CARDINAL FERNANDEZ. Questioni terminologiche o di sostanza?

Appare fortemente interrogativa la situazione di contrasto dottrinale a proposito della Dichiarazione Fiducia supplicans, in merito alle coppie in situazione non regolare.

Secondo le diverse dichiarazioni del Cardinale, la dottrina assolutamente non cambia. Si vorrebbe solo fare sentire alle persone, che si trovano in dette situazioni, la vicinanza e

l’incoraggiamento della Chiesa per invitarle a conversione. Ma se sulla dottrina concordano tutti, dal Dicastero, alle Conferenze Episcopali e ai Vescovi, mentre chi contesta la Dichiarazione si oppone solo all’uso improprio del termine “coppia”, la soluzione del problema sembrerebbe semplice: o cambiare espressione, visto che l’espressione “coppie in situazione non regolare” nei precedenti documenti si riferiva solo alle coppie adulterine e non alle unioni tra omosessuali, che coppie non sono, oppure, il Dicastero potrebbe sostituire la parola ‘coppie’, sempre che voglia ammettere un’incidente lessicale, oppure ancora, la questione per il Dicastero è invece, di sostanza e, allora, avemmo bisogno di capire, come fedeli, quale sia e cosa implichi questa sostanza.

Un bel pasticcio ‘diplomatico’, avallato anche dal Cardinal Zuppi, Presidente della CEI.

Riprendiamo dunque da Informazione Cattolica l’articolo di Angelica La Rosa del 27/01/2024

Per la Redazione, Marcello Giuliano

COS’HA DA NASCONDERE IL CARDINALE VÍCTOR MANUEL FERNÁNDEZ?

LE DOMANDE NON SI FERMANO

Innumerevoli Conferenze Episcopali, e perfino interi continenti come l’Africa, hanno detto no alla Dichiarazione “Fiducia Supplicans” emessa dal cardinale “Tucho” Fernández il 18 dicembre e approvata da Papa Francesco.

Nella dichiarazione si inventano nuove benedizioni, che il cardinale chiama “pastorali”, in un documento che, come non potrebbe essere altrimenti, è slegato dalla Scrittura, dalla Tradizione o dal Magistero della Chiesa, sia recente che lontano.

Benedizioni che non sono benedizioni, alle coppie che non sono coppie per fare qualcosa che la Chiesa ha già fatto, benedire il peccatore e non il peccato. Basta guardare le note a piè di pagina che … (QUI l’articolo intero)

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Autore: Libertà e Persona

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