IL CREMLINO RESTITUISCE ALLA CHIESA ORTODOSSA LA TRINITÀ DI ANDREJ RUBLËV

Fonte Diocesi di Acerra

Dal diario Facebook del 19 Maggio 2023

Lo Stato russo ha restituito l’icona della Trinità di Andrej Rublëv alla Chiesa ortodossa. Dopo essere stata per decenni ammirata dai turisti nella Galleria statale Tret’jakov, verrà restituita alla venerazione dei fedeli, per un

anno nella Cattedrale del Redentore di Mosca, poi nel Monastero della Trinità di San Sergio.

È una tavola dipinta giusto 600 anni fa: mentre in Italia Brunelleschi e Masaccio perfezionano la “pro-spettiva” del cuore umano tutto “pro-teso” verso un punto di fuga che sta più in là, Rublëv dipinge in “prospettiva rovesciata o inversa”: è l’Aldilà del Mistero di Dio che prende l’iniziativa di incunearsi nell’aldiquà. Radicale cambiamento di metodo!

Riprendo qualche stralcio da un articolo di oggi sulla Trinità di Rublëv:

La bellezza ontologica delle tre Persone ricorda a tutti che “tra l’essere e il niente, non c’è altro principio di esistenza che il principio trinitario. Esso è il fondamento incrollabile che unisce il personale e il comunitario e dà un senso ultimo a tutto… Perciò la cristianità è chiamata a riprodurre nella sua vita la realtà divina” (Pavel N. Evdokimov). Questo grande teologo afferma che l’uomo è a immagine del Dio Unitrino, perciò “tutti gli uomini sono chiamati a riunirsi intorno alla medesima e unica coppa”.

La bellezza indifesa di quest’icona mette in luce un’altra bellezza inerme, quella degli innocenti, vittime della violenza. Evdokimov sottolinea, infatti, l’ineffabile tristezza del Padre che, piegando la testa verso il Figlio sembra parlare, nell’atto di Agape estrema, all’Agnello immolato. Un grido muto dice dentro i cuori: “Siate uno, come io e il Padre siamo uno”.

Aggiunge Pavel Florenskij: “Tra il Dio Uno e Trino cristiano e la morte per pazzia tertium non datur. Attenzione: non esagero; semmai non trovo parole abbastanza forti per esprimermi. Non c’è nemmeno lo spazio di un capello tra vita eterna nel seno della Trinità e la seconda morte che è eterna”

Da “RUSSIA/L’icona della Trinità di Rublëv, una verità più forte di ogni propaganda” (ilsussidiario.net del 19 Maggio 2023)

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Autore: Roberto Filippetti

Ha insegnato Lettere nelle scuole superiori e Iconologia e iconografia cristiana presso l’Università europea di Roma. Da anni percorre l’Italia per introdurre bambini, giovani e adulti all’incontro con la grande arte, letteraria e pittorica, e risvegliare il desiderio della Bellezza. Da tale opera divulgativa sono nati i suoi libri, editi da Itaca, attraverso i quali ha raccontato la grande pittura: L’Avvenimento secondo Giotto, Il Vangelo secondo GiottoCaravaggio. L’urlo e la luceVan Gogh. Si dedica anche alla poesia e alla narrativa: Il per-corso e i per-corsi. Schede di revisione di letteratura italiana ed europeaLeopardi e Manzoni. Il viaggio verso l’infinitoEducare con le fiabe. Andersen, Collodi, Saint-Exupéry, LewisL’io spezzato e la domanda di assoluto. Percorso di letteratura italiana ed europea (2012). A dicembre del 2022 è uscito il suo ultimo libro: Il desiderio e l’allodola. Etimologiel’attrattiva delle parole. Per conoscere le sue opere ed essere aggiornati sulle sue conferenze www.filippetti.eu

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