Il Nuovo Ordine Mondiale passa dai vaccini?

L’espressione Nuovo Ordine Mondiale (NOM) è sulla bocca di molti. Si dice che la pandemia lo abbia di fatto realizzato. Tutti gli stati, infatti, sono in accordo sul covid e assumono politiche più o meno stringenti. Questa sarebbe la dimostrazione del Nuovo Ordine realizzato (non più con la guerra e il dominio mondiale Usa, come nel 1991).

Dunque sino ad ora si era scherzato?

Quando gli oppositori del NOM indicavano in Trump e Putin i principali avversari del progetto mondialista, sbagliavano? Eh sì, perché entrambi non perdono occasione per richiamare i propri concittadini alla vaccinazione. Trump -uno dei principali sponsor del vaccino Pfizer, nato a novembre 2020, cioè di fatto sotto la sua presidenza- e Putin – il primo a registrare un vaccino, in assoluto (Sputnik è stato registrato l’11 agosto 2020)- hanno capitolato!

E l’Ungheria e la Polonia, sino ad ora viste come l’impedimento al definitivo trionfo dell’UE dittatoriale? Sino a ieri presentate, e giustamente, come l’unica resistenza al IV Reich germanico? Si sono arresi anche loro. E Orban, nemico giurato di Soros? Sarà finito improvvisamente anche lui agli ordini del suo storico avversario?

Eh sì, perché come ricorda La Nuova Bussola, ecco cosa accade in questi paesi: “In Polonia, il Ministero della Salute si sta preparando a introdurre la vaccinazione obbligatoria per i lavoratori medici a partire dal 1° marzo; la misura potrebbe essere estesa anche agli insegnanti, i militari e la polizia. In Ungheria, la vaccinazione è richiesta per gli operatori sanitari, gli insegnanti delle scuole pubbliche e le persone che lavorano nelle istituzioni statali”. Analoga la posizione della Repubblica Ceca, alleata di Orban su molti dossier: “In Repubblica Ceca l’obbligo di vaccinazione è per alcune categorie di lavoratori pubblici, ma scatterà l‘obbligo per tutti i cittadini dai 60 anni in su dal marzo prossimo” (https://lanuovabq.it/it/green-pass-e-obbligo-litalia-guida-la-linea-dura-nellue ).

E l’Inghilterra della Brexit, quella che si è opposta al Moloch europeo al punto di uscirne? Anche lei si è arresa e vaccina i suoi abitanti.

Però, a pensarci bene, se governi tanto diversi come quello di Draghi e di Orban, spesso in scontro tra loro, ricorrono al vaccino, non potrebbe essere che non siano spinti da un governo mondiale, che per ora non si vede, ma dalla realtà? Come accadde quando lo Stato pontificio e Napoleone, tanto diversi e nemici, imposero il vaccino anti vaiolo, il primo ai suoi cittadini e il secondo ai suoi soldati.

Lasciamola qui, come ipotesi, e proviamo a seguire altre piste.

Il vaccino per decimare la popolazione

Il vaccino, dice qualcuno, serve a decimare la popolazione, in ossequio ai piani green e neo malthusiani. Certamente il neomalthusianesimo esiste, e tra le elite trova terreno fertile, ma sorgono subito almeno 3 dubbi:

1) per uno sterminio di massa servirebbero davvero i vaccini anti covid? Non basterebbero quelli che già ci sono, obbligatori in tutti i paesi, senza fare ulteriore casino? Non sarebbe più agevole avvelenare le acque, producendo sterilità e morte? E visto che le multinazionali del farmaco non producono solo il vaccino anti covid, ma milioni di altri farmaci, non sarebbe sufficiente introdurre lì le sostanze letali (o quelle per un fantomatico controllo)?

