Il defunto cardinal Carlo Caffara non ha cessato, sino alla sua morte, di ricordare alla Chiesa l’impossibilità di adattare la dottrina consegnata da Cristo alla Chiesa con le dottrine del mondo.
In particolare, quanto al tema dei Dubia, si è tenuto fedele all’insegnamento della Tradizione e dei papi Giovanni Paolo II e Bendetto XVI di cui fu ascoltatissimo consigliere.
Abbiamo trovato un Vademecum del Pontificio Consiglio per la famiglia del 1997, che al punto 9 riassume in poche parole il rapporto tra pastorale e dottrina, come la Chiesa lo ha sempre insegnato prima di Amoris laetitia, cap. VIII:
“La «legge della gradualità » pastorale, che non si può confondere con « la gradualità della legge », che pretende di diminuire le sue esigenze, consiste nel chiedere una decisiva rottura col peccato e un progressivo cammino verso la totale unione con la volontà di Dio e con le sue amabili esigenze”.
Ma è insegnamento non realistico, che non si addice ai tempi, dicono oggi i commentatori autorizzati di Amoris laetitia, con i cardinali Kasper, Coccopalmerio, Marx…, un insegnamento che indica un ideale, come tensione, ma non come possibilità concreta.
Così Giovanni Paolo II:
“Quando i suoi contemporanei chiesero a Cristo se fosse lecito al marito ripudiare la moglie, Egli rispose richiamandosi “al principio”, cioè all’originario progetto del Creatore sul matrimonio. Anche voi, che in quanto sacerdoti operate nel nome di Cristo, dovete mostrare agli sposi che quanto è insegnato dalla Chiesa sulla procreazione responsabile non è altro che quell’originario progetto che il Creatore ha impresso nell’umanità dell’uomo e della donna che si sposano, e che il Redentore è venuto a ristabilire. La norma morale insegnata dall’Humanae vitae e dalla Familiaris Consortio è la difesa della verità intera dell’amore coniugale, poiché di questo amore esprime le imprescindibili esigenze.
Siatene certi: quando il vostro insegnamento è fedele al magistero della Chiesa, voi non insegnate qualcosa che l’uomo e la donna non possano capire. Anche l’uomo e la donna di oggi. Questo insegnamento, infatti, che voi fate risuonare alle loro orecchie è già scritto nel loro cuore. L’uomo e la donna devono essere aiutati a leggere profondamente questa “scrittura nel cuore”…