PRIMA LETTURA (Os 2,16.17.21-22)
Così dice il Signore:
«Ecco, la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
Là mi risponderà
come nei giorni della sua giovinezza,
come quando uscì dal paese d’Egitto.
Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nell’amore e nella benevolenza,
ti farò mia sposa nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore».
TESTO DELLA MEDITAZIONE
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Troverete il testo integrale, introdotto dal Vangelo del giorno in cui la conversazione è stata tenuta, qui riportata come dal Blog Veritatem facientes in Caritate, nonché la registrazione audio con link diretto sia al Blog Veritatem facientes in Caritate sia al canale You Tube collegato.
Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!
Eccoci giunti a mercoledì 9 agosto 2023. Festeggiamo quest’oggi Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), Vergine e Martire, Patrona d’Europa.
Abbiamo ascoltato la Prima lettura della Santa Messa di oggi, tratta dal capitolo secondo del Libro del profeta Osea, versetti 16 e seguenti.
Continuiamo la nostra lettura e meditazione sul libro Sequela di Bonhoeffer.
Se la grazia è il «risultato», dono di Cristo stesso, di una vita cristiana, allora questa vita non è dispensata in alcun momento dalla sequela. Ma se la grazia è presupposto sistematico della mia vita cristiana, allora dispongo in anticipo della giustificazione dei peccati che commetto nella vita nel mondo. Avendo come base questa grazia, posso peccare, tanto il mondo è per principio giustificato dalla grazia. Perciò persisto nella mia esistenza secolare borghese, come ho fatto finora; tutto rimane come prima, e posso star sicuro che la grazia di Dio mi tutela. Alla luce di una simile grazia il mondo è diventato, in tutti i suoi aspetti, mondo «cristiano», ma alla luce di una simile grazia il cristianesimo è diventato mondo come mai prima.
Capiamo tutti che sono parole molto vere, purtroppo tristemente reali. Quando la grazia è presupposto sistematico non è — come dicevamo ieri — dono di Cristo a seguito di una vita cristiana almeno nelle intenzioni, almeno nel desiderio, almeno come accompagnamento, non è dono a seguito di una volontà almeno implicita di voler essere alla sequela di Gesù, amici di Gesù. Se è un presupposto — il presupposto vuol dire che c’è a prescindere — allora, giustamente, Bonhoeffer dice: “Io sono già giustificato di tutti i miei peccati, quindi posso …