2) per tale sterminio occorrevano davvero tanti vaccini diversi, russi, cinesi, americani… (Pfizer, Moderna, Sputnik, Johnson e J, Sinofarm, Sinovac, Novavax)? Un unico piano, ma tanti vaccini differenti? Il piano mondiale è stato organizzato così bene, si fa per dire, che per il vaccino si è dovuto aspettare un anno; con tanta unità, che se ne sono prodotti tanti, e diversi; con così tanta efficacia, che si devono fare 3 dosi! Per essere di fonte ad un piano unico mondiale, bisogna dire che non si tratta di un grande successo.

3) tralasciamo ora l’incapacità organizzativa, ma almeno, dopo aver vaccinato milioni e milioni di persone, circa il 70% degli europei, dove sono i morti? Qualcuno parla di innumerevoli casi avversi, ma la realtà è ben diversa: lo sterminio non si è verificato e tutti gli studi, anche quelli sulle gravidanze e gli aborti spontanei ecc., dicono che i numeri sono gli stessi del passato. Anche le presunte morti improvvise, ci sono sempre state (https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-01-27/salute-50mila-morti-improvvise-192737.shtml?uuid=Ab3yagOH).

Sono aumentate le morti per infarto? Questo può essere vero, ma i motivi sono molteplici: le malattie cardiovascolari, che sono di norma la prima causa di morte nel mondo, sono state maggiormente trascurate in questo tempo proprio a causa del covid, che ha assorbito posti letto, personale ospedaliero, terapie intensive, ed ha ritardato diagnosi e prese in carico. Uno degli effetti evidenti del covid, in tutto il mondo, infatti, non è tanto l’alto numero di morti che comporta, ma il fatto che manda in tilt il sistema ospedaliero, che si trova a dover gestire ondate improvvise e troppo abbondanti e concentrate, rispetto al normale flusso ospedaliero. Il covid, in altre parole, genera un fiume impetuoso ed improvviso che, anche a causa di una sanità sempre meno finanziata, è difficilissimo gestire.

Il vaccino serve per controllarci

No, ma il vaccino serve a controllarci, con il grafene, le nanotecnologie ecc. ! Anche questa è una accusa che si sente ripetere.

Ribadiamo l’ovvio: il governo mondiale e unico, ci controlla con vaccini diversi? Questi vaccini sono così portentosi che dovrebbero controllarci, ma così difettosi che dopo ogni dose ci si accorge che non bastano a controllarci? Ma soprattutto: controllare chi e perché? In paesi come la Cina, dove si vaccina a forza, tutto è già perfettamente controllato; in Europa e in Occidente abbiamo tutti cellulari, computer, carte di identità con microchip, spid, tessere sanitarie, bancomat…

Di quale ulteriore controllo di sarebbe bisogno? E perché, avendo a disposizione mezzi elettronici così efficaci e sofisticati, utilizzare un vaccino? Ma quale medico o biologo al mondo crede davvero che sia possibile controllare l’uomo attraverso sostante chimiche e farmaceutiche? Nessuno. E in effetti in tutti i piani mondialisti, il controllo passerebbe dalla moneta, da microchip ecc., non certo da un vaccino che dopo poche ore è già espulso dal corpo e dopo pochi mesi ha esaurito i suoi effetti.

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Autore: Francesco Agnoli

Laureato in Lettere classiche, insegna Filosofia e Storia presso i Licei di Trento, Storia della stampa e dell’editoria alla Trentino Art Academy. Collabora con UPRA, ateneo pontificio romano, sui temi della scienza. Scrive su Avvenire, Il Foglio, La Verità, l’Adige, Il Timone, La Nuova Bussola Quotidiano. Autore di numerosi saggi su storia, scienza e Fede, ha ricevuto nel 2013 il premio Una penna per la vita dalla facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, in collaborazione tra gli altri con la FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) e l’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana). Annovera interviste a scienziati come  Federico Faggin, Enrico Bombieri, Piero Benvenuti. Segnaliamo l’ultima pubblicazione: L’anima c’è e si vede. 18 prove che l’uomo non è solo materia, ED. Il Timone, 2023.

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