“L’era dei monaci non è finita: tutt’altro che retaggio di un passato remoto, chiostri ed eremi sottraggono l’uomo di oggi alla frenesia restituendogli un rinnovato rapporto con lo spazio, il tempo, la creazione e il Creatore.
Se la mentalità comune riconosce un qualche merito al religioso che gestisce l’oratorio o che cura i mali del corpo, fatica però a comprendere quello che si ritira per dedicarsi in toto alla preghiera e al culto.
Prospettiva comprensibile, forse, “a cielo chiuso” (salvo poi scoprire che anche la missionaria della Carità attinge le sue forze ai piedi del tabernacolo, come disse santa Teresa di Calcutta). Meno comprensibile una certa
diffidenza verso i contemplativi diffusa nello stesso ambito ecclesiale, nella misura in cui vi si infiltrano quell’attivismo e quel funzionalismo che costituiscono il tono dominante della società attuale. Nella migliore delle …” (Vedi articolo completo su La Nuova Bussola Quotidiana del 17-08-2023 QUI)
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