Bufera su Scientology: spinge ad abortire le affiliate incinte

di Elisabetta Longo

Laura De Crescenzo negli Usa ha fatto causa a Scientology per essere stata costretta ad abortire. La causa viene rimbalzata da un tribunale all’altro, ma Laura non è l’unica.

Astra Woodcraft, una delle fondatrici dell’associazione Ex Scientology Kids, ha raccontato di avere rinnegato il culto dopo essere rimasta incinta a sedici anni e avere subito pressioni per abortire. Una gravidanza avrebbe inciso sul rendimento di lavoro alla Sea Org, l’organizzazione in cui sono impegnati gli adepti al culto, fin da piccoli. Astra ha poi fatto nascere la sua bambina e si è allontanata da Scientology, diventando così una S.P., una “soppressive people”, ovvero una fuoriuscita.

Scientology non ha mai rilasciato dichiarazioni relative ai racconti di aborti che anche altre donne, oltre ad Astra, hanno fatto, dichiarando invece che la chiesa era pro life. Ora però un altro caso sta catturando l’attenzione dei giornali americani e David Miscavige, la massima personalità della chiesa (subito dopo di lui viene Tom Cruise), sarà costretto a esprimersi in merito.

Laura De Crescenzo, del New Mexico, ha infatti intrapreso un’azione legale contro Scientology per aver dovuto abortire all’età di 17 anni e così potere continuare a lavorare per loro. Il giornale locale Village Voice afferma che De Crescenzo ha cominciato la sua causa nel 2009 e da allora il caso è stato rimbalzato da una corte all’altra proprio per il peso che il suo racconto potrebbe avere sull’intero impianto organizzativo della chiesa. La donna racconta che da quando è rimasta incinta ha subito un totale lavaggio del cervello e una grande pressione da parte di tutti i membri della Sea Org, che non volevano che la gravidanza venisse portata a termine.

Gli avvocati di Scientology, durante il processo, hanno cercato più volte di farle ammettere che in realtà la decisione di interrompere la gravidanza è stata solo sua e non forzata da Sea Org. «Vogliono screditarmi. E so anche che molta gente fatica a credermi, a credere che mi abbiano obbligato. Ma il fatto è che io sono entrata a far parte della Sea Org a 12 anni, e così sono cresciuta. Pensando che qualsiasi cosa detta dalle autorità interne fosse per il mio bene. Una volta fuoriuscita mi sono accorta che non era così», ha spiegato De Crescenzo.

Ha fatto un racconto simile anche Tera Hattaway, membra di Scientology che nel 2001 ha rilasciato una dichiarazione scritta giurata sull’aborto che ha dovuto commettere. «A 22 anni ho scoperto che ero incinta, ma dopo averlo detto al mio fidanzato con cui progettavo di sposarmi, non sapendo che cosa fare, mi sono confidata con una carica più alta [di Scientology], una certa Melanie, che mi consigliò assolutamente di abortire e di lasciare il mio fidanzato, qualora mi avesse detto di tenere il bambino. Cercò di convincermi che l’obiettivo della mia vita era quello di “pulire il pianeta” con il mio impegno in Sea Org e che un bambino avrebbe senza dubbio ostacolato questa missione».

Ma la dichiarazione più grave rimane quella di una delle fondatrici dell’associazione Ex Scientology Kids, Jenna Miscavidge, nipote della massima carica attuale della chiesa. Intervistata dalla Abc, Jenna ha detto di conoscere tante donne che hanno passato questo calvario, a causa delle pressioni dell’organizzazione. «Alcune di loro hanno dovuto interrompere la gravidanza perfino quattro volte».

Da: Tempi.it, 22 luglio 2012

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Autore: Libertà e Persona

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2 pensieri riguardo “Bufera su Scientology: spinge ad abortire le affiliate incinte”

  1. scientology è una setta mortifera, da evitare come la peste.

    P.S. ma non è più corretto scrivere: Bufera su Scientology: spinge le affiliate incinte ad abortire.?

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