L’uomo incinto, nata una bambina

Thomas Beatie, ex donna, ha partorito in segreto nell’Oregon

Ha 34 anni, si era fatto fotografare con il pancione e la barba lunga.

 L’uomo incinto? ha partorito. Thomas Beatie, transessuale americano di origine filippina, ha dato alla luce una bambina in un ospedale di Bend, nell’Oregon, molto carina. Sia lei che la mamma stanno bene, hanno detto fonti della clinica al network Abc, smentendo la circostanza che il parto fosse avvenuto per taglio cesareo, com’era stato detto in precedenza.

Un video girato da TMZ, sito Internet di America Online dedicato al gossip sulle celebrità, mostra le uniche immagini di Beatie mentre lasciava il St. Charles Medical Center poche ore dopo il concepimento, preceduto da un’infermiera che spingeva un carrello coperto da un telo bianco. Beatie, che indossava una felpa bianca con cappuccio in testa, appariva piuttosto smagrito, ma camminava tranquillamente. Nata Tracy Lagondino, 34 anni fa alle Hawaii, Thomas Beatie era diventato un caso mondiale nello scorso aprile, quando aveva rivelato la gravidanza nel corso di un’intervista, ormai diventata cult, a Oprah Winfrey, la regina americana dei talk-show.

Transgender, Beatie lo era da vent’anni, quando si era sottoposto alla rimozione dei seni e a una terapia di testosterone, prima di cambiare legalmente il suo sesso. Ma aveva deciso di tenere i suoi organi riproduttivi femminili, rinunciando alla ricostruzione del pene, nella speranza un giorno di avere dei figli: "Decisi così perché sentivo di volere un bambino. Per me la gravidanza è un processo che non definisce la mia identità sessuale. Il desiderio di avere un figlio non credo sia femminile né maschile, è un bisogno umano, biologico", aveva detto nell’intervista. Per restare incinto, aveva usato lo sperma di un donatore e si era fatto inseminare dalla moglie Nancy, con un aggeggio simile a una siringa senza ago, che avevano comprato da un veterinario.

Non è la sua prima gravidanza. Ci aveva già provato nel 2007, ma aveva dovuto abortire e sottoporsi a intervento chirurgico, quando aveva scoperto che si trattava di una gravidanza ectopica, con tre gemelli: "Ho rischiato di morire — aveva scritto in aprile su Advocate, magazine della comunità LGTB (lesbian, gay, bisexual and transgender) — e in più quando la mia famiglia lo ha saputo, mio fratello mi ha detto che era una cosa buona: "Chissà che mostro avresti partorito" era stato il suo commento. Beatie ha raccontato che lui e sua moglie hanno dovuto sopportare anche di più, prima del lieto evento di ieri. Nove dottori si erano rifiutati di assisterlo nell’inseminazione, quando avevano appreso della sua condizione, sostenendo che il loro personale si sarebbe trovato a disagio con un paziente come lui: "Ecco perché c’è voluto più di un anno per trovare una banca dello sperma e acquistarlo da un donatore anonimo".

 Solo il dottor James Kimberly alla fine ha deciso di aiutarli. La storia di Thomas Beatie, celebre come the pregnant man, è stata fonte di grandi controversie nei mesi scorsi, negli Stati Uniti. Il New York Times l’ha definita "parte carnevalata, parte spia luminosa delle sessualità che cambiano e si confondono". "Quella di Beatie è una figura che intriga, perché dà un volto a cambiamenti culturali già avvenuti ma fin qui solo intuiti dal grande pubblico ", ha detto Judith Halberstam, della University of South California. Ma il caso di Beatie sembra aprire una nuova frontiera: "Segnala che per molti transgender il sesso non è definito dall’anatomia genitale, un’idea che quale molti americani hanno ancora qualche difficoltà a capire". Corriere, 6/8/2008

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Autore: Libertà e Persona

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