“Fu elevato in alto sotto i loro occhi”

Valentino Vago, Ascensione del Signore, tempera 2008,
Lezionario Festivo e Feriale tra le pagine 216-217

Antifona

Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo?
Come l’avete visto salire al cielo,
così il Signore verrà. Alleluia.
(Cf. At 1,11)

Commento artistico-spirituale alla Prima Lettura della SOLENNITÀ DELL’ASCENSIONE – ANNO B   – 12 Maggio 2024

Di don Tarcisio Tironi, Direttore M.A.C.S. (Museo di Arte e Cultura Sacra) di Romano di Lombardia-Bg


«Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, “quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo”. Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: “Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?”. Ma egli rispose: “Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra”. Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: “Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo”» (Atti degli Apostoli 1,1-11).

Il Maestro conferma ai suoi discepoli d’essere risuscitato e promette: «riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra». Subito dopo Gesù fu sollevato in alto finché non fu accolto in una nuvola.
L’«Ascensione del Signore», è una tempera su cartoncino realizzata (2008) da Valentino Vago, la cui immagine è inserita nel Lezionario Domenicale e Festivo, B, tra le pagine 216-217. Lo spazio etereo della composizione, costruita per piani crescenti verso l’alto, pare invitare a salire, come quando, a piedi, si procede a zig-zag per guadagnare gradualmente la cima. Sui colori sfumati e morbidi, l’artista stende una linea gialla che dal basso ascende fino a dividersi, in alto, quasi fosse un battito d’ali, evocando la simbologia dello Spirito Santo.
Sugerio, abate di St. Denis dal 1122 alla morte nel 1151, trattando della chiesa abbaziale dell’ordine cluniacense e dei suoi tesori d’arte, scrive: «Luminoso è il lavoro nobile; ma essendo nobilmente luminoso esso dovrebbe illuminare le menti, così che esse potessero viaggiare verso la Luce Vera…».
don Tarcisio Tironi
direttore M.A.C.S.

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Autore: Libertà e Persona

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