Alleanze, Zingaretti apre ma Di Maio chiude: centrosinistra nel caos

di Giuseppe Leonelli.

La posta in gioco per il centrosinistra è altissima: si comincia in Emilia Romagna ma poi ci saranno la Calabria e la Toscana, il Pd sa che senza alleanza con i 5 Stelle rischia di perdere ovunque, ma parallelamente i 5 Stelle sanno – dopo il voto in Umbria – che alleandosi col Pd rischiano di condannarsi alla estinzione. Un dilemma che ha portato i leader dei due partiti a due posizioni antitetiche: da una parte il segretario Nicola Zingaretti che pretende una alleanza politica anche sui territori, dall’altra parte il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio che assicura che alle Regionali, a partire dall’Emilia Romagna, i 5 Stelle correranno da soli.

“È inutile giocare con le parole – afferma Zingaretti – o l’alleanza è unita da una visione del futuro o non c’è. Io credo che questa visione vada costruita al più presto, altrimenti  i motivi stessi di questo governo vengono meno. Il M5s governa col Pd e vuole governare per altri tre anni con il Pd non un piccolo paese dell’entroterra ma la Repubblica italiana”.

La risposta di Di Maio non si è fatta attendere. “Ieri ho incontrato i parlamentari di Emilia Romagna e Calabria, con loro ci prepariamo ad una campagna elettorale difficilissima. Andremo da soli, che non significa non mettersi insieme a liste civiche, o ambire ad un candidato presidente che vada oltre il movimento – ha detto il leader 5 Stelle -. Zingaretti vuole alleanze strutturali col M5S? Non ci sono i presupposti, basta parlare coi nostri attivisti. Siamo passati da ‘mai col M5S’ al voler fare alleanze strutturali. In questi giorni ho incontrato i rappresentanti territoriali di Calabria ed Emilia Romagna e non c’è volontà di fare alleanze strutturali col Pd. Al governo ci siamo per evitare aumento dell’Iva, ridurre il numero dei parlamentari e abbassare le tasse. Detto questo, sapete che il M5S è post ideologico”.

Uno scontro che rischia di gettare l’intero centrosinistra nel caos. Il risultato dell’Umbria infatti spaventa il Pd che non può permettersi di perdere anche la roccaforte Emilia Romagna. Ma i numeri oggi dicono che senza alleanza giallorossa Stefano Bonaccini potrebbe non ottenere la conferma di qui l’appello che sa di ultimatum: o con noi alle Regionali o salta tutto anche a Roma.

Fonte: l’Occidentale

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