Caro Padre Livio, avanti tutta.

Da Figlio a Padre

 

Caro Padre Livio,

potrei scriverti a nome dei milioni di ascoltatori di Radio Maria, ma lo faccio semplicemente a nome di quanti pensano, leggono e scrivono, riconoscendo alle parole il loro peso.

Apprendo da  La Bussola, da Famiglia Cristiana, da quotidiani, della sospensione che ti ha colpito. La ritengo rivolta a me stesso, come tuo fratello e figlio, come credente che riconosce in te un Padre, e come cittadino, che desidera la libertà di esprimersi nei dovuti modi e contesti.

 

Incompetenza di chi parla, scrive e sentenzia

L’incompetenza di molti giornalisti è assai nota: oltre a non padroneggiare più la loro lingua,

scritta o parlata, con strafalcioni di ogni sorta, si arrogano competenze loro non spettanti.

Se fossi stato membro di una commissione chiamata a valutare la tua “esegesi” della vita, mi sarei sentito meschino nell’esprimere una sentenza palesemente estranea alla competenza necessaria.

Mi sarei sentito utilizzato da poteri esterni e condizionato nella libertà e verità. Ma ciò a chi importa?

 

Dobbiamo essere più coraggiosi

Padre Livio, dici a noi Cattolici di essere più coraggiosi. Tu lo sei da sempre e ce ne dai l’esempio.

Per quel che conta, anche io mi affianco a te, in questo momento, come sostenni con convinzione anche Padre Cavalcoli, a mio avviso vittima, come te, ora, di manovre esterne.

Pare che qualcuno ascolti Radio Maria per vedere come metterla in difficoltà, oltre che in cattiva luce.

Quindi, Padre Livio, veramente avanti!

 

E voi politici?

Che dire ai politici, che, quando si sentono offesi, o, minacciati, anziché argomentare e dimostrare il loro valore, si trincerano dietro le querele?

Non sapete fare il vostro mestiere? Non vi occupate della cosa pubblica? Avete coraggio? E’ più facile venire allo scoperto, o, farsi nascondere la coda da chi è in grado di minacciare e violentare la verità e il popolo?

Ma veramente anche voi dovrete rispondere davanti a Dio, poiché c’è un Dio.

 

Dentro la Chiesa

Ma ce lo siamo dimenticati, anche all’interno della Chiesa, perché Dio è misericordioso e, di questi tempi, lo sappiamo, l’esegesi, in certi ambienti, difetta.

Non posso non pensare, ultimamente, a eminenti uomini di Chiesa, come  cardinali, vescovi, sacerdoti e laici, che, a costo di divenire impopolari presso poteri mondani, perseverano nella fedeltà alla Dottrina di Cristo, contro ogni voce contraria. E quanto Radio Maria opera per la fedeltà di ogni cattolico alla verità rivelata, ed alla sana morale e pastorale, ci è ben noto!

Caro Padre Livio, avanti!

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Riprendo l’articolo di Famiglia Cristiana del 22 giugno c. a.:

padre_livio_sospeso-dallordine-dei-giornalisti

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Autore: Marcello Giuliano

Nato a Brescia nel 1957, vive a Romano di Lombardia (BG). Dopo aver conseguito il Baccelierato in Teologia nel 1984 presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma e il Diploma di Educatore Professionale nel 2001, ha lavorato numerosi anni nel sociale. Insegnante di Religione Cattolica nella Scuola Primaria in Provincia e Diocesi di Bergamo, collabora ai cammini di discernimento per persone separate, divorziate, risposate ed è formatore per gli Insegnanti di religione Cattolica per conto della stessa Diocesi. Scrive sulle riviste online Libertà & Persona e Agorà Irc prevalentemente con articoli inerenti la lettura simbolica dell’arte ed il campo educativo. Per Mimep-Docete ha pubblicato Dalla vita alla fede, dalla fede alla vita. Camminando con le famiglie ferite (2017); In collaborazione con Padre Gianmarco Arrigoni, O.F.M.Conv., ha curato il libro Mio Signore e mio Dio! (Gv 20, 28). La forza del dolore salvifico. Percorsi nella Santità e nell’arte, (2020). Di prossima uscita Gesù è veramente risorto?

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