Dal Blog di Alfredo Tràdigo
Sei giorni prima della sua Passione, Gesù con i suoi discepoli torna nella casa di Lazzaro, l’amico che una settimana prima ha risuscitato dai morti. Maria accoglie Gesù versando un prezioso unguento sui suoi piedi e asciugandoli con i suoi capelli. Giuda la rimprovera: “Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari, per poi darli ai poveri?”. Gesù interviene: “Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura, i poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me”. Gesù è la cosa più preziosa,
merita tutto da noi.
A Gesù si dà il meglio, e la casa di Betania si riempie così di un inebriante profumo di nardo, mentre una luce calda, primaverile, rischiara quel pranzo conviviale tra Gesù e i suoi amici. A tavola c’è anche Giuda, stretto tra Pietro e Giovanni, mentre a destra l’apostolo Andrea parla con Lazzaro che si trova a capotavola dal lato opposto rispetto a Gesù. Giuda, che si è risentito per quei trecento denari … ( QUI il testo intero)