Che è questo Cnel? Quanto costa il referendum del 4 dicembre?

cnel 1Costo del Cnel: circa 8 milioni di euro all’anno

A sentire Renzi e i suoi epigoni, in certi momenti, sembra che il referendum del 4 dicembre abbia, come posta in palio, l’abolizione del Cnel. Questo ente di cui quasi nessuno sino a ieri conosceva l’esistenza, infatti, è ogni giorno sulla bocca dei sostenitori del “sì”.

Non vorrete mica mantenere il Cnl?

Siete davvero per mantenere il Cnel?

Finalmente, votando sì, aboliremo il Cnel!

basta

Eh sì, afferma giuliva Maria Elena Boschi: il Cnel costa 20 milioni all’anno. Abolendolo risparmieremo 20 milioni l’anno.

20 milioni di euro! Una grossa cifra, per noi che sappiamo il costo del latte e della benzina.

Ma per lo Stato italiano?

Visto il nostro debito pubblico (2200 miliardi di euro), il costo della spesa pubblica italiano (800 miliardi di euro), bisogna ammettere che 20 milioni non è una gran cifra. Risparmiarla non consentirà neppure mezzo caffè in più l’anno ai cittadini italiani.

Ma non è tutto qui.

Perchè questo presunto risparmio non ci sarà. Per il semplice fatto che il Cnel costa, all’anno, 8 milioni di euro, e non 20!

Si veda il bilancio, pubblicato in alto, e qui sotto:

Cattura

 

Dunque, ammesso e non concesso, che il Cnel sia del tutto inutile, esso costa 8 milioni di euro, e non 20. Abolirlo, poi, non permette di eiliminare tutte le spese, dal momento che impiegati e dipendenti non potranno essere uccisi, in vista del raggiungimento del presunto risparmio.

Cattura

Dall’abolizione del Cnel, dunque, lo Stato inzialmente ricaverà forse 2 milioni di euro l’anno, se va bene.

Finita qui? No, chiediamoci quanto ci costa il referendum del 4 dicembre (che si sarebbe potuto evitare facendo una riforma condivisa e ponderata)

Si parla di cifre che vanno dai 200 ai 300 milioni di euro! (https://www.forexinfo.it/Quanto-costa-referendum-costituzionale-2016)

Cifre che comprendono il pagamento dei presidenti di seggio, dei segretari, degli scrutinatori… ed anche le cifre di rimborso (500 mila euro) per il comitati per il sì del Pd (http://www.lastampa.it/2016/08/12/italia/cronache/i-no-vanno-in-vacanza-i-s-hanno-mila-euro-per-ribaltare-la-partita-yTwsFbExHLvFD2nCImWo3J/pagina.html )

 

In conclusione, il risparmio ridicolo per il Cnel, insieme al presunto risparmio per la riduzione dei senatori (valutato dalla ragioneria di Stato in circa 50 milioni di euro), ammonta a forse un quarto ( o meno) delle spese sostenute per il referendum.

Nel quale non saremo chiamati a votare se vogliamo o meno risparmiare 2 spendendo 8, ma se siamo disposti o meno a farci scippare la democrazia, consegnando il potere legislativo dal parlamento al governo; consegnandolo a chi, ogni giorno, mente ai cittadini e si prende gioco di loro.

 

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Autore: Francesco Agnoli

Laureato in Lettere classiche, insegna Filosofia e Storia presso i Licei di Trento, Storia della stampa e dell’editoria alla Trentino Art Academy. Collabora con UPRA, ateneo pontificio romano, sui temi della scienza. Scrive su Avvenire, Il Foglio, La Verità, l’Adige, Il Timone, La Nuova Bussola Quotidiano. Autore di numerosi saggi su storia, scienza e Fede, ha ricevuto nel 2013 il premio Una penna per la vita dalla facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, in collaborazione tra gli altri con la FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) e l’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana). Annovera interviste a scienziati come  Federico Faggin, Enrico Bombieri, Piero Benvenuti. Segnaliamo l’ultima pubblicazione: L’anima c’è e si vede. 18 prove che l’uomo non è solo materia, ED. Il Timone, 2023.

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