Bergoglio sull’eutanasia: equivoco voluto?

di Antonio Primaldo (lettera)

Non so se i lettori hanno letto la lettera di Bergoglio a monsignor Paglia e alla World Medical Association per via del convegno in Vaticano sul fine vita ( http://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/pont-messages/2017/documents/papa-francesco_20171107_messaggio-monspaglia.html)

Ebbene, per mesi ormai i media e la maggioranza di governo dicono che questo DDL sul testamento biologico è importantissimo perchè permette il rifiuto delle cure (che e’ gia’ nella Costituzione all’art.32) e proibisce l’accanimento terapeutico (altra bugia, l’accanimento terapeutico è già nel codice deontologico medico ed e’ vietato da Santa Madre Chiesa). La maggioranza parlamentare afferma anche che il DDL 2801 (sulle DAT o testamento biologico) non è un DDL eutanasico e anche Paglia lo ha affermato. Altra bugia: vi è nel DDL eutanasia omissiva, cioè lasciar morire di fame e di sete un paziente, e eutanasia non consensuale di minori e incapaci.

I media da mesi continuano a confondere suicidio assistito (DJ Fabo) con le DAT mentre le due cose sono diverse. Le DAT sono un assegno in bianco, un pezzo di carta firmato decenni prima, che vincola gli operatori sanitari a lasciar morire anche di fame e di sete un paziente che non può esprimersi. Con le DAT si richiede alle persone di esprimere una volontà che diventerà vincolante nel momento stesso in cui la loro volontà attuale non potrà più manifestarsi: il paziente arriva in coma in ospedale e, senza nessuna considerazione sul suo stato clinico e sulle sue possibilità di guarire, viene abbandonato a morire di fame e di sete.

Bergoglio, che non ha mai aperto bocca su questo DDL (mentre lo ha fatto più volte a favore dello ius soli e delle proposte di legge di Emma Bonino), con le sue frasi “supplemento di saggezza”, “attento discernimento” e “insidiosa tentazioneproprio adesso ripete solo quello che è già pratica comune oggi e riafferma che l’accanimento terapeutico non è eutanasia, ma noi questo lo sappiamo. Invece il problema è che il DDl è eutanasico perchè include eutanasia omissiva, cioè lasciar morire di fame e di sete un paziente, e eutanasia non consensuale di minori e incapaci. Ma il Papa, lo stesso che, va ripetuto, interviene spesso nel dibattito politico (elezioni americane, ius soli, elogio di personaggi politici…) non lo dice.

Ma perchè il Papa non critica questo DDL come non ha criticato le unioni civili?

Quello che sconcerta è che al momento giusto per il PD, poichè vi era veramente possibilita’ che il DDL 2801 saltasse, il Papa sembra portare il suo aiuto alla maggioranza di governo e dà occasione di ripetere le disinformazioni dei media sullo scopo principale di questo DDL (rifiuto di accanimento terapeutico), esattamente come dicono i radicali.  Infatti, Cappato ha subito detto “segno importante, ma in Senato più papisti del Papa!”.

Si dirà: ma sono i giornali! Ma sono i radicali! Sarà pure, ma come non notare che Bergoglio i giornali li conosce bene e li frequenta volentieri, vista la sua amicizia, per esempio, con Scalfari e  Tornielli e le sue continue dichiarazioni a  mezzo stampa. E se fossero loro ad equivocare, non basterebbe, ogni tanto, una smentita? Bergoglio sa tacere di fronte alle domande scomode, e scrivere al cardinal Sarah, quando vuole correggere il tiro: perchè non scrivere a Repubblica del suo amico Scalfari, se veramente Repubblica mente?

Quanto ai radicali, l’amicizia verso di loro è stata dichiarata più volte, e da Bergoglio, e da prelati a lui vicini, come Galantino e lo stesso Paglia. Se Bonino e Pannella oggi sono quasi sull’altare, dobbiamo dire che è anche questa colpa dei giornalisti che equivocano?

Umilmente ricordo ai lettori che Gesù darà a tutti, secondo i propri meriti la pena o il premio eterno e Matteo avverte che i peccati di omissione, possono avere  maggior rilievo nel giudizio finale di quello che possiamo pensare.
E’ ora nostro dovere alzarci in piedi in difesa del Magistero!


Antonio Primaldo

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Autore: Libertà e Persona

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