Riabilitazione di Lutero, Santa Teresa d’Avila non ci sta!

 

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Martin Lutero, a 500 anni di distanza, divide ancora la Cristianità e con essa la Chiesa. A dire il vero la Santa Romana Chiesa aveva chiuso, più ci cento anni fa e dopo 400 anni di riflessioni e approfondimenti, la terribile vicenda luterana: Lutero è stato un eretico e ciò che ha partorito è stata la più grande eresia di tutti i tempi, passati, presenti e futuri. Leggi tutto “Riabilitazione di Lutero, Santa Teresa d’Avila non ci sta!”

Le bordate del cardinal Müller

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Ormai ne succedono tante, che si perde il conto. Domenica, sul Corriere della sera, il cardinal Müller, ex numero 2 del Vaticano, ha lanciato due strali inauditi.

Riguardo al teologo di fiducia di Bergoglio, vero autore di molte parti di Amoris laetitia, l’imbarazzante Víctor Manuel Fernández, il cardinale ha rilevato che «il Papa può scegliere i collaboratori e gli amici che vuole» ma di non essere «molto convinto» della sua competenza, visto anche che in un’intervista al Corriere ha affermato «che si può trasferire la Chiesa di Roma e il papato in un’altra città: ma questo è contrario alla nostra fede cattolica». Leggi tutto “Le bordate del cardinal Müller”

Misericordiato! anche l’ultimo cardinale di Benedetto

sarahDa tempo, in Vaticano, circola il neologismo “misericordiato“. Tutti coloro che nell’epoca Bergoglio vengono eliminati, oscurati, silenziati con modalità inedite, godono di questo appellativo, che ben mette in luce la distanza tra le parole di Bergoglio e il suo comportamento severo, duro, ducesco.

Chi si oppone al papa della sinodalità, della misericordia, del pluralismo… viene ignorato o abbattuto, in un modo o nell’altro: dopo Caffarra, Meisner, Burke, Mueller… i vescovi ungheresi, polacchi e africani (accusati dal cardinal Kasper, alter ego di Bergoglio, di essere appunto africani e perciò inadatti a occuparsi di dottrina cattolica!)… è la volta di Sarah, il prefetto prefetto del dicastero per il culto, cui Benedetto ha riservato continui elogi, sino a prefare il suo ultimo libro con quetsa frase, vergata di suo pugno:

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Con il cardinale Sarah, un maestro del silenzio e della preghiera interiore, la liturgia è in buone mani” (Benedetto XVI)

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I nuovi “pompieri” e il Rosario polacco

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Non passa giorno, ormai, che non si sentano notizie “sopra le righe” provenire da Santa Marta (e dintori) e, contemporaneamente, commenti da parte di alcuni filosofi, giornalisti, teologi volti a spegnere qualsiasi conseguente focolaio di polemiche. Questi ultimi sembrano ormai far più parte del Corpo dei Vigili del Fuoco che dell’intellighenzia cattolica, gettando acqua a destra e a manca ma venendo smentiti puntualmente. Leggi tutto “I nuovi “pompieri” e il Rosario polacco”

Le spese pazze di Galantino e Sat 2000

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Il quotidiano La Verità del 14 ottobre 2017 titolava: Reality e Vip nella tv dei vescovi che nasconde le radici cristiane. Il sottotitolo: Nel palinsteso di Tv 2000, finanziata con l’8×1000, ridimensionati i programmi religiosi.

Sat 2000 è oggi il più potente strumento nelle mani di mons. Nunzio Galantino. Una grande struttura, sempre più costosa, che cala per ascolti ma cresce quanto a spese. Mentre il soldo scarseggia, e anche l’8 x 1000 barcolla, SAT 2000 moltiplica i suoi programmi: sono ben 50 i nuovi programmi mandati in video in questi ultimi mesi, al costo, almeno, di 200-300 mila euro cadauno.

Del resto se per fare una tv sempre più mondana  si ricorre a presentatori famosi, anche se un po’ bolliti, come Licia Colò,  per compiacere al partito di riferimento del monsignore, occorrono ex parlamentari PD come Piero Badaloni ed Andrea Sarubbi.

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I consigli sulla pagina di SAT 2000

 

Non può mancare una rubrica condotta dal supermondanissimo Dario Edoardo Viganò, Leggi tutto “Le spese pazze di Galantino e Sat 2000”

Bergoglio sulla pena di morte, e l’agenda dei radicali

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Qualche giorno fa, Bergoglio ha lanciato l’ennesimo attacco, questa volta contro la dottrina della chiesa sulla pena capitale. Nel celebrare i 25 anni del Catechismo cosa ha fatto? Ha parlato di ciò che è del tutto attuale? Della necessità dell’uomo di guardare a Dio? Dei principi non negoziabili, sanciti dal catechismo, e oggi sotto attacco? No, nulla di tutto ciò. Bergoglio ha parlato di qualcosa che, apparentemente non ha nulla a che vedere con l’attualità: quello della pena di morte non è oggi un problema che si pone, nell’orbe che fu cattolico. Perchè allora tirarlo in ballo?

Bergoglio ne  ha approfittato per almeno 3 motivi: 1) dire che la Chiesa un tempo, ammettendo in certi rari casi la pena di morte, sbagliava (è uno dei suoi ritornelli; lui è l’innovatore, il salvatore, prima di lui il diluvio); 2) dire che il Catechismo si può correggere (e giustificare così anche Amoris laetitia, in patente contrasto con il Catechismo); 3) infine, continuare nell’opera di unificare l’agenda della Chiesa con l’agenda di Pannella-Bonino, ideatori di Nessuno tocchi Caino e di tutte le campagne contro la pena di morte per i criminali degli ultimi decenni (a finaco delle campagne per la pena di morte per gli innocenti, vedi aborto).

Un ultimo appunto: attaccare la dottrina della pena di morte è un modo, indiretto e  furbo, per attaccare la dottrina della pena e il concetto stesso di colpa. Lo ha detto più volte Eugenio Scalfari, suoi confidente, non smentito: con Francesco il peccato non esiste più.

Quale è stato, per tutta la sua vita, il messaggio di Giacinto Pannella, detto Marco? Che il peccato, la colpa, non esiste. Pannella era un uomo molto attento alla teologia. Conosceva la dottrina cattolica molto meglio di moltissimi preti: la combatteva alla sua radice. Senza peccato, l’uomo non ha bisogno della misericordia e del perdono di Dio. Senza peccato, Cristo è inutile. Senza Dio, tutto è permesso.

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Vatileaks III?

molinari-tornielli-beciu-_2_resize-1024x683Molinari, Tornielli, Becciu, alla presentazione dell’ultimo libro di Tornielli

Nella nota intervista al Corriere Libero Milone, “ex revisore dei conti vaticani… addita Giovanni Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, e Domenico Giani, capo della gendarmeria vaticana, due fedelissimi di Bergoglio”.

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Subito alcuni giornali, tra cui Il Fatto quotidiano rilanciano, e qualcuno ben informato, come Piero La Porta, ricorda la brutta fine fatta da quanti hanno cercato davvero di fare pulizia in Vaticano: Ettore Gotti Tedeschi, prima, il cardinal Pell e Libero Milone, poi. Leggi tutto “Vatileaks III?”

Il triangolo Fedeli-Bergoglio-Moraglia

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Sta destando molto scalpore il libretto di Josè Mario Bergoglio, Imparare ad imparare. Riflessioni sui temi dell’educazione, con prefazione del ministro Valeria Fedeli.

I motivi sono molteplici e riguardano, anzitutto, la sempre crescente commistione tra Chiesa e politica.

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