Quali sono gli avversari repubblicani di Donald Trump? Mitt Romney, William Kristol e Robert Kagan su tutti. Prendiamo Kagan:
si tratta di uno dei più famosi neocon, cioè dei democratici passati al partito repubblicano, e responsabili della disastrosa politica estera di George Bush jr.
Kagan, che fa parte del Project for the New American Century, è il tizio che sostiene che mentre gli europei vengono da Venere, gli americani vengono da Marte, il dio della guerra.
Trump, per Kagan, non è un bravo marziano, ma è un cattivo venusiano, che vuole una America meno interventista, meno bellicosa, più accondiscendente con gli altri stati del mondo. Molto, ma molto meglio, dice Kagan, Hillary Clinton, che quanto alle guerre degli Usa le ha sostenute tutte (compres ala Libia e la Siria, su cui, però, non è stata seguita sino in fondo da Obama), e che anzi, sarebbe garanzia di un crescente scontro con la Russia di Putin.
In un testo del 2000, intitolato Il pericolo odierno, firmato da Kagan e Kristol, costoro sostenevano la necessità di “preservare e rafforzare la benevola egemonia globale dell’America, la base su cui poggia quello che G.Bush sr aveva giustamente definito ‘il nuovo ordine mondiale’. L’obiettivo della politica estera americana dovrebbe essere trasformare quello che Krauthammer ha definito ‘momento unipolare’ in un’era unipolare“.
Questi sostenitori dell’egemonia mondiale americana, mettevano in guardia, allora, da Iraq, Iran, Cina e Russia. Stilando una lista di “stati canaglia“, prospettavano cambi di regime a Bagdad, Belgrado, Pechino e ovunque vi siano “governi tirannici“.
Solo un anno dopo il loro Bush cercherà di accontentarli con l’Iraq. Con l’Iran, non è andata bene, perchè Obama ha seguito un’altra via. Ma il nemico, oggi, è la Russia. Scrivevano nell’articolo citato: “in Russia un regime autoritario potrebbe decidere di reclamare una parte di quanto perso nel 1991“.
Concludevano così: “Il mondo dominato dall’America emerso dopo la guerra fredda è un mondo più giusto… Un mondo multipolare in cui il potere sia suddiviso più equamente tra le grandi potenze (incluse Cina e Russia) sarebbe molto più pericoloso… Gli americani dovrebbero capire che il loro sostegno alla supremazia statunitense è il maggior contributo alla giustizia internazionale… E anche una manna per gli interessi americani e per quello che potremmo chimare lo spirito americano” (l’intero articolo è riportato in I nuovi rivoluzionari. Il pensiero dei neoconservatori americani, Feltrinelli, Milano, 2003).
Vedi mai che Trump sia così “cattivo” perchè non vuole le guerre dei neocon, non desidera “esportare la democrazia” con le armi, non ha gli stessi rapporti della Clinton con l’Arabia Saudita, non vuole scontri con la Russia…
D’altra parte ci sono progressisti che fanno l’inverso dei repubblicani pro Clinton:
http://blog.ilgiornale.it/rossi/2016/06/07/la-sinistra-che-vota-trump/