Un giorno con Maria

Nostra Signora disse a Lucia, il 13 giugno 1917: “Gesù vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato“.

Sabato 21 luglio, presso il Santuario della Madonna di Pinè a Montagnaga (Trento), è stato organizzata una giornata di istruzione ed interecessione basata sul messaggio dato a Fatima nel 1917. Ingresso libero.

Programma dettagliato:

– 9.15: Proiezione di un video su Fatima nella sala del pellegrino

– 10.00: Litanie cantate nella chiesa dell’Incoronazione, con ingresso della statua della Madonna di Fatima

10.30: S. Messa in onore della Madonna celebrata da Padre M.M. Degasperi. Segue Rosario (misteri Gaudiosi)

– 12.00: Pausa pranzo (ognuno deve provvedere “al sacco”; saranno serviti tè e caffè)

13.00: Esposizione del SS.mo Sacramento e processione. Meditazione eucaristico-mariana presieduta da don Carlo Moser. Recita del Rosario (misteri Luminosi)

– 15.00: Intervallo

– 15.30: Meditazione eucaristica presieduta da Padre M. Miotto. Recita del Rosario (misteri Gloriosi). Atto di Consacrazione. Benedizione Eucaristica. Imposizione delle medaglie miracolose e degli Scapolari. Processione finale della Madonna.

– 17.30: Conclusione

Durante il “Giorno con Maria” è possibile confessarsi e ricevere l’indulgenza plenaria.

 

Prossime giornate:

– Madonna di Campiglio (TN), 11 agosto 2012

– Ora (BZ), 6 ottobre 2012

– Bosaro (RO), 23 ottobre 2012

– S. Maurizio Erba (CO), 12 novembre 2012

Per info: Katia Cozzini, 340/1775795 – gcm.trento@gmail.com

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Autore: Libertà e Persona

La nostra redazione si avvale della collaborazione di studiosi attenti alla promozione di un pensiero libero e rispettoso della persona umana, grazie ad uno sguardo vigile sulle dinamiche del presente e disponibile al confronto. Nel tempo “Libertà e Persona” ha acquisito, articolo dopo articolo, un significativo pubblico di lettori e ha coinvolto docenti, esperti, ricercatori che a vario titolo danno il proprio contributo alla nostra rivista online. Gli articoli firmati "Libertà e Persona" sono a cura dei redattori.

7 pensieri riguardo “Un giorno con Maria”

  1. Gentile Bernard,
    Le assicuro che è proprio fuori strada. L’ordine dei Francescani dell’Immacolata – gli organizzatori – non è assolutamente tacciabile di “modernismo”.

  2. Non capisco perché sia necessario sentire odore di zolfo anche dove non ce n’è, ma ognuno è libero di pensare come meglio crede.
    Sinceramente: delle persone si riuniscono per pregare e si fa loro la pulce sui misteri che recitano? Mi pare già degno di lode l’atto in sé di recitare la corona e di dedicare un giorno intero al proprio spirito…

    Saluti

  3. Se per caso recito solo 40 Ave Marie e salto una decina della corona (per i motivi più svariati) vado all’inferno, Bernard?

  4. Bernard, perché queste polemiche? Apprezziamo invece l’iniziativa! Non è che per essere tradizionalisti bisogna polemizzare su tutto e tutti facendo chiaramente il gioco di quei modernisti che non vogliono la Tradizione e la Messa di S. Pio V nella Chiesa. Questo modo di fare è controproducente, mi creda. Quando mai qui ha sentito dire che l’inferno è vuoto? Anzi, noi polemizziamo ogni giorno con i modernisti che distruggono i dogmi e le verità di fede. A volte ho l’impressione che alcuni sedicenti tradizionalisti (ripeto, solo alcuni per fortuna) si divertano di più a polemizzare con il Papa o con chi nella Chiesa, come noi, è assai vicino alle loro posizioni, piuttosto che con i modernisti che la Chiesa stanno distruggendo.

  5. Bernard, non credo che GPII credesse all’inferno vuoto, solo per il fatto che la Madonna di Fatima ha mostrato l’inferno e non era di certo vuoto e lui era un gran devoto a Maria Santissima. Anche suor Faustina ha visto l’inferno e non era vuoto e, ne converrà, GPII era molto vicino a suor Faustina. Sul fatto che non sappiamo chi vi sia è assolutamente vero e cattolico: sappiamo che il buon ladrone è in paradiso, possiamo con ragionevolezza pensare che Giuda sia all’inferno (è “il figlio della perdizione”) per il resto non sappiamo chi vi sia all’inferno, in questo senso, io credo, vada inteso il discorso del Papa. La teoria dell’inferno di Balthasar è invece oggettivamente sbagliata, senza per questo però negare altri suoi meriti, ad esempio la confutazione dell’eretico Rahner.
    Sulla traduzione di pro multis con per tutti concordo con lei, d’altra parte il Papa stesso ci sta lavorando per rimediare. Non dimentichiamo chi fu colui che si occupò del novus ordo e della sua orrenda traduzione in italiano: Annibale Bugnini, che infatti fu mandato a fare il nunzio in Iraq e che era in odore di massoneria: non so se fosse vero, magari era solo una diceria, non ho i mezzi per dirlo, di certo il suo lavoro di distruzione della liturgia cattolica lascia quanto meno basiti. Comunque ringraziamo lo Spirito Santo per la guida che ha scelto per la sua Chiesa.

