Dai suoi albori, Radio Maria propone ogni mattina, alle ore 9.00, la trasmissione condotta da Padre Livio Fanzaga dal titolo Lettura cristiana della cronaca e della storia. Un esempio personale di lettura teologica degli eventi nel mondo alla luce della rivelazione, ovvero, una lettura ‘profetica’ del combattimento spirituale tra Dio e il regno
del Male, il Principe di questo mondo, tra Maria e il Drago, nella quale l’uomo è parte attiva o seguendo le vie di Dio, o mettendosi al posto di Dio, rinnovando quel peccato di Adamo, che non lascia poche conseguenze nella sua vita spirituale e definitiva.
L’uomo ha in gioco il destino soprannaturale. Con o contro Dio? Che ne sia consapevole o meno. L’illuminazione cristiana è rendersi consapevoli della chiamata a schierarsi in questa battaglia, che apre all’uomo il Regno dei Cieli, altrimenti un mitico ricordo di altri tempi in cui la religione esisteva ed ora non più.
Mentre il Principe del mondo sembra trionfare, facendo credere di non esistere, e miete il suo raccolto, la Madre di Dio, vestita di sole, avanza rinnovando le anime, i cuori, le menti, preparando un futuro di Pace.
La puntata di Venerdì 13 Maggio ci dà un’idea chiara di questo modo di considerare gli eventi che altrimenti non avrebbero altra spiegazione che l’insensatezza della vita dell’uomo che sa operare, alla fine, solo il male. Ora che le guerre, prima considerate lontane e cosa d’altri (che egoismo e stupefacente indifferenza!) sono assai vicine, il “Mai più si ripeta”, gridato dai tanti, perde di ogni sia pur retorico valore.
L’ attuale guerra tra Ucraina e Russia, tra Occidente e Oriente nella luce di Fatima e Medjugorje
Poniamo particolare attenzione ai due seguenti punti nella seconda e terza parte delle quattro che occupano la trasmissione:
Mariatona Missionaria di Radio Maria mese di Maggio / Pensiero Spirituale alla luce del piano di Maria da Fatima a Medjugorje / Scenario politico guerra: Draghi/Lavrov – Gli errori cinesi / Dal blog di Padre Livio: Ci scrivono “Cara Radio Maria ti voglio bene”
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Solo cogliere il destino soprannaturale, già presente tra noi, assume senso nella Fede.