La croce è la base del Cristiano . La croce è l’ancora di salvezza, senza essa non c’è salvezza, senza essa non ci saremmo noi.
Amare la croce non è amare il dolore, ma riporre in essa le nostre sofferenze, in primo il peccato. Seguire la
croce è seguire il cammino di Cristo verso il Padre e quando il peso ci sovrasta il cireneo per noi è Gesù, che si carica dei nostri pesi per ridonarci l’innocenza ricevuta nel Battesimo.
Oggi, la croce è sminuita, usata per ideologia politica, oppure per nulla considerata. La croce è il miracolo del Padre per l’umanità . Il soprannaturale che incontra il naturale. Se le braccia di quel bambino a Natale danno un’immagine di tenerezza, le braccia dell’Uomo Dio danno certezza di Vita eterna.
La croce è l’altare dell’Eucaristia perché i due elementi naturali sono soprannaturali al momento dell’epiclesi.
La croce è il terrore dei demoni, perché per mezzo di essa Satana ha perso interamente il suo potere. Essa è il nuovo albero, che da il frutto più prelibato: la salvezza. Contemplare la croce è contemplare la vita , non la morte.
Noi sappiamo che la morte non è il fine, ma il compimento della vita nel Crocifisso che è appunto il Signore Gesù.
Non ci sia alcun vanto in me se non nella croce di Cristo. Sulla croce si regge l’intera Chiesa, la vera chiesa che è quella di Roma, non di Lutero, non di Calvino. Dico questo perché le nuove persecuzioni iniziano dalla Madre Chiesa, mi riferisco alle nuove tendenze, che minano la dottrina . Se non sei come loro sei perseguitato , proprio come Gesù al Tempio!