  6. Iesus autem sciens cogitationes eorum dixit eis: “omne regnum divisum contra se desolatur et omnis civitas vel domus divisa contra se non stabit”. mt 12,25

  7. Bernard, non può estrapolare una frase da un discorso, per dire che GPII credeva che l’inferno fosse vuoto, dal contesto è chiaro che GPII intendeva semplicemente dire che non sappiamo chi è all’inferno e ciò è perfettamente cattolico. Se guarda al Magistero di GPII non troverà mai insegnamenti che avvalorano questa idea errata, anzi, più volte ha parlato delle visioni di suor Faustina e di Fatima, comprese le visioni infernali. In quel discorso, poteva evitare la partecella interrogativa se, lo concedo, ma non può una particella se estrapolata da un contesto più ampio e complesso annullare ogni altro discorso e insegnamento magisteriale che sicuramente non vanno in quella direzione.
    SUl CVII guardi, anch’io credo che vi siano alcuni punti (sottolineo alcuni) ambigui che andrebbero chiariti e penso che si dovrebbe discutere serenamente di ciò, soprattutto tenendo conto dl fatto che stiamo parlando di un concilio pastorale, ma le devastazioni seguite al CVII non possono certo essere tutte addebitate al concilio, bensì al fantomatico “spirito del concilio” che esiste solo nella testa di modernisti, in primis quelli della scuola di Bologna, senza dimenticare che, i germi della devastazione seguita erano già presenti prima del concilio stesso, come riconoscono pure gli ottimi e assai critici verso il CVII De Mattei e Gherardini. Il Papa ha sostenuto che il CVII vada letto in continuità con i 20 concili precedenti (cheché ne pensino i modernisti) e a quello come cattolici ci dobbiamo attenere, visto che Cristo ha promesso assistenza eterna alla Chiesa guidata dal suo Vicario e lo Spirito Santo sta nella Chiesa e con Papa, non ad Econe, per quanto la Fraternità abbia molti aspetti positivi e mi auguro e prego che rientri presto in piena Comunione. Per cui la critica costruttiva, la richiesta di chiarimenti su certi documenti come fanno ad es. i Francescani dell’Immacolata, Gherardini ecc… non solo è corretta ma condivisibile, criticare continuamente il Magistero (a cui si deve, quanto meno, l’ossequio della volontà e dell’intelletto), dire che tutto dal CVII in poi è da buttare a mare, criticare il Papa ad ogni piè sospinto insegnandogli il suo mestiere e rifiutando la piena Comunione con lui non è accettabile, è peccato di tracotanza molto poco cattolico ( guardi come si sono ridotti i vetero-cattolici che si rifiutarono di aderire al “modernista CVI e a Pio IX, sono una comunità ridicola protestante, oppure i sedevacantisti che si eleggono pure gli antipapi).
    Insisto, invece di passare il tempo a martellare il Papa e quelli più vicini e “amici”, cerchiamo l’unità tra noi per amore della Chiesa e guardiamo ai veri problemi che infestano il nostro mondo e la Chiesa: il relativismo culturale, l’assenza di fede, la distruzione della famiglia, aborti ecc… queste sono le cose che mi spaventano, come mi spaventa il fatto che vi siano uomini di Chiesa che non contrastano ciò, ma pure lo appoggiano (vedi Martini, solo per fare un nome), stiamo uniti al Papa e tra noi, preghiamo per la Chiesa e la sua unità nella Verità, facciamoci pure qualche critica tra noi, ma sempre con spirito di Carità e amore, ricordandoci quali sono i veri problemi della Chiesa attuale.
    Su Bugnini, non è questione di vulgata: la persona in questione era il segretario del Consilium ad exequendam Constitutionem de Sacra Liturgia, non un semplice scribacchino, non togliamogli i meriti (o meglio, i demeriti :-)) Paolo VI all’inizio la ha appoggiato, poi si è reso conto che Bugnini era andato ben oltre quel che doveva, ma è intervenuto quando i buoi erano scappati, su questo concordo. D’altra parte se legge la Sacrosantum Concilium e vede il risultato finale della riforma liturgica del 1969 (soprattutto la traduzione in volgare) può benissimo notare che siamo andati molto molto oltre come dichiarato dallo stesso Cartinal Ratzinger, quello è stato il peggior fumo di Satana. Poi personalmente anch’io, pur ritenendo ovviamente valida la Messa di Paolo VI, frequento spesso la Messa di s. Pio V che trovo migliore e più profondamente cattolica.
    Su Lercaro, condivido il suo giudizio fondamentalmente negativo e non vi è dubbio che Bugnini appia avuto come “donno e maestro” il cardinale di Bologna.
    Un saluto Bernard

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