Non c’è solo il portavoce del Family day, Massimo Gandolfini, ad avere moltissimi dubbi sull’operazione Pdf. Buona parte del mondo pro life e pro family più “navigato”, che conduce le battaglie da molto tempo, e non da qualche anno, non è affatto convinto. L’elenco è lunghissimo: da Assuntina Morresi a Pino Morandini, vice presidente del Movimento per la Vita, da Ettore Gotti Tedeschi a Riccardo Cascioli… sino, appunto, ad Angela Pellicciari, nota storica cattolica, da parecchi lustri in prima linea (appartenente al movimento neocatecumenale).
Pellicciari ha consegnato le sue perplessità a facebook, con questo post:
Un tempo, sono un vecchia sessantottina, di fronte a fatti che si faceva fatica a comprendere, ci si ci chiedeva: a chi conviene?
Oggi, di fronte alla presentazione delle liste del Popolo della Famiglia, non si può non chiedersi: a chi conviene? Ai cattolici no perché nessuno dei candidati sarà eletto. E allora a chi? Forse si capisce qualcosa se si considera che Adinolfi è stato fra i fondatori del Pd. Andreotti diceva che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Chissà?
L’interrogativo è valido,
soprattutto riflettendo su quanto potrà accadere a Roma (Adinolfi potrebbe portar via a Iadicicco i voti per sconfiggere Bonino), ma anche per come il Pdf ha condotto la sua campagna: in primis non contro il Pd o i 5 stelle, ma contro Lega e Fratelli d’Italia (cui pure si era alleato a Riccione), cioè i due partiti più vicini alla sensibilità dei pro life.