“Fu una sera di Gennaio e stavo passeggiando per una delle vie più importanti …”

Lo scorso 8 Novembre, avevo anticipato alcune notizie ed una prima intervista ad Alessia Nicotra, quindicenne di Catania e già alle prese con la pubblicazione del suo primo romanzo (ALESSIA SCRIVE A QUINDICI ANNI UN ROMANZO GIALLO E LO PUBBLICA. Prodigio o passione?).

L’11 Novembre, una tavola rotonda offriva ad Alessia l’incontro con un pubblico inaspettatamente ampio. Una situazione cui Alessia non era specificamente preparata, come ripetono stupiti la mamma Antonella e

il papà Alfio.

Quando ebbi in mano la mia copia, sulla quale spero di poter leggere un giorno una dedica della giovane promessa, ho provato una non piccola emozione, come lettore e come insegnante.

Lo spazio della riflessione e della creatività, offerti dalla bianca pagina di un diario, o di un quaderno, sono singolarmente arricchenti. Oggi, assistiamo, invece, all’oblio sistematico e apparentemente implacabile di tali spazi fin dalla scuola e dalla più tenera età.

Non si scrive, non si pensa, non si studia, non si riflette, non si narra, non si affabula … Non si favoriscono spazi interiori, ma solo pseudo relazioni, la cosiddetta socializzazione all’interno dell’istituzione, attraverso i social, presentati come creativi. Ma queste relazioni, il più delle volte, si rivelano non vere proprio perché la dimensione interna della persona non è educata e non è calata in situazioni di silenzio, contemplazione, né nella dialettica.

Al di là dell’argomento del romanzo, che si rivela molto ricco come ora vedremo, sia dalla presentazione nel risvolto di copertina che dal video, ciò che innamora di questa iniziativa è il fatto che una persona, certo educata da una famiglia che tiene ai valori fondanti, senza che nessuno glielo chiedesse in questa forma elevata, sia riuscita a tentare la strada della riflessione, del pensiero, della scrittura pur essendo a contatto con il contesto attuale dal quale sembra aver colto, però, gli aspetti più positivi.

Un giallo che si veste di rosa, il romanzo della giovane e promettente scrittrice Alessia Nicotra: quattro giovani donne, un’amicizia che attraversa il tempo e un mistero che ha segnato la loro adolescenza.

In Amiche per sempre. 1+3 detective per caso, Alexix, la cantante dal talento promettente, decide di abbandonare il suo sogno per intraprendere un diverso percorso: diventare una detective per risolvere il mistero del rapimento della sua migliore amica, Giada.

Riunisce le sue amiche del liceo che, insieme a lei, hanno vissuto l’esperienza traumatica e dolorosa di vedere l’amica rapita da due uomini incappucciati ed armati: Perla, la pallavolista che nasconde il suo dolore dietro una tristezza che non le permette di vivere pienamente; Celeste, che ha affrontato il buio della vita diventando una prostituta, incarnando l’indifferenza; e Zeffira, diventata ostetrica, che alimenta la sua ricca di giustizia con una rabbia silenziosa.

Quindici anni dopo l’orrore del rapimento, le quattro ragazze si mettono alla ricerca di indizi e segreti sepolti nel passato, riscoprendo l’importanza dell’amicizia che ha tenuto unito il loro gruppo. Nel cuore della storia c’è una domanda che le perseguita: riusciranno le nostre giovani protagoniste a risolvere il caso e a ritrovare la loro amica? Questo lo lasceremo scoprire al lettore. Per il momento, ci basta sapere che l’amicizia, che supera il tempo, è ciò che le guiderà in questa avventura, mostrando loro che la felicità può essere raggiunta quando si fa tutto ciò che è necessario per proteggere coloro che si amano.

L’insegnante di inglese della giovane, Elisabetta Valente, che ha curato la Prefazione, rintraccia subito nel profilo delle quattro protagoniste i tratti di vere amiche di Alessia, alias Alexix nel romanzo, così che biografia interiore e realtà si intrecciano nelle vite di tutte e quattro.

La Professoressa non poteva mancare alla tavola rotonda, come anche le amiche di Alessia che animano la scena del romanzo e che, però, hanno chiesto di restare nel riserbo.

Alessia e la famiglia, con in testa la piccola Angelica, sorella di Alessia, ringraziano la casa Editrice Carthago nelle persone di Margherita Guglielmino, Responsabile Editoriale e della Carthago Edizioni, Giuseppe Pennisi, Amministratore della Casa Editrice, nonché Maria Grazia Di Mauro, Presidente Associazione Culturale Li Cuti Wellness, che hanno accompagnato Alessia con partecipazione in tutta la preparazione della pubblicazione e fino alla tavola rotonda con opportune indicazioni e consigli, ma soprattutto, con senso di umanità profonda.

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Autore: Marcello Giuliano

Nato a Brescia nel 1957, vive a Romano di Lombardia (BG). Dopo aver conseguito il Baccelierato in Teologia nel 1984 presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma e il Diploma di Educatore Professionale nel 2001, ha lavorato numerosi anni nel sociale. Insegnante di Religione Cattolica nella Scuola Primaria in Provincia e Diocesi di Bergamo, collabora ai cammini di discernimento per persone separate, divorziate, risposate ed è formatore per gli Insegnanti di religione Cattolica per conto della stessa Diocesi. Scrive sulle riviste online Libertà & Persona e Agorà Irc prevalentemente con articoli inerenti la lettura simbolica dell’arte ed il campo educativo. Per Mimep-Docete ha pubblicato Dalla vita alla fede, dalla fede alla vita. Camminando con le famiglie ferite (2017); In collaborazione con Padre Gianmarco Arrigoni, O.F.M.Conv., ha curato il libro Mio Signore e mio Dio! (Gv 20, 28). La forza del dolore salvifico. Percorsi nella Santità e nell’arte, (2020). Di prossima uscita Gesù è veramente risorto?