“Tocca a noi cercare come migliorare la vita di tutti”

Jean Fouquet, Clemenza di Ciro II il Grande verso gli Ebrei, miniatura su pergamena, da Antichità Giudaiche, 1470, Livre XI. Parigi, Bibliothèque Nationale de France, ms. fr. 247

Colletta

Dio onnipotente ed eterno,
donaci di orientare sempre a te la nostra volontà
e di servirti con cuore sincero.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Commento artistico-spirituale alla prima Lettura della XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO A – 22 Ottobre 2023

Di don Tarcisio Tironi, Direttore M.A.C.S. (Museo di Arte e Cultura Sacra) di Romano di Lombardia-Bg

«Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: “Io l’ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarrà chiuso. Per amore di Giacobbe, mio servo, e d’Israele, mio eletto, io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca. Io sono il Signore e non c’è alcun altro, fuori di me non c’è dio; ti renderò pronto all’azione, anche se tu non mi conosci, perché sappiano dall’oriente e dall’occidente che non c’è nulla fuori di me. Io sono il Signore, non ce n’è altri”» (Isaia 45,1.4-6).

Il profeta Isaia fa conoscere un Dio che parla di come porta avanti i suoi progetti e di come si relaziona anche con chi non lo conosce. È il caso di Ciro, il primo re di Persia, che conquistò l’Asia Minore, Babilonia e la Media, governò dal 559 fino al 529 a.C. quando morì combattendo contro gli sciti Massageti guidati dalla regina Tamiri e fu sepolto vicino a Persepoli. Il suo nome è citato tante volte nella Bibbia, a partire da 2 Cronache 36,22 «Così dice Ciro, re di Persia: “Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il Signore, suo Dio, sia con lui e salga!”». A tutt’oggi in Israele esiste una strada (Cyrus Street) che ricorda l’importanza di questa personalità per la storia del popolo ebraico. 

Ciro II il Grande, re di Persia, è al centro della miniatura su pergamena «La clemenza di Ciro II il Grande nei confronti degli Ebrei», realizzata da Jean Fouquet, attorno al 1470 e tratta dal manoscritto sulle «Antichità giudaiche» di Giuseppe Flavio (Livre XI. Parigi, Bibliothèque Nationale de France, ms. fr. 247). Ciro 

è rappresentato dal pittore e incisore mentre, al cospetto di numerose persone dal panneggio prezioso e vario, pubblica (538 a.C.) l’editto che consentì agli ebrei, in cattività a Babilonia, di fare ritorno in patria e di ricostruire la città di Gerusalemme e il Tempio di Dio.

Gérard Bessière, poeta e sacerdote francese, commenta: «La venuta di Dio è sempre scomoda, perché Egli arriva continuamente dal futuro. Dio chiama ogni società e tutto il mondo a maggiore giustizia, umanità e pace. Ma non detta le scelte da fare e le decisioni da prendere perché ha voluto affidare alla nostra responsabilità le cose di questo mondo. Tocca a noi cercare, da persone libere e responsabili, come migliorare la vita di tutti».

don Tarcisio Tironi

direttore M.A.C.S.

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Autore: Libertà e Persona

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