La lobby LGBT e Renzi: un patto d’acciaio (Scalfarotto, Cirinnà, Cerno e Zan in campo)

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Come noto, Matteo Renzi ha tagliato molte teste, anche perchè il Pd eleggerà molti meno deputati della scorsa legislatura. Il mondo LGBT lancia l’allarme:

“La prossima legislatura, come ognuno potrà immaginare, non sarà una passeggiata per i diritti Lgbti. Per la ragione già prima accennata: il centrosinistra con ogni probabilità non sarà in maggioranza. Verranno elette una destra e un’area populista tutt’altro che disponibili sulle questioni dei diritti Lgbti e, più in generale, di quelli civili”.

Ma l’allarme è moderato da una costatazione:

tra le teste tagliate da Renzi, non ci sono quelle del mondo LGBT. Al contrario, mancata ricandidatura di Segio Lo Giudice a parte, Renzi ha affidato 4 posti sicuri a 4 dei più agguerriti sostenitori dell’ideologia LGBT: Ivan Scalfarotto, Alessandro Zan, Monica Cirinnà e Tommaso Cerno ( http://gaynews.it/primo-piano/item/1007-elezioni-2018-franco-grillini-candidati-lgbti-zan-cerno-cirinna-guaiana-capogna-trentini-destra-populisti.html ).

Tommaso Cerno, ultimo arrivato, ha avuto modo di dichiararsi anche su adozioni ai gay e utero in affitto:

“La mia posizione è che per prima cosa ci vorrebbero le adozioni per i single e per le coppie di persone dello stesso sesso. Questo sarebbe il primo atto che andrebbe nella direzione del dibattito sulla gpa (gestazione per altri, cioè utero in affitto, ndr). È un tema annoso, complesso e mai risolto..” (http://gaynews.it/politica/item/1013-tommaso-cerno-critiche-matteo-renzi-partito-democratico-tweet-utero-in-affitto.html)

Chi vuole arginare l’ideologia LGBT, sa bene che il centro destra è l’unica speranza.

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