Chi ha ucciso Gheddafi?

I dittatori, che lo siano veramente o meno qui poco importa, sono comodissimi da vivi, meno comodi da morti.

E’ successo con Mussolini: lo hanno ammazzato, molto probabilmente con la complicità dei servizi segreti inglesi, perchè c’erano un po’ di cosine da nascondere.

Anche con Saddam è stato meglio eliminarlo, che processarlo.

Con Gheddafi, idem: si sa che è più facile distruggere il nemico morto, che durante un processo. Perchè nel processo Gheddafi avrebbe potuto, per esempio, trascinare con sè molti altri. Magari alcuni suoi ex ministri, ora ribelli e ammanicati con Francia ed inghilterra.

Oggi sul Foglio, Pio Pompa, già servizi segreti italiani, lo dice chiaramente: l’uccisione di Gheddafi, secondo fonti fededegne, era già stata decisa dall’intelligence francese e da quella inglese. Armare la mano di un presunto esaltato, ci vuole poco. L’importante è che il lavoro sporco sia fatto in fretta. Chissà quando sapremo anche questa verità. Per ora accontentiamoci di avere la Sharia in Libia.

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Autore: Francesco Agnoli

Laureato in Lettere classiche, insegna Filosofia e Storia presso i Licei di Trento, Storia della stampa e dell’editoria alla Trentino Art Academy. Collabora con UPRA, ateneo pontificio romano, sui temi della scienza. Scrive su Avvenire, Il Foglio, La Verità, l’Adige, Il Timone, La Nuova Bussola Quotidiano. Autore di numerosi saggi su storia, scienza e Fede, ha ricevuto nel 2013 il premio Una penna per la vita dalla facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, in collaborazione tra gli altri con la FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) e l’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana). Annovera interviste a scienziati come  Federico Faggin, Enrico Bombieri, Piero Benvenuti. Segnaliamo l’ultima pubblicazione: L’anima c’è e si vede. 18 prove che l’uomo non è solo materia, ED. Il Timone, 2023.