Vaccini e cellule fetali da aborto

Di seguito alcuni chiarimenti riguardo alla fake news secondo cui i vaccini Pfizer e Moderna conterrebbero cellule fetali:

“La linea cellulare in questione, impiegata negli attuali vaccini, è la HEK293 che proviene da un aborto volontario o spontaneo (il tipo di aborto non è certo ndr.) avvenuto nel 1973. I discendenti generazionali di questa linea cellulare originale vengono capillarmente utilizzati nella ricerca farmaceutica, toccando tutto, da Tylenol e Sudafed ad antibiotici e farmaci chemioterapici. La santità della vita umana dal concepimento alla morte naturale è un assoluto nell’insegnamento morale cattolico, e quindi tutti i cattolici devono adottare misure ragionevoli per evitare la cooperazione con il male dell’aborto e dovrebbero incoraggiare mezzi alternativi di sperimentazione e sviluppo del farmaco. Ciò detto, la questione circa la moralità della ricezione dei vaccini Pfizer o Moderna COVID-19 nel contesto di una pandemia è stata costantemente descritta, da teologi ortodossi di eccellente reputazione, come un esempio di cooperazione materiale passiva e come tale, è una decisione moralmente lecita… Le e-mail confermano ciò che è noto da oltre un anno: il vaccino Pfizer COVID-19 non contiene cellule fetali.

La linea cellulare HEK293 è stata utilizzata nei test di laboratorio per determinare se l’mRNA proposto potesse effettivamente indurre la produzione di anticorpi contro la proteina spike. La costante fabbricazione o produzione del vaccino Pfizer COVID-19 attualmente in distribuzione non richiede né utilizza linee cellulari fetali” (https://www.corrispondenzaromana.it/una-risposta-alla-lettera-dellarcivescovo-carlo-maria-vigano-del-23-ottobre-2021-ai-vescovi-cattolici-degli-stati-uniti/ ; )..

Dunque:

1) i vaccini Pfizer e Moderna non contengono cellule fetali;

2) cellule fetali ricavate dai reni di un aborto che non si sa se sia stato spontaneo o meno, risalente al 1973, sono state utilizzate “per determinare se l’mRNA proposto potesse effettivamente indurre la produzione di anticorpi contro la proteina spike”;

3) l’aborto in questione, se volontario, ma non è certo che lo sia stato, non è stato compiuto in vista del vaccino, per cui non vi è stato alcun aborto procurato in vista del vaccino medesimo;

4) la ricezione del vaccino, qualora si trattasse davvero di un aborto procurato, non configurerebbe alcuna “cooperazione”, ed è lecita alla luce della teologia morale tradizionale e dei pronunciamenti della Chiesa precedenti alla pandemia medesima, anche sotto i precedenti pontificati (Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, vedi:

https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20081208_dignitas-personae_it.html

https://www.academyforlife.va/content/pav/it/the-academy/activity-academy/note-vaccini.html

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Autore: Libertà e Persona

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