Assaggi n. 48: L’astrazione è l’attività dell’uomo (Tomas Tyn)

L’atto umano è l’atto dotato di un volontario perfetto: cioè procede dall’uomo intrinsecamente e procede dall’uomo secondo la conoscenza del fine, non una qualsiasi conoscenza, non la conoscenza sensitiva perché l’uomo ovviamente ha anche quella, ma secondo quella conoscenza del fine che è propria dell’uomo, ossia secondo la conoscenza intellettiva o astratta del fine. L’antropologia classica, a differenza di certe insipienze contemporanee, predilige l’astrazione. L’astrazione è l’attività dell’uomo: l’attività dell’uomo sta nel fatto che sappia astrarre, che sappia formulare degli universali.
Al giorno d’oggi ci siamo disaffezionati agli universali, invece la grandezza dell’uomo è la capacità di afferrare l’universale. Solo in base a questa capacità dell’universale l’uomo possiede anche la padronanza dei suoi propri atti, cioè possiede il volontario perfetto e possiede in ultima analisi anche la libertà, cioè il dominio del proprio atto e dell’effetto del proprio atto.

Servo di Dio P. Tomas Tyn O.P., Gli atti umani

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Autore: Libertà e Persona

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