In Francia Macron regala ai giovani i preservativi

Emmanuel Macron, Presidente della Repubblica di Francia – Fonte Sky TG24

Emmanuel Macron è e resterà uno dei politici europei più discutibili e ciò da tanti punti di vista: economico, geopolitico, bioetico e culturale. Sembra quasi che l’essenza profonda della sua Weltanschauung sia quella che i pontefici recenti hanno ribattezzato

come “cultura di morte”.

Controindicazioni etiche

Tutte le sue opzioni di fondo sono contrassegnate da controindicazioni etiche profonde. Dalla costituzionalizzazione dell’aborto – che vorrebbe imporre a tutta Europa come misura di civiltà – sino alle aperture su eutanasia, suicidio assistito, laicismo forsennato, compiacenza verso l’Islam, più o meno radicale, e dura repressione del dissenso.

A proposito dell’Aids, il piccolo Roberspierre, con un candore da colomba ha twittato tempo fa su X: “Questo fine settimana di Sidaction è un importante promemoria per tutti i minori di 26 anni. I preservativi sono gratis per voi”. E questa promessa del presidente gallico è stata concretamente messa in pratica, senza alcuna possibile obiezione di coscienza per i farmacisti, a partire dal 1 gennaio del 2023.

Macron, fiero dei suoi doni alla gioventù, aggiunge: “Dal mio annuncio, 16,7 milioni (di preservativi) sono già stati distribuiti nelle farmacie. Approfittatene. Continuate a proteggervi!”.

Quanto è buono, verrebbe da dire. Un po’ come Julian Felsenburgh, il protagonista del “Padrone del Mondo” di Robert Benson, il romanzo preferito da papa Francesco, il quale si credeva più buono di Cristo.

Anarchia sessuale e contagi

Il sito web di Sidaction, l’associazione che dal 1994 lotta contro l’Hiv, proprio parlando dei doni macroniani ai giovani riporta che “circa 200.000 persone vivono con l’Hiv” in Francia. E che nel 2022, l’anno precedente alla campagna dei preservativi gratis, si registrarono più o meno “5000 nuovi sieropositivi”.

Da sempre il Magistero della Chiesa e i veri conservatori hanno visto in modo critico queste misure. Se infatti possono realizzare degli effetti concreti e reali, specie in certi paesi in via di sviluppo e con la tradizione della poligamia, d’altro canto sembrano proprio incoraggiare quel lassismo morale e quella deleteria “anarchia sessuale” che sono tra le cause principali del contagio.

E neanche a farlo apposta, un’associazione medica specializzata sull’Aids, il Corevih (Coordinamento contro le infezioni sessualmente trasmissibili), ha da poco presentato, sotto la penna della dottoressa Guillemette Unal, i dati del 2023: l’anno quindi in cui tutti i giovani, e perfino i minorenni fino alla più tenera età, hanno potuto fruire dei doni del babbo Natale di Parigi.

I dati Ufficiali in Francia e in Italia

E i dati ufficiali dicono che nel 2023, in Francia, “tra le 4233 e le 5738 persone hanno scoperto la loro sieropositività”. Non so se rendo. Numeri praticamente stabili, prima e dopo, il “profilattico a costo 0”.

Non viene in mente a lui e ai suoi che tutte le pubblicità progresso che nelle metro francesi incoraggiano alla sessualità ludica e irresponsabile, spesso al limite dell’osceno, hanno un impatto così forte, specie su bambini e adolescenti e che poi cercare di ricorrere al “sacro palloncino” serve a poco?

In Italia, paese secondo Macron arretrato poiché alberga il Vaticano e lo governa Giorgia Meloni, gli ultimi dati ufficiali disponibili riguardano il 2022. E da noi, senza alcun bisogno del “preservativo di Stato”, “gli italiani che sono stati diagnosticati sieropositivi sono stati 403”, ovvero lo “0.7 per 100.000”. 400 invece di 4000…

Come spiega la differenza lo zar gallico, visto che anche qui i costumi della gente non sono più quelli degli anni ’50 e la crisi etica generale tocca l’intero Occidente?

Forse il motivo sta proprio nel fatto che in Italia non abbiamo (ancora…) i Macron ultra libertari al potere e persiste un senso morale che vale più di tanti doni-incentivo i quali tendono a legittimare qualunque aberrante condotta etica.

Giovanni Paolo II, che non era né cieco né indifferente davanti al gran problema dell’Aids, nella Evangelium vitae scriveva contro “i disvalori insiti nella mentalità contraccettiva”, i quali incoraggiano la diffusione di una “mentalità edonistica e deresponsabilizzante nei confronti della sessualità”, promuovendo un “concetto egoistico di libertà”.

E forse dopo che il contagio di questa mentalità edonistica del sesso promiscuo si è diffuso, è quasi impossibile contenerne gli effetti indesiderati. Anche perché il virus può diffondersi persino in un rapporto super protetto visto che il profilattico infallibile non c’è.

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