Alle elezioni tedesche ha perso l’oligarchia finanziaria

angela_merkel-monti

di Diego Fusaro.

l risultato delle elezioni tedesche è la prova provata dell’ormai avvenuto divorzio tra le sinistre demofobiche e le masse nazionali-popolari: le quali masse chiedono salari, servizi e welfare state, non più Europa, più gay friendly, più immigrazione, più libera circolazione delle merci e delle persone mercificate. Le masse nazionali-popolari stanno capendo, meglio tardi che mai, che l’oligarchia finanziaria e i suoi partiti di riferimento (Merkel, Renzi, ecc.) difendono solo i propri interessi: che sono antitetici rispetto a quello delle suddette masse pauperizzate e cannoneggiate a colpi di “riforme” tutte a beneficio esclusivo degli interessi dei dominanti.

LA SOLITUDINE DELLA CLASSE OPPRESSA. Intanto la generazione dei pecoroni cosmopoliti – Erasmus generation -, composta da inguaribili utili idioti dell’oligarchia finanziaria, scende in piazza con cartelli rigorosamente in lingua inglese contro i partiti populisti. La piena organizzazione del Signore post-borghese coesiste oggi con la completa disorganizzazione del Servo post-proletario. Solo il primo si pone come soggettività in sé e per sé, in grado di compiere la propria rivolta d’élite ai danni del secondo, disarmato e disgregato nella coscienza, non più rappresentato né politicamente, né intellettualmente: la solitudine della classe oppressa si è consumata grazie al divorzio politico e culturale tra gli strati popolari e le sinistre, passate all’apologia del nuovo ordine classista e alla difesa esclusiva – senza mai nemmeno sfiorare i concreti rapporti di forza – delle minoranze coerenti con il nuovo profilo post-identitario e post-tradizionale dell’homo globalis sradicato e anticomunitario (migranti, LGTB, vegani, ecc.).

IL NUOVO MODELLO POST-BORGHESE. Infatti, gay-friendly e business-friendly e, insieme, nemiche irriducibili della classe del lavoro e dei frammenti superstiti dell’etica comunitaria, le forze progressiste – ossia in lotta per il progresso del capitale – si battono contro i residui del mondo proletario (lavoro, diritti sociali, ecc.) e del mondo borghese (eticità e coscienza infelice): e, con movimento simmetrico, assumono come proprie soggettività di riferimento privilegiato quelle coerenti con il nuovo modello antropologico capitalistico post-borghese e post-proletario dell’homo globalis. Non v’è altro da aggiungere.

Fonte: Lettera 43

Print Friendly, PDF & Email
Se questo articolo ti è piaciuto, condividilo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

12 − 7 =