Al cuore della vita: la dignità

AAVV, Al cuore della vita(1)Vogliamo presentare un libro, appena edito da Marietti, intitolato “Al cuore della vita: la dignità”. Il sottotitolo: Origini,percorsi spazi per un nuovo umanesimo.
Tale pubblicazione rappresenta la continuazione logica di un percorso di ricerca del volto umano, reso incerto “liquido” dalla cultura dominante e che ha portato ad un primo libro“La vita e l’essere” (pubblicato sempre dalla casa editrice Marcianum, nel dicembre 2013)
In tale raccolta di saggi viene offerta una prima risposta partendo dal concetto di persona e sviluppando le argomentazioni sulla base della domanda: quando l’uomo è persona?

La moderna scoperta scientifica sulla formula del DNA-pag.21- ha confermato la definizione aristotelica che l’anima è la forma e l’atto primo di un corpo naturale che ha la vita in potenza; “forma” che implica il processo di autorganizzazione e di automovimento. Nell’atto di formazione dell’embrione,data dalla fusione dei gameti maschile e femminile, avviene una trasformazione sostanziale ,che è persona.
La scienza biologica e la scienza ontologica ,da cui vengono tratti i concetti di individuo, di sostanza,

sostanza razionale, di atto e potenza, di anima offorono le basi del personalismmo ontologico.
Queste sono le tesi proposte prof. E. Berti e dal prof. V.Possenti e che vengano ora sviluppate nel secondo libro dagli stessi illustri professori, emeriti di filosofia ,rispettivamente presso l’università di Padova e di Venezia.
Il prof. E. Berti argomenta,in questo secondo libro, la dignità della persona sulla base delle tesi di Kant: l’uomo può essere un fine in sé,in quanto” non è soltanto un valore relativo,cioèun prezzo,bensì un valore intrinseco,cioè una dignità”-pag.71-;offre , quindi una riflessione articolata per rispondere alla domanda se l’uomo può disporre della propria vita.
Il prof. V. Possenti conferma il legame ormai necessario tra l’umanesimo e il personalismo, rinviando al concetto di persona quale soggetto unico e inalienabile di tale dignità-pa.35- ; approndisce ,poi, il tema dell’uomo come essere per la vita,per la generatività ed, infine integra la nozione classica di persona quale sostanza individuale di natura razionale con la sua valenza di essere per la relazione e la conunicazione;la dignita della persona viene meglio intesa come relazione sostanziale.
La dignità della persona oltrepassa la morte fisica che, secondo quanto esposto da Mons. R. Pegoraro(cancelliere della pontificia accademia per la vita), merita umanamente rispetto, cura e accompagnamento.
La vita e la soglia dell’Oltre è stata l’argomento illustrato con leggiadria e profondità dal dr. G. Anzani,già vicepresidente del movimento per la vita.

Con il suddetto secondo libro si è cercato di rispondere alla domanda: “in che cosa consiste il senso, il valore della persona, come essere per la vita, che quindi oltrepassa la morte fisica?”.
La risposta viene data, dalla prof.ssa P.Ricci Sindoni dell’università di Messina e presidente nazionale dell’associazione Scienza e Vita,con un nuovo paradigma razionale, articolato sulle seguenti basi argomentative:
sulla Dichiarazione ONU del 1948;
su Kant che afferma che la persona deve essere fine e non mezzo;
su Pico Della Mirandola che “scopre” che l’esistenza è intreccio tra verità e libertà;
Su Kraus che afferma: l’origine è la meta.
Le suddette tesi possono costituire origini, percorsi e spazi di un nuovo umanesimo, come sintetizzate nel sottotitolo del libro e dalla postfazione del prof. L. Sandonà, direttore del festival biblico di Vicenza.
L’origine di una parola-cioè-l’etimologia presenta, secondo P.Ricci Sindoni-attuale presidente dell’associazione Scienza e Vita- una gradita sorpresa:dignità dell’uomo può derivare da de-igne:l’uomo viene dal fuoco, dal fuoco degli dei,e, secondo la bibbia: dalle mani del Dio creatore

Il dr. R. Realdon, presidente della fondazione Radicanti e Ruzantini di Este, che in collaborazione del movimento per la vita di Este e di Padova ha curato l’organizzazione dei due convegni e la pubblicazione dei due libri sopracitati , sviluppando l’introduzione, contestualizza la deriva biopolitica contro la vita e la famiglia ,precipitata negli ultimi tempi e, in particolare nell’’ultimo biennio; si riallaccia, quindi, alla tesi: l’origine è la meta ricjhiamata da Ricci Sindoni , che ricorda che l’etimologia della parola dignità viene da de-igne: l’uomo viene dal fuoco, dal fuoco degli dei e, quindi, secondo la Bibbia: dalle mani del Dio Creatore.

L’esistenza non è mia: io sono un dato a me stesso, sono donato; e questo richiama ad un origine la cui constatazione costituisce un’avvenimento , un’esperienza religiosa, originaria, che fa parte del senso comune , anche se è un fatto denso di mistero.
Krauss-Sindoni ci ricordano che l’origine non è il fine della persona, ma la meta:la differenza è data dalla libertà vedi Pico della Mirandola che parla dell’esistenza come intreccio di libertà e di verità.
Esperienza originaria e, perciò distinta dalla esperienza religiosa che può derivare dalla bibbia, secondo la quale: l’uomo è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio.
La rivelazione arricchisce e completa la posizione naturale per cui l’uomo ha necessariamente un origine , alla quale spetta, comunque un onere di debito e responsabilità.
Anche la filosofia, che ha per oggetto la totalità dell’esperienza porta a concludere che tutto è connesso, non solo digitalmente, ma anche il clima, la finanza, la politica, la nostra stessa vita .
Lo sviluppo dell’albero e lo snodarsi dell’’esistenza dell’uomo, della persona sono, quindi, legati all’origine, sono connessi misteriosamente con il Tutto: le religioni positive e la filosofia come scienza, come metafisica,rappresentano sviluppi necessari dell’esperienza originaria naturale, di apertura all’infinito, come significato di sé, dell’uomo come persona.

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Autore: Libertà e Persona

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