KIEV! TESTIMONIANZA REGISTRATA DI P. ALEKSEY, Direttore di “RADIO MARIA UCRÀINA”

Cattedrale Cattolica di San Vladimir a Kiev

Dal sito di Radio Maria 25 Febbraio 2022 (Articolo completo QUI) Parole e immagini

Cari amici di Radio Maria, in collegamento in diretta da Radio Maria Ucraina: Padre Aleksej al quale diamo il benvenuto, e dal quale ovviamente siamo desiderosi di sapere come stanno in questo momento, come vivono questo momento così difficile per loro.

– Buongiorno Padre Livio, un saluto a tutti gli ascoltatori di Radio Maria in Italia.

– Allora Padre Aleksej, in questi giorni, durante la giornata di ieri ho sentito un po’ radio Maria Ucraina. Ho sentito tante preghiere, ho sentito la gente che prega con calma, con pace, con fede. Descrivi un po’ come state vivendo questo momento drammatico?

– Posso dire: la prima cosa è che proprio ieri e anche oggi, mi sono alzato alle quattro di mattina perché ho sentito queste esplosioni, ieri notte abbastanza lontano da noi, però stanotte alle quattro di mattina Kiev è stata bombardata, e proprio vicino a Radio Maria è caduto un aereo russo colpito dai missili ucraini. A un chilometro da Radio Maria. Ci sono state poi anche altre esplosioni. Poi un missile russo è caduto proprio vicino a un edificio civile. Ci sono i morti ci sono feriti! E proprio stamattina due bambini sono stati uccisi da questi missili Russi. La situazione è così. Tanta gente adesso proprio non riesce a dormire a casa. Scende nelle metropolitane. Ogni tanto sentiamo questi suoni di allarme del nostro governo che ci dice che dobbiamo scendere nelle metropolitane e così via. Da ieri notte abbiamo un coprifuoco dalle dieci di sera fino alle sette del mattino. E nessuno può uscire perché il governo ha paura dei Russi, che possano entrare nelle città, fare un’esplosione e così via. Qui vicino, nelle zone di radio Maria è tranquillo, però non c’è la gente in giro, le macchine sono poche. Tanta gente adesso cerca di uscire da Kiev. Perché proprio oggi, domani, probabilmente come vediamo dalle notizie, ci sarà la battaglia per Kiev, perché Kiev è abbastanza vicina al confine con la Bielorussia. A proposito questa è una guerra soltanto con la Russia, ma anche della Bielorussia sostenuta. Carri armati sono già entrati nel territorio ucraino qui vicino a Kiev. Quindi tanta gente cerca di uscire adesso da Kiev, hanno paura. Ma una cosa proprio sorprendente è che tanti uomini vanno a al governo e il governo distribuisce le armi. Proprio ieri ho sentito le notizie: diecimila le armi (Kalashnikov) che sono stati distribuite alla gente, per difendere le città. Kiev è molto grande come città, ha quattro milioni di abitanti, se ci sarà la guerra, qui sulle strade ci sarà un macello. Tutta l’Ucraina è in questa situazione, la mia città natale. Proprio adesso leggo le notizie degli scontri che ci sono sulle strade vicinissimi alla mia casa natale. Tanta gente ha paura, ma tanta gente è pronta a difendere, perché questa guerra non l’abbiamo incominciata noi. La nostra scelta è di avere uno stato indipendente, avere la libertà, la democrazia, e nessuno vuole essere sotto la Russia. Le chiese che cosa fa proprio adesso? Per esempio qui vicino a noi la gente ha paura di stare in questi edifici alti, perché ha paura che un missile potrebbe distruggere tutto, quindi si raccolgono nelle parrocchie. I sacerdoti comprano l’acqua e il cibo da distribuire a alle persone. Noi di Radio Maria proprio da ieri abbiamo cominciato la preghiera alla Madonna, cosiddetta la Novena di Pompei. Facciamo il Rosario anche con diverse parrocchie. Tanta gente chiama. Noi dobbiamo riorganizzare tutto il nostro lavoro, perché anche molto importante ciò che facciamo adesso per dare un po’ di coraggio e di sostegno, alla gente che ha paura. Questa notte i nostri ragazzi, lavoratori, hanno dormito proprio in radio perché abbiamo finito abbastanza tardi e poi con il coprifuoco non potevano uscire. Hanno dormito qui sul pavimento, abbiamo trovato dei cuscini e via. Quindi Padre Livio questa è la situazione nostra, c’è la guerra. Non ce l’aspettavamo questa guerra, tanta gente ancora una settimana, due settimane fa, non credeva che i russi potessero cominciare proprio a bombardare. Quindi è così.

– Padre ma anche per voi è pericoloso comunque stare lì a radio Maria, mandare avanti tutta l’attività, perché appunto c’è il pericolo che le bombe arrivino li.

– Si, molto probabile, ma non è che le bombe cadono un minuto sì e uno no, ma loro hanno fatto in questi due giorni, alla mattina alle quattro e poi durante il giorno. Kiev non è distrutta del tutto, solo alcuni edifici. Si è abbastanza pericoloso perché possono cadere le bombe anche qui, ma alla fine c’è la Madonna che ci protegge. Ci sono anche gli angeli, gli arcangeli, il protettore di Kiev è proprio l’arcangelo Michele. Il nostro compito è di stare con la nostra gente attraverso la radio. Proprio adesso mi rendo conto che la Madonna ha preparato questa radio per gli ucraini, per questo tempo. Non so se tu Padre Livio sai che praticamente durante l’ultimo anno, l’anno del coronavirus a Medjugorje sono stati tantissimi gli ucraini, mai visto. Quando nessuno poteva muoversi c’erano tantissimi ucraini. Non so perché, La Madonna forse ha chiesto agli ucraini di andare a Medjugorje proprio per questo momento, proprio per pregare. Ora quindi attendiamo il Messaggio della Madonna di oggi. Che cosa dirà? cerchiamo qualche parola di consolazione, vediamo. (… Articolo completo QUI )

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Autore: Marcello Giuliano

Nato a Brescia nel 1957, vive a Romano di Lombardia (BG). Dopo aver conseguito il Baccelierato in Teologia nel 1984 presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma e il Diploma di Educatore Professionale nel 2001, ha lavorato numerosi anni nel sociale. Insegnante di Religione Cattolica nella Scuola Primaria in Provincia e Diocesi di Bergamo, collabora ai cammini di discernimento per persone separate, divorziate, risposate ed è formatore per gli Insegnanti di religione Cattolica per conto della stessa Diocesi. Scrive sulle riviste online Libertà & Persona e Agorà Irc prevalentemente con articoli inerenti la lettura simbolica dell’arte ed il campo educativo. Per Mimep-Docete ha pubblicato Dalla vita alla fede, dalla fede alla vita. Camminando con le famiglie ferite (2017); In collaborazione con Padre Gianmarco Arrigoni, O.F.M.Conv., ha curato il libro Mio Signore e mio Dio! (Gv 20, 28). La forza del dolore salvifico. Percorsi nella Santità e nell’arte, (2020). Di prossima uscita Gesù è veramente risorto?

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