Testimonianza sulle suore Francescane dell’Immacolate

Sono numerose le persone che prendono carta e penna e raccontano, in questi giorni, per un dovere di gratitudine o di verità, la loro esperienza con le suore commissariate. Ne pubblichiamo una, di Giuseppe Carotenuto.

 

Ho conosciuto l’Ordine dei Francescani dell’Immacolata quasi 11 anni fa, durante una grave malattia che colpì mio figlio Mauro all’età 18 anni – un linfoma di hodgkin 3°/4° stadio – e ne rimasi spiritualmente affascinato, attratto, insieme alla mia famiglia e a moltissimi amici. Non avrei mai pensato di trovarne uno simile, ricco in umiltà, in fede, in carità e soprattutto in marianità.

Dal primo incontro con Padre Stefano Manelli avvenuto il 15/08/2004 è nata in me

la convinzione che il Signore mi “donava” la conoscenza di questo uomo socievole, così gioviale, dolce, materno, quasi fuori dal tempo: ho iniziato a frequentare il convento di Frigento ogni settimana, portando sempre nuovi amici e benefattori, al fine di far conoscere anche a loro ciò che il Signore mi aveva donato e tutti ritornavano a casa dicendo che sarebbero ritornati con altri amici.

Il fatto che l’Ordine viva di carità, in quanto non ha nessuna sovvenzione od aiuto economico sia da parte dello Stato che della Chiesa, è fonda il suo principio di sussistenza solamente sulla divina Provvidenza, mi ha “preso” letteralmente il cuore ed insieme a molti altri benefattori ci siamo dati da fare per realizzare un corridoio di carità, che raggiugesse settimanalmente i conventi di Frigento, Fontanarosa, Napoli e Casalucense.

Condividere con loro momenti di preghiera o ascoltare la Santa Messa era per me qualcosa di speciale, che mi portava al settimo cielo, mi dava una carica spirituale unica che mi rigenerava completamente: sensazioni queste condivise da tutti gli amici e i familiari che avevano la mia stessa grazia di frequentarli. Il loro carisma mariano “chiamava”migliaia di persona di tutti i ceti sociali, intenzionate per la maggior parte a consacrarsi alla Vergine Maria e poi, per chi lo desiderava, fare un vero cammino di fede che ti poteva portare a diventare terziario Francescano dell’Immacolata. Cosa che ho voluto ardentemente realizzare insieme a mia moglie Maria ed alcuni familiari e mia madre. Non mi sono mai emozionato in vita mia come durante la celebrazione per diventare terziario: non lo dimenticherò mai!

Durante la settimana di lavoro pregavo il Signore perché passasse subito ed arrivasse il sabato e la domenica: due giorni che dedicavo completamente a loro, sia per la Provvidenza e sia per ascoltare la Santa Messa domenicale, che non ho mai perso. Prima di conoscere quest’Ordine andavo forse due volte l’anno a Messa, mi confessavo una volta ogni 2/3 anni ed il Santo Rosario non lo recitavo mai, pur conoscendolo sin da bambino.

Una metamorfosi spirituale è avvenuta in me, nei miei familiari ed un centinaio di amici, che ci ha portato ad ascoltare la Santa Messa quotidiana, a recitare Santi Rosari al giorno, all’uso del breviario che pensavo riservato solo a sacerdoti e religiosi. Insomma la nostra vita ha avuto una svolta eccezionale. Oggi il solo fatto di non ascoltare la Santa Messa mattutina o non pregare mi fa sentire veramente in colpa e non affronto la giornata come vorrei. E tutto questo lo devo esclusivamente a Padre Stefano e a Padre Gabriele che mi hanno fatto conosce che la strada percorsa fin lì, della mia vita, non mi avrebbe condotto da nessuna parte se non all’inferno.

Ringrazio in primis il Signore che se non avesse mandato la “sofferenza” non avrei conosciuto quest’Ordine mariano di raffinata bellezza spirituale.
Ringrazio la Madonna che ha voluto farmi sentire “privilegiato” sotto il suo celeste manto ed infine S. Francesco, S. Chiara e S. Massimiliano M.Kolbe, ispiratori di questo Ordine religioso dei Francescani dell’Immacolata.
Non avrei mai pensato durante la mia vita – adesso ho 55 anni – che avrei affermato che la cosa più importante per un essere umano non è la salute, ma amare Gesù, la Vergine Maria e la SS. Trinità. Poi i santi, gli angeli, il Papa, la famiglia, gli amici, il prossimo. Che bello! Il Signore mi ha voluto salvare dall’inferno, mandandomi a 44 anni un’ancora di salvezza attraverso Padre Stefano e Padre Gabriele.

Non potrò mai dimenticare il bene ricevuto spiritualmente dai nostri fondatori e mi piange il cuore leggere o sentire questa dilagante campagna di inenarrabili ed irripetibili stoltezze nei loro confronti, basate esclusivamente sulla fuorviante menzogna, sulla pura calunnia e sulla gratuita diffamazione.

Sono felicissimo di aver conosciuto i Fondatori di questo impareggiabile Ordine dei Francescani dell’Immacolata e sono onoratissimo di appartenervi, sia perché ne sono terziario insieme alla moglie ed alcuni familiari, sia perché ho una figlia clarissa dell’Ordine. Come del resto sono contentissimo di aver conosciuto centinaia di bellissime anime spirituali tra i frati, suore e clarisse.

Per grazia ricevuta, insieme a moltissimi laici, e non solo terziari, imperterriti abbiamo continuato e continueremoa sostenere il “vero carisma mariano” dei fondatori, perché non crediamo ad una sola parola di questo fiume in piena di stoltezze e macchinazioni infamanti che finirà presto di prosciugarsi completamente perché non avrà più acqua che lo alimenterà.

Alla luce di quanto brevemente esposto, mi dichiaro disponibile ad essere sentito come teste davanti qualsiasi autorità sia essa giudiziaria o ecclesiale per affermare solo ed esclusivamente la verità e quanto di bello ho vissuto spirituale in questo Ordine con P. Stefano e P.Gabriele e centinaia di frati, suore e clarisse Francescane dell’Immacolata.

Deo Gratias
Giuseppe Carotenuto

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Autore: Libertà e Persona

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