Trump sotterra finalmente l’Unesco

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di Luca Nannipieri.

Finalmente una mossa netta dell’era Donald Trump: gli Stati Uniti escono dall’Unesco a fine 2018. Anche Israele esce. È la fine dell’Unesco.

Con questo brusco atto politico americano, l’organizzazione con sede a Parigi, che si auto-nomina custode del patrimonio mondiale, che vuole parlare a nome dell’umanità, decidere a nome dell’umanità, conservare a nome dell’umanità, si è dimostrata per quello che è: un comitato salottiero di accademici e baroni che ha avuto fortuna nel secolo passato (quando ancora era fulgida l’idea illuministica di un tribunale etico superiore che, più o meno pacificamente, dovesse educare e civilizzare il barbaro mondo) e che ora è arrivato al capolinea.

Sopravviverà, come sopravvivono le guide del Touring Club o la Vespa della Piaggio. Messe sugli scaffali e nei garage, a testimonianza di una Storia che ha avuto un suo motivo ideologico e politico e che adesso – fortunatamente! – è passata.

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