Da ilsussidiario.net
Pubblicazione dell’11.05.2023 – Alfredo Tradigo
Occorre riscoprire la bellezza del lavoro. Per i giovani è diventato un fardello perché hanno smarrito il senso premiante della fatica
Un tempo chi lavorava cantava. Sulle impalcature e nei campi. Cantava perché aveva un lavoro, un compito da svolgere e compagni con cui lavorare. Cantava perché si sentiva qualcuno e portava a casa da vivere ai suoi. Con orgoglio. Il lavoro arricchisce chi lavora, qualsiasi lavoro. Oggi invece chi fa lavori umili molto spesso te lo fa pesare e ha il muso scuro, come chi sopporti un peso. Così, per esempio, ti puoi sentire in imbarazzo ad avvicinarti al portinaio, arrabbiato perché deve scaricare i sacchi dell’immondizia, e ti domandi: che cosa è successo del lavoro? (L’articolo completo QUI e sul Blog di Alfredo Tradigo “Controcorrente” QUI)