Il tema proposto nel titolo, e articolato secondo la dottrina biblica e cattolica, è spinoso e impopolare, soprattutto per la mentalità odierna, che vede nel piacere il fine di ogni cosa.
Ma questo modo di vivere la vita non è altro che la manifestazione insana dell’ipertrofia dell’ego umano, che agisce per ricevere e non per donare, per trarre godimento e profitto ma non per generare.
In pratica, una forma di parassitismo esistenziale, dove si cerca di vivere andando alla caccia di piaceri e sensazioni appaganti, nel tentativo di stare al mondo come si vuole, non chiedendosi se ciò che si vuole è buono, è sano, è giusto ed è logico e illudendosi di essere diventati liberi, autonomi e responsabili, semplicemente perchè si è scelto “ciò che fa stare bene”.
Ma il benessere personale spesso è un’illusione. Chi ha deciso di unirsi in intimità col proprio partner prima del matrimonio, o convivendo o non convivendo, vive esattamente questo inganno. E vi diciamo il perchè.
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