L’Immacolata

Questa settimana, come meditazione spirituale, offriamo ai lettori un contributo del Beato J.H. Newman sull’Immcolata Concezione. Buona Festa dell’Immacolata a tutti.

Con « Immacolata Concezione » della santa vergine si intende la grande verità rivelata secondo la quale Maria fu concepita senza peccato originale nel grembo della ma­dre sua, sant’Anna. Fin dalla caduta di Adamo, l’umanità intera, cioè i di­scendenti di Adamo, sono concepiti e nascono nel pecca­to. «Ecco », dice l’autore ispirato del salmo Miserere, «ec­co: nella colpa sono stato generato, nel peccato mi ha conce­pito mia madre».Questo peccato, che appartiene a ognuno di noi, che è nostro retaggio fin dal primo istante del nostro esistere, è il peccato di incredulità e di disob­bedienza a causa del quale Adamo perse il paradiso. Noi, essendo figli di Adamo, ereditiamo le conseguenze del suo peccato e abbiamo perso in lui quella veste spirituale di grazia e di santità che era stata a lui donata dal Creatore nell’istante in cui l’aveva formato. Tutti noi siamo con­cepiti e dati alla luce in questa condizione di perdita di eredità; e la via ordinaria attraverso la quale noi siamo tratti fuori da questa situazione è il sacramento del battesimo.

Maria invece non fu « mai » in questa situazione: essa ne fu esentata per decreto eterno di Dio. Dall’eternità, Dio, Padre, Figlio e Spirito santo, decretò di creare la stirpe umana e, prevedendo la caduta di Adamo, decretò di re­dimerla con l’incarnazione del Figlio e le sue sofferenze sulla croce. In quello stesso incomprensibile ed eterno istan­te nel quale il Figlio di Dio nacque dal Padre, fu emesso anche il decreto di redimere l’uomo attraverso di lui. Co­lui che era nato dall’eternità, per un decreto eterno, per salvare noi e per redimere l’intera nostra stirpe, nacque nel tempo; e la redenzione di Maria fu predeterminata in quella speciale maniera che noi chiamiamo « Immacolata Concezione ». Era stato decretato non che ella fosse puri­ficata dal peccato, ma che fin dal primo momento della sua esistenza ella fosse preservata dal peccato, in maniera tale che il Maligno mai avesse niente a spartire con lei. Maria perciò fu figlia di Adamo e di Eva come se essi non avessero mai peccato; Maria non condivise il loro pecca­to, però ereditò i doni e le grazie (e anche più) di cui era­no dotati nel Paradiso. Questa è la sua prerogativa, che fa da fondamento a tutte quelle verità salvifiche che su di lei ci sono state rivelate.

Diciamo perciò con tutte le anime sante: «Maria, Ver­gine purissima, concepita senza peccato originale, prega per noi ».

Fonte: John Henry Newman, Meditazioni sulle Litanie per il mese di maggio, in: Maria. Pagine scelte. Ed. da Ph. Boyce, Paoline 1999, 329-331.

 

Print Friendly, PDF & Email
Se questo articolo ti è piaciuto, condividilo.

Autore: Libertà e Persona

La nostra redazione si avvale della collaborazione di studiosi attenti alla promozione di un pensiero libero e rispettoso della persona umana, grazie ad uno sguardo vigile sulle dinamiche del presente e disponibile al confronto. Nel tempo “Libertà e Persona” ha acquisito, articolo dopo articolo, un significativo pubblico di lettori e ha coinvolto docenti, esperti, ricercatori che a vario titolo danno il proprio contributo alla nostra rivista online. Gli articoli firmati "Libertà e Persona" sono a cura dei redattori.