizione di Dio Padre ad Adamo ed Eva, 1930 ca., Milano, Castello Sforzesco – Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche.

Colletta

O Padre, che nell’Immacolata Concezione della Vergine
hai preparato una degna dimora per il tuo Figlio,
e in previsione della morte di lui
l’hai preservata da ogni macchia di peccato,
concedi anche a noi, per sua intercessione,
di venire incontro a te in santità e purezza di spirito.

Commento artistico-spirituale alla Prima Lettura della Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria – 08 Dicembre 2023

Di don Tarcisio Tironi, Direttore M.A.C.S. (Museo di Arte e Cultura Sacra) di Romano di Lombardia-Bg

«[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: “Dove sei?”. Rispose: “Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto”. Riprese: “Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?”. Rispose l’uomo: “La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato”. Il Signore Dio disse alla donna: “Che hai fatto?”. Rispose la donna: “Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato”. Allora il Signore Dio disse al serpente: “Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”. L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi» (Genesi 3,9-15.20).

L’autore sacro racconta in uno stile popolare la ricerca del colpevole del peccato che ha tentato di distruggere il progetto divino di una vita piena, bella e buona. Nonostante la condanna, nel dramma essenziale che i versetti mettono in scena, compare il cosiddetto «protovangelo», il primo annuncio di salvezza. Non tutto quindi è perduto! Il serpente è maledetto, il seme della donna schiaccerà la testa del serpente che a sua volta insidierà il suo calcagno. L’annuncio misterioso della vittoria sul male s’incarnerà nel Cristo che offrirà ad ogni persona la possibilità di realizzare appieno l’esistenza, qui e nell’eternità.
L’«Apparizione di Dio Padre ad Adamo ed Eva» è stata realizzata da Maria Elisa Boglino (ca. 1930), ora al Castello Sforzesco (Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche). L’artista, di origine danese, che visse a Palermo, descrive in sintesi il racconto di Genesi nel disegno caratterizzato da veloci e grosse pennellate di china che definiscono le varie figure (Dio, Adamo, Eva, albero, serpente), caratterizzate da tenui ombreggiature d’inchiostro acquerellato. La scena del dialogo tra Dio e i progenitori è arricchita da particolari disegnati a matita: ali di Dio Padre, albero e serpente che vi si avvolge. Sembra di cogliere una linea che dall’inizio della raffigurazione, in alto, scende su Adamo e Eva intenti a guardare il Creatore, per finire sulla testa del serpente, in basso.
Conclude p. Ermes Ronchi:

«Il primo di tutti i peccati è un peccato di fede. Da qui viene la paura delle paure, radicata nell’immagine di Dio. Dal volto temibile di Dio al volto impaurito di Adamo, entrambi Gesù è venuto a riempire di sole».
don Tarcisio Tironi
direttore M.A.C.S.

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Autore: Libertà e Persona

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