Molinari, Tornielli, Becciu, alla presentazione dell’ultimo libro di Tornielli
Nella nota intervista al Corriere Libero Milone, “ex revisore dei conti vaticani… addita Giovanni Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, e Domenico Giani, capo della gendarmeria vaticana, due fedelissimi di Bergoglio”.
Subito alcuni giornali, tra cui Il Fatto quotidiano rilanciano, e qualcuno ben informato, come Piero La Porta, ricorda la brutta fine fatta da quanti hanno cercato davvero di fare pulizia in Vaticano: Ettore Gotti Tedeschi, prima, il cardinal Pell e Libero Milone, poi.
Ma chi è Becciu? Ce lo racconta qui Formiche: http://formiche.net/2017/09/29/si-muove-angelo-becciu/
Quanto al suo rapporto con Tornielli, La Porta scrive: “… La verità è che gli occupanti della Santa Sede temono l’intervista di Libero Milone come il diavolo l’acqua santa: essa sovverte il cammino del letame: «Il vecchio potere che è ancora tutto lì, e si è sentito minacciato quando ha capito che potevo riferire quanto avevo visto nei conti». E rimarca: «Spero che i documenti sequestrati il 19 giugno escano fuori dal Vaticano». Ha visto e capito, Milone, soprattutto minaccia quanto da costoro è più temuto che mai: la trasparenza, il disvelamento dei segreti inconfessabili. Monsignori avvisati e nel panico.
Poche ore dopo Andrea Tornielli, vaticanista preferito di Becciu, spara il nebbiogeno: pone Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente IOR, a capo d’una fronda vandeana alle vongole, contro Francesco. Grossolana approssimazione, se non altro perché Gotti Tedeschi firmò ben dopo i 40 autorevoli studiosi internazionali, ripetiamo: autorevoli e internazionali; Tornielli non sa l’inglese e non se n’è accorto.
Con la bufala su Gotti Tedeschi la libera stampa italiana raccoglie e rilancia il dossier sulla povera Emanuela Orlandi, altro nebbiogeno sull’intervista a Milone e le sue parole inequivocabili….” (http://www.pierolaporta.it/bergoglio-dossier-conti-segreti-e-potere/).