Vi sono tante argomentazioni contro l’introduzione dell’eutanasia. Vediamone alcune, due alla volta:
1) Anzitutto non è che i medici e il personale sanitario inclini a scelte folli non esistano: si tratta certamente di una piccola minoranza, perché la gran parte dei medici vuole curare i suoi pazienti, ma se i medici “euta-nazisti” esistono anche oggi che l’eutanasia è vietata, quanti saranno quelli che usciranno allo scoperto una volta permessa?
Basta fare una piccola ricerca in rete e si troveranno decine e decine di “angeli della morte” che hanno ucciso pazienti inconsapevoli nelle corsie degli ospedali di paesi democratici.
2) Un secondo argomento lo lasciamo alla penna di Sergio Romano, del Corriere della Sera:
“non vorrei che di queste pratiche (biotestamento, ndr), il giorno in cui fossero previste da una norma, si servissero i congiunti del vecchio malato per sospingerlo dolcemente verso l’eternità. Il mondo, caro Manconi, è molto meno buono di quanto non pensino i paladini delle campagne per la ‘buona morte’. I vecchi, quando non si decidono a morire, esigono tempo e cure. Se sono poveri, pesano sulle casse familiari. Se sono ricchi e benestanti consumano denaro che potrebbero lasciare agli eredi. Anche i parenti più affezionati finiscono per pensare, in queste circostanze, che il povero vecchio farebbe un favore a sé e agli altri se prendesse congedo. Qualcuno intorno a lui comincerebbe a lanciare qualche segnale e qualcun altro farebbe più esplicite allusioni. Fino al giorno in cui il pover’uomo o la povera donna arriverebbero alla conclusione che è meglio andarsene piuttosto che essere circondati da gente sgarbata e impaziente”.
(Continua)