Un mese alla marcia

di Federico Catani

 

Manca ormai meno di un mese alla terza Marcia Nazionale per la Vita, che si terrà a Roma il prossimo 12 maggio, e continuano ad arrivare numerose al Comitato organizzatore dell’evento le adesioni di vescovi e cardinali. Tra l’edizione del 2012 e quella di quest’anno, hanno inviato lettere di sostegno e incoraggiamento alla Marcia più di quaranta prelati, fra titolari di diocesi italiane e membri della Curia romana.

Tra gli altri, vanno ricordati i cardinali Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano e Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma e Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici. Circa gli ultimi aderenti, si segnalano i nomi dei cardinali Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, Angelo Scola, arcivescovo di Milano e Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti. Oltre all’adesione di mons. Adriano Bernardini, nunzio apostolico in Italia, hanno dato poi il proprio sostegno molti vescovi, tra i quali mons. Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia, mons. Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste, mons. Lorenzo Ghizzoni, vescovo di Ravenna, mons. Luigi Negri, vescovo di Ferrara, mons. Mario Oliveri, vescovo di Albenga-Imperia e diversi uomini di Curia, come mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione (e organizzatore peraltro di un grande incontro internazionale di tutti i gruppi pro-life del mondo in Piazza San Pietro il prossimo 16 giugno, nel contesto dell’Anno della Fede), mons. Georg Ganswein, storico segretario di Benedetto XVI e Prefetto della Casa pontificia, mons. Ignacio Carrasca de Paula, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, mons. Guido Pozzo, Elemosiniere di Sua Santità, mons. Giuseppe Sciacca, Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e altri ancora.

La Marcia per la Vita non è un’iniziativa ecclesiale, sebbene i promotori siano tutti cattolici e pertanto va notato che l’adesione dei vari prelati è avvenuta a titolo personale. La mobilitazione di piazza del prossimo 12 maggio a Roma è aperta a tutti, senza distinzioni di orientamento politico e religioso, purché ci si riconosca nella difesa del diritto alla vita e nella netta contrapposizione, senza alcun compromesso e senza alcun cedimento, all’iniqua legge 194: di fronte a oltre cinque milioni di bambini uccisi, infatti, occorre lasciar da parte ogni linea minimalista. A ribadire la validità di questa strategia, nella capitale della cristianità saranno presenti anche delegazioni di moltissime realtà pro-life a livello europeo e internazionale, oltre che numerose associazioni italiane. La Marcia partirà dal Colosseo alle 9 e si concluderà a Castel Sant’Angelo.

Alle 12 tutti potranno confluire in Piazza San Pietro per la recita del Regina coeli insieme a Papa Francesco, che proprio il 12 maggio, in una solenne celebrazione eucaristica, canonizzerà alcuni santi, tra cui i martiri di Otranto, uccisi in odium fidei dai musulmani nel 1480. Il giorno prima, l’11 maggio, si terrà presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum un grande convegno sui temi della vita, cui parteciperanno anche il cardinal Caffarra e mons. Crepaldi, oltre che personalità quali la giornalista Costanza Miriano, il neonatologo Giuseppe Noia, lo psicoterapeuta Roberto Marchesini, lo psicologo Tonino Cantelmi, il medico Carlo Bellieni e l’avvocato Gianfranco Amato. La sera invece, alle 20,30, presso la Basilica dei SS. Apostoli, si terrà una veglia di preghiera, con adorazione eucaristica e recita del santo Rosario, presieduta dal card. Raymond Leo Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica e grande sostenitore delle marce per la vita. (C.R.)

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Autore: Libertà e Persona

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