Misericordiato! anche l’ultimo cardinale di Benedetto

sarahDa tempo, in Vaticano, circola il neologismo “misericordiato“. Tutti coloro che nell’epoca Bergoglio vengono eliminati, oscurati, silenziati con modalità inedite, godono di questo appellativo, che ben mette in luce la distanza tra le parole di Bergoglio e il suo comportamento severo, duro, ducesco.

Chi si oppone al papa della sinodalità, della misericordia, del pluralismo… viene ignorato o abbattuto, in un modo o nell’altro: dopo Caffarra, Meisner, Burke, Mueller… i vescovi ungheresi, polacchi e africani (accusati dal cardinal Kasper, alter ego di Bergoglio, di essere appunto africani e perciò inadatti a occuparsi di dottrina cattolica!)… è la volta di Sarah, il prefetto prefetto del dicastero per il culto, cui Benedetto ha riservato continui elogi, sino a prefare il suo ultimo libro con quetsa frase, vergata di suo pugno:

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Con il cardinale Sarah, un maestro del silenzio e della preghiera interiore, la liturgia è in buone mani” (Benedetto XVI)

Carlo di Cicco, ex vicedirettore dell’Osservatore romano, descrive così la smentita imposta da Bergoglio a Sarah: A memoria di giornalista, ma anche di esperti in materia, non era mai successo una richiesta di rettifica pubblica su una questione delicata da parte del Papa a un cardinale prefetto di un dicastero vaticano. Porta la data del 15 ottobre la lettera con la quale Francesco chiede al cardinale Robert Sarah, prefetto del dicastero per il culto, di pubblicare la lettera su tutti i siti dove il porporato aveva in precedenza pubblicato un documento del dicastero con una interpretazione distorta del pensiero papale…

Ne abbiamo viste di tutti i colori, ma non è finita!

franc

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