E’ uscito in libreria, per l’editore Cantagalli, il nuovo libro di Francesco Agnoli, Alcide Degasperi. Vita e pensiero di un antifascista che sconfisse le sinistre (pagg. 168, € 15,00).
Professor Agnoli, nel libro parla molto del rapporto di Degasperi con Mussolini e poi con Togliatti. Perché?
«Degasperi ha lottato contro Mussolini prima e dopo la I guerra mondiale e contro Togliatti, dopo la II. Mussolini e Togliatti: due personaggi quasi identici, per origini ideali (entrambi socialisti), doppiezza e machiavellismo. Identico, per esempio, il rapporto con i cattolici: entrambi atei, hanno blandito i cattolici per portarli dalla loro parte, Mussolini con il Concordato del 1929 e Togliatti accogliendo il medesimo concordato nella Costituzione del 1948. Degasperi non poteva che perdere contro Mussolini-Togliatti del 1919-1922: il Partito popolare di cui faceva parte era avversato ferocemente dai fascisti, dai socialisti, dai comunisti e dai liberali. Invece nel 1948, contro Togliatti-Mussolini, Degasperi ha vinto, sia per le sue straordinarie capacità ed il grande coraggio (fu lui da solo a decidere di mettere alla porta socialisti e comunisti nel 1947, pur sapendo che si trattava di una scelta rischiosa), sia perché allora la Dc non aveva avversari forti a destra, e dovette combattere “solo” con le sinistre, benché con le sinistre più forti che mai. Inoltre nel secondo dopoguerra i liberali – che dopo il 1919 a lungo avevano strizzato l’occhio a Mussolini- avevano capito che era meglio collaborare, obtorto collo, con il cattolico (orrore!) Degasperi, piuttosto che finire sotto i comunisti».
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