… Ecco una delle principali argomentazioni del fronte del Sì: con il nuovo sistema avremo leggi più veloci, capaci di rispondere meglio alle esigenze dei tempi ed al dinamismo della società contemporanea.
Non è vero. Lo dichiarano costituzionalisti come Annibale Marini, Ugo De Siervo e molti altri: a noi italiani occorrono “meno leggi, fatte meglio; non più leggi fatte in fretta“.
L’Italia infatti non patisce affatto la presunta immobilità di cui parlano i sostenitori del sì (che addossano la colpa al sistema bicamerale paritario): al contrario, anche a causa di un governo che ricorre ordinariamente a mezzi straordinari come la fiducia, si legifera eccessivamente, non meno, ma più che negli altri paesi occidentali.
Di qui la selva legislativa in cui il cittadino italiano si smarrisce, mentre prosperano corruzione e furberie.
A ciò si aggiunga il fatto che tra le leggi da sfornare con urgenza, senza il doppio passaggio Camera-Senato, ci sono proprio, nella riforma Renzi-Boschi, quelle che più di tutte richiedono non celerità ma prudenza, attenta valutazione e condivisione:
- i trattati internazionali
- la dichiarazione di guerra
- le materie etiche (droga libera, eutanasia, adozione ai gay…)
- il bilancio e le leggi penali
- amnistie e indulti…
E’ evidente, al riguardo, che il prossimo governo, in caso di vittoria del sì, avendo in mano la Camera grazie all’Italicum, potrà disporre de facto del potere legislativo che spetterebbe al Parlamento. Così, senza aumentare esplicitamente il potere del governo, ma riducendo il Senato ad un dopo lavoro e la Camera ad una sede di partito abitata da nominati, avremo un governo che legifera e un parlamento che mette i timbri. In altre parole la fine della sovranità popolare.
(La verità, 24/11/2016)
E’ evidente che il nostro paese ha bisogno anzitutto di una classe dirigente onesta e competente, di uomini, prima che di riforme; ma anche di riforme: anzitutto della giustizia, che è, quella sì, incredibilmente lenta; di riforme per aiutare i giovani nel lavoro, le famiglie…
L’ultima cosa di cui necessita il paese è una riforma costituzionale choc, massiccia e frettolosa, imposta da un governo che non è passato dalle elezioni, a colpi di fiducia, dietro pressione di banche, poteri forti, interessi che non sono quelli della gente.
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