Teorie del gender, gli atti del convegno di Verona

 di Fabrizio Cannone

Il 21 settembre 2013, presso il Palazzo della Gran Guardia di Verona, si è tenuto un Convegno, di livello accademico-scientifico, sulla cosiddetta teoria del gender, ovvero su una delle più pericolose ideologie dell’evo contemporaneo. Il Convegno è stato organizzato dal MEVD (guidato dal dott. Alberto Zelger) e dall’Associazione Famiglia Domani (presieduta dal marchese Luigi Coda Nunziante) e vi hanno preso parte personalità di primo piano come il prof. Roberto dei Mattei (storico), il prof. Mario Palmaro (filosofo del diritto), la proff.ssa Chiara Atzori (medico), la proff.ssa Dina Nerozzi (psichiatra), il prof. Luca Galantini (giurista) e il prof. Matteo D’Amico (filosofo). Un’eccellente équipe di studiosi la quale ha analizzato con competenza e passione la grande affabulazione contenuta nella teoria anzi nelle teorie del gender, dalle sue lontane premesse ideologiche legate alla mala storia del femminismo occidentale (con particolare riferimento alla pseudo-filosofa Judith Butler) sino alle recenti imposizioni dell’Onu in materia di scuola e di non-discriminazione. Leggi tutto “Teorie del gender, gli atti del convegno di Verona”

L’eugenetica è già disponibile negli Stati Uniti. Selezionare i «gameti perfetti» costa solo 1.500 euro

di Leone Grotti

L’eugenetica non è un pericoloso rischio a cui la fecondazione eterologa potrebbe aprire in un futuro lontano ma una pratica Prêt-à-porter disponibile già oggi. Negli Stati Uniti infatti sarà praticabile da inizio maggio a prezzi contenuti: due cliniche americane specializzate in fecondazione assistita e dotate di banca del seme hanno stretto un accordo con GenePeeks, società che ha inventato una nuova tecnica per sapere in anticipo il dna del futuro embrione e selezionarlo di conseguenza. Leggi tutto “L’eugenetica è già disponibile negli Stati Uniti. Selezionare i «gameti perfetti» costa solo 1.500 euro”

Pillola dei cinque giorni dopo senza prescrizione medica?

traduzione con adattamento a cura di Anna Fusina

EllaOne, la  pillola dei cinque giorni dopo, potrebbe essere presto venduta senza l’obbligo di  presentazione della ricetta medica negli ultimi tre paesi dell’Unione europea che ne richiedono la prescrizione. Ne dà notizia LifeSiteNews.com.

L’EMA (Agenzia europea per i medicinali), con sede a Londra, sta consigliando che la pillola dei cinque giorno dopo, potenzialmente abortiva, commercializzata con il brand
“ellaOne”, dovrebbe essere resa disponibile senza obbligo di presentazione di ricetta medica negli ultimi tre paesi della UE – Germania, Polonia e Italia – dove la prescrizione del medico è ancora necessaria per ottenere questo pericoloso farmaco. Leggi tutto “Pillola dei cinque giorni dopo senza prescrizione medica?”

La moderna ghigliottina

di Giulio Meotti

La sua prima azione risale all’11 novembre 1978. Siamo nella cattedrale di Notre-Dame de Paris. L’arcivescovo François Marty celebra la messa di fronte al presidente della Repubblica, Valéry Giscard d’Estaing, e al primo ministro, Raymond Barre. Il dottor Xavier Dor trova posto nella navata centrale. Subito dopo l’epistola, si alza e rivolto al presidente grida: “Giscard, abortista, assassino”. Da allora questo pediatra, oggi ottuagenario e mezzo cieco, tormenta la Francia dei lumi.

Il dottor Dor è una delle icone del popolo della Manif pour Tous e della “Francia reazionaria”, come l’ha chiamata pigramente il Monde. E’ un misto fra il dottor Albert Schweitzer, il teologo alsaziano Nobel per la Pace e fondatore dell’ospedale di Lambaréné dove divenne l’apostolo dei lebbrosi, e un “gufo vandeano”, come sono noti in Francia i “chouans”, i baciapile, i nemici della Rivoluzione, i servi dei nobili, i cattolici, un grande pezzo di Francia che aveva osato levarsi contro la volonté générale. Leggi tutto “La moderna ghigliottina”

Tre articoli da leggere tutti d’un fiato

Pubblichiamo tre articoli del neonatologo Carlo Bellieni

Manipolare la vita: rischio più che reale

Abbiamo letto in questi giorni di un sistema che permetterebbe di ottenere cellule staminali da un embrione senza farlo morire. La tecnica è la stessa che si usa per prelevare una cellula dall’embrione, analizzarla e fare una diagnosi genetica pre-impianto. In questo caso invece si tratta di prendere la cellula non per analizzarla ma per conservarla, farla moltiplicare e ottenere popolazioni di cellule atte al trapianto in persone malate. Così riporta l’ultimo numero della rivista Nature communication. Un passo avanti dal punto di vista etico che rispetta l’embrione? Consideriamo i fatti. È vero che l’embrione umano non viene distrutto per prelevare la cellula, ma è anche vero che non sembra essere poi destinato all’impianto e alla nascita, tant’è vero che lo studio è stato condotto su embrioni scongelati appositamente. Leggi tutto “Tre articoli da leggere tutti d’un fiato”

Perché nel mondo libero i giovani non credono più alla grande bugia del “diritto di aborto”

L’Osservatore Romano ha indagato in un editoriale di Lucetta Scaraffia le ragioni dell’inatteso rinnovato vigore dei movimenti per la vita negli Stati Uniti, Spagna e Francia.

Qualcosa sta cambiando nel mondo sul fronte dell’aborto: in Spagna il Governo ha deciso di consentirlo solo in caso di violenza o di gravi malformazioni, mentre negli Stati Uniti più di venti Stati restringono le possibilità di metter fine a una gravidanza e alla Camera è stata votata una norma che vieta l’aborto dopo le venti settimane. E pochi giorni fa la marcia per la vita che si è tenuta nella capitale ha visto sfilare, nonostante il freddo polare, tanti giovani.

Come ha osservato The Washington Post, il nuovo movimento antiabortista — contro ogni previsione — conquista sempre più giovani. Leggi tutto “Perché nel mondo libero i giovani non credono più alla grande bugia del “diritto di aborto””

L’Arcivescovo: mi sto unendo alla Marcia per la Vita per mio fratello con la sindrome di Down

di Anna Fusina

L’Arcivescovo Joseph E. Kurtz, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti, ha pubblicato sul suo blog i motivi per cui sta progettando di unirsi alla Marcia per la Vita di Washington (D.C.) in programma domani 22 gennaio. Ce ne dà notizia LifeSiteNews.com.
L’arcivescovo Kurtz ha affermato:

Ora ci vogliono pure far credere che l’utero in affitto è una pratica umanitaria

di Cristian Martini Grimaldi

Negli anni Sessanta Kenneth Boulding, un economista, propose di risolvere il problema della sovrappopolazione attraverso un sistema di licenze per la procreazione: ogni donna avrebbe ricevuto un certificato che l’autorizzava ad avere uno o più figli (a seconda della politica che si pensava di adottare). Ma la donna avrebbe anche potuto decidere di rivendere a terzi quel certificato, ovvero monetizzarlo, dando vita di fatto a un mercato globalizzato di permessi di procreazione in cui i più ricchi e desiderosi di avere figli avrebbero potuto comprare al prezzo corrente — si immagina altissimo — la possibilità di avere bambini da coloro che si trovavano in condizioni disagiate o comunque che sceglievano di rinunciare alla possibilità di avere un bambino ottenendo in cambio una contropartita economica.

Allora la proposta poteva sembrare fantascienza ma oggi la realtà non è poi tanto distante da come Boulding l’aveva immaginata. Grazie alle nuove tecnologie nel campo della comunicazione difatti quella che viene definita la maternità in affitto sta diventando sempre più un business globalizzato: chiunque oggi può accedere all’offerta di maternità surrogata proveniente da qualunque parte del globo. Anzi, più remota è la provenienza della potenziale madre surrogata — in qualche Paese del terzo mondo o in uno in via di sviluppo — e meno costoso sarà l’onere d’“affitto”. Ma questi “scambi”, come era facile prevedere, sono sempre a senso unico: non sono infatti indigenti e sterili coppie indiane che volano a San Francisco alla disperata ricerca di un adolescente adatto a “covare” i propri embrioni. Ma è vero il contrario. Sono infatti i benestanti che non rinunciano a sfruttare l’offerta di una prestazione di gravidanza da parte di disperati alla ricerca di soldi “facili”. Leggi tutto “Ora ci vogliono pure far credere che l’utero in affitto è una pratica umanitaria”

Una violenza disumana

di Carlo Bellieni 

Un illustre neonatologo spiega il legame fisico e fisiologico che per nove mesi di gravidanza si intesse tra madre e bambino. E si chiede cosa accada quando esso si spezzi bruscamente

Passare la gravidanza nella pancia di una persona che non è quella che ti ha concepito né che sarà tua mamma… solleva inevitabilmente dei dubbi etici, ma anche pone delle domande dal punto di vista fisiologico: è indifferente al futuro del bambino questa situazione innovativa?
In realtà non lo sappiamo ancora perché gli uteri in affitto sono cosa recente e i bambini nati in questo modo sono ancora … bambini. Tuttavia qualche considerazione va fatta. Leggi tutto “Una violenza disumana”