Origene nasce ad Alessandria d’Egitto nel 185 e muore a Tiro nel 254. E’ stato un teologo, filosofo greco antico. Egli nasce in una famiglia greca. A causa delle persecuzioni inflitte da Settimio Severo nel 202 d.C., Origene fu chiamato a insegnare catechetica nella scuola teologica di san Clemente Alessandrino. Questa scuola era frequentata da pagani, che riconoscevano nel pensiero cristiano una possibilità di riscatto per la propria esistenza. Lungo il corso del tempo, Origene si dedicò allo studio di filosofi greci come Platone e gli Stoici. Grazie a questo approccio offrirà un valido contributo per quella che l’esegesi cristiana. A lui si devono i commentari (letture approfondite dell’A.T e del N.T), le omelie (sono discorsi pubblici sulla Sacra Scrittura. Se ne posseggono 21 in greco e 118 in latino) e gli scholia (note esegetiche).
De principis: opera a noi giunta mediante la traduzione latina di Rufino. Il De principiis tratta di differenti argomenti: Dio e la Trinità, il mondo e la sua relazione con Dio, l’uomo e il libero arbitrio, le Sacre Scritture.
Sulla Pasqua: un trattato esegetico sulla Pasqua.
Preghiera: un opuscolo sulla modalità attraverso la quale si deve pregare
Dialogo con Eraclide: è stato scritto a Tura in Egitto. E’ una discussione tra vescovi contro il vescovo Eraclide, la cui ortodossia era contrastata.
Opere apologetiche: Contro Celsum. Origene offre un confronto tra la cultura pagana e quella cristiana.
Opere filologiche: Origene creò un Exapla, ossia una vera e propria edizione critica della Bibbia, grazie alla quale offrì una visione unitaria e attendibile della Bibbia.
DOTTRINA DI ORIGENE
Origene accetta i solo quattro Vangeli canonici in quanto la tradizione ne ammette e ammette solo quattro. Egli ricordava di non affidarsi ai propri giudizi e interpretazioni della Sacra Scrittura, ma rifarsi interamente all’istituzione ecclesiastica. Egli aveva inoltre ben chiaro che al di fuori della Chiesa non c’è salvezza e che chi l’abbandona è un eretico, in quanto cammina e vive nell’oscurità. La dottrina di Origene si basa su tre punti fondamentali: Allegorismo dell’interpretazione delle Sacre Scritture. Subordinazione delle tre Persone Divine, teoria delle prove successive e della salvezza finale.
ALLEGORIA NELL’INTERPRETAZIONE DELLE SACRE SCRITTURE
Secondo Origene le Sacre Scritture sono ispirate perchè sono la parola e anche l’opera di Dio e quindi anche l’autore è da Lui ispirato. Esse derivando da Dio hanno tutte le caratteristiche divine: la verità, l’unità e la pienezza. Quindi la Parola di Dio non può essere falsa! Origene inoltre sostiene che la Bibbia è un unico libro, in quanto Dio è uno e ha parlato all’uomo attraverso i profeti per giungere alla pienezza in Gesù. La caratteristica della Sacra Scrittura è la pienezza, perché essa manifesta la saggezza di Dio.
SUBORDINAZIONE DELLE PERSONE DIVINE
Le tre Persone Divine sono immateriali, onniscienti e sante. Al tempo di Origene per un influsso della filosofia platonica si sosteneva che la Trinità occupasse una sorta di spazio aereo dal quale non poteva interagire. Origene ribadisce che nel Figlio contemporaneamente agisce il Padre e lo Spirito, ovviamente ricorda che la Trinità non ha un corpo. Al tempo non era facile dare delle risposte in ambito dogmatico, in quanto il pensiero cristiano non era del tutto sviluppato, lo stesso teologo si avvale delle ipostasi neoplatoniche, per chiarire meglio il proprio pensiero. L’Uno fa riferimento al Padre e allo Spirito Santo e la materia al Figlio, che agisce per virtù e del Padre e dello Spirito Santo.
ORIGINE E IL DESTINO DEGLI ESSERI RAZIONALI
Origene ricorda che tutto ciò che esiste fuori da Dio, da Lui è stato creato. A differenza di quando la filosofia pagana sosteneva su Dio, egli ribadisce questo concetto, anche perché Dio per donare la salvezza all’umanità si è dovuto incarnare nel corpo di una donna, dalla quale il Verbo si è fatto appunto carne, uomo.
UGUAGLIANZA DEGLI SPIRITI CREATI
Dio in principio creò tutte le creature in modo uguale. Le loro differenze si basano sulla libertà, quindi sul libero arbitrio. L’angelo ribelle(Lucifero), dal momento che abusò della sua libertà, precipitò nel baratro della disperazione: l’inferno. Da quel momento si creò la suddivisione tra angeli buoni e ribelli. I primi lottano per condurre l’uomo a Dio, quindi alla Beatitudine Perfetta, i secondi tentano dal principio alla fine di gettare l’uomo nella perdizione e dissolutezza.
SALVEZZA FINALE: APOCATASTASI
Origene sostiene che alla fine dei tempi vi sarà la redenzione universale, ove tutte le creature saranno riammesse nella pienezza divina, quindi anche Satana e le anime condannate, in quanto a detta del teologo e filosofo alessandrino, la pienezza della salvezza non può compiere se manca anche una sola creatura da Dio generata, voluta e redenta.
CONCLUSIONE
E’ doveroso scrivere un articolo su Origene, scrittore, filosofo e teologo dei primi secoli della Chiesa. Egli ha fornito un valido approccio, rifacendosi alla categorie platoniche e neoplatoniche, per concedere una direttiva su argomenti complessi come la Trinità e la redenzione. La critica che muovo a Origine, riguarda la questione dei dannati. La salvezza è compiuta nel momento in cui Cristo, ha aderito al progetto del Padre di morire sulla croce. Al momento della Parusia, chi avrà accettato il Vangelo e la sua proposta di salvezza sarà salvato, chi si sarà opposto in differenti modi verrà giudicato per quanto ha seminato. Satana poi non può essere redento, in quanto fin da principio nella sua totale intelligenza(libertà), ha deciso di rinnegare il fautore della vita, cadendo così definitivamente in un contesto di perdizione.
(segue “IL METODO DI ORIGENE